Varese si affida a Dominique Johnson per dare la svolta alla stagione. La 29enne guardia statunitense sarà negli auspici della società l'uomo della svolta per uscire dalle secche della crisi (11 sconfitte nelle ultime 13 partite): operazione importante sul piano tecnico e di conseguenza anche economico, con i vertici del club che hanno deciso di effettuare un sacrificio importante in termini di extrabudget (stimato poco sopra i 100.000 euro lordi che il Cda si è impegnato a coprire, vincendo le resistenze iniziali dell'uomo dei numeri Fabrizio Fiorini) per ingaggiare il fuciliere in uscita dall'Alba Berlino: «E stato compiuto un grosso sforzo economico per il quale è doveroso ringraziare il CdA della società, il consorzio e il Trust dei tifosi: tutti insieme hanno dimostrato di avere a cuore le sorti della squadra con un impegno importante - spiega il d.g. Claudio Coldebella - Johnson è uno di quegli elementi che non saremmo stati mai in grado di far firmare in estate alla luce dei costi; abbiamo sfruttato l'occasione che si è presentata per acquisire un elemento di sicuro valore».
Cosa ci si aspetta dal nuovo straniero? Basterà per risolvere i problemi? «Dominique potrà darci punti, pericolosità da fuori e leadership, esattamente quel che cercavamo per colmare le lacune evidenziate in questo periodo. Abbiamo buttato via occasioni incredibili, a partire dalla sconfitta interna con Cantù che alla luce della rivalità storica dei tifosi ha fatto molto male. Ma anche le partite precedenti contro Avellino, Brescia, Salonicco e Rosa Radom hanno avuto una genesi simile. Basterà per risolvere i problemi? Di sicuro è una bella aggiunta, mi auguro di sì».
Chiusa positivamente una trattativa molto laboriosa visti i tempi lunghi della transazione del biennale con il suo club precedente, sono previste altre mosse su organico e guida tecnica? «Abbiamo preso il miglior giocatore disponibile tra quelli già attivi in Europa: elementi già vistati in Italia erano o troppo cari o non in grado di farci compiere un salto di qualità, e puntare su un giocatore inattivo avrebbe richiesto almeno un mese per rimetterlo in forma, cosa che non ci potevamo permettere. Al momento non c'è l'intenzione di compiere ulteriori movimenti, vediamo cosa potrà darci Johnson non solo sul piano tecnico ma anche per la ventata di entusiasmo che dovrà garantirci. La posizione di Paolo Moretti? Ribadiamo la nostra massima fiducia che gli abbiamo dimostrato anche in passato: come tutti si sta impegnando per uscire dal momento difficile, l'aggiunta della nuova guardia è il modo che abbiamo scelto per aiutarlo».
Dunque fiducia nell'impatto di Johnson per dare una svolta alla stagione senza ulteriori interventi? «In discussione lo siamo tutti in quanto parte di una squadra: io per primo mi sento responsabile per questo momento difficile. Per questo serve il massimo impegno di ciascuno per uscire da una situazione che mette in secondo piano tante altre cose positive alle quali stiamo lavorando, vedi il recente nuovo punto vendita del merchandising. Ma è chiaro che i risultati sportivi siano la cosa più importante».
Giuseppe Sciascia
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