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[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Personaggio curioso e accattivante ‘sto Bryant Dunston (foto Blitz). In un mondo che spesso è popolato da "fanatici" che solo in virtù di una paio di partite ben fatte pensano di essere dei novelli Michael Jordan, il nostro "DunkSton" si distingue sempre per il suo comportamento "understatement". Fin troppo umile, verrebbe da dire, visto che altri al suo posto probabilmente camminerebbero tre metri sopra il cielo. Ma carattere riservato, timidezza, educazione al rigore mica li puoi cambiare e, in fondo, rappresentano gli elementi di vera forza dell'americano della Cimberio, uno che, senza mai strepitare, puoi comunque trovare presente nei primi posti di diverse classifiche individuali. [/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]In compagnia di “Big Mama” Bryant, prima di analizzare il cammino della Cimberio e i temi salienti del match di Siena, tanto delicato quanto importante, affrontiamo quelli che sono gli argomenti del giorno: la partenza di Markoishvili da Cantù e le offerte irrinunciabili che dai paesi ricchi arrivano sui tavoli dei manager del basket tricolore. [/size]
[size=3]«Come mi comporterei di fronte a un'ipotesi del genere? - chiede un po' stupito Dunston -. Di primo acchito penso che risponderei "No, grazie!", sia perché sono abituato a rispettare gli impegni presi all'inizio della stagione, sia perché per parlare di contratti abbiamo, il mio procuratore ed io, tutta l'estate».[/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- Qui si sta parlando davvero di tanti soldi...[/size]
[size=3]«Da quel che ho capito la vicenda del giocatore di Cantù tira in ballo situazioni specifiche e rientra perfettamente in una casistica tutto sommato anomala: contratto ormai prossimo alla scadenza e urgente necessità da parte di Cantù di capitalizzare. Poi, io a Varese sto benone e insieme ai miei compagni ho un solo obiettivo: portare la Cimberio il più in alto possibile». [/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- Le sono bastati pochi mesi per diventare un top-player del campionato italiano... [/size]
[size=3]«Vivo tutto con grande serenità e, anche se le cose vanno bene, sono consapevole che in uno sport di squadra per arrivare in cima è fondamentale l'aiuto dei compagni. Sono stato fortunato nell'aver trovato un gruppo di ragazzi splendidi, desiderosi di giocare e migliorare insieme. Nella mia carriera non è sempre stato così». [/size]
[size=3]- Primi alla fine del girone d'andata: sensazioni da “numeri uno”? [/size]
[size=3]«Sarei bugiardo se rispondessi: "E' tutto normale!". In realtà, il nostro primato rappresenta molto più che una sorpresa perché, stando ai pronostici, la vetta sembrava dovesse appartenere ad altri club. Stiamo andando oltre ogni aspettativa, ma la bellezza sta tutta nel vedere una Cimberio che sul parquet si muove con naturalezza e, senza nessuna pressione addosso, gioca bene e raccoglie un successo dietro l'altro con due parole-chiave: tranquillità e carattere». [/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- Quali le sue “nomination” alla fine del girone d'andata?[/size]
[size=3]«Scegliere la migliore tra le avversarie è davvero difficile visto che nel campionato italiano ogni partita è una vera battaglia e, vedi le gare recenti di Pesaro o Avellino, anche le squadre di bassa classifica sanno come farti impazzire. Tra i giocatori cito Lawal (Roma, ndr): grande atleta, molto bravo anche sotto il profilo tecnico». [/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- Trasferta a Siena: vi attende il primo big-match della stagione...[/size]
[size=3]«Siamo pronti, carichi e vogliosi di dimostrare ai campioni d'Italia che, al di là dello stupore, Varese non è prima per caso. Recentemente li ho visti diverse volte in televisione e, gara di Barcellona a parte, ho apprezzato una squadra molto migliorata sul piano del ritmo - adesso corre molto di più e in campo aperto è devastante - ma sempre capace di usare fisico e mestiere. Dunque - conclude Bryant -, per metterla in difficoltà, bisognerà difendere con grande attenzione creando problemi sotto canestro».[/size]
[size=3]Guarda caso, proprio il regno incontrastato di Dunston...[/size]
[size=3]Massimo Turconi[/size][/size][/font][/color]


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