Michael Arcieri racconta la versione della Pallacanestro Varese sull’esonero a sorpresa di Johan Roijakkers deciso nella giornata di ieri, giovedì 14 aprile, per «condotta contraria alla politica della società». E si assume completamente la responsabilità della decisione che ha condiviso con l’a.d. Luis Scola: «Non condividerò dei dettagli di quello che è successo mercoledì, né di quello che è accaduto negli ultimi tre mesi. A nostro avviso Johan ha superato una linea che per noi non doveva essere superata: la decisione è stata inevitabile. Nella mia vita sono stato licenziato: è un provvedimento grave, non mi è piaciuto doverlo fare, ma è una decisione totalmente mia della quale mi assumo al cento per cento la responsabilità. Ho discusso della situazione con Luis Scola e lui è stato completamente d’accordo».
Arcieri esclude procedimenti giudiziari per arrivare alla rescissione per giusta causa (in ogni caso è in arrivo una lettera di contestazione dell’accaduto che verrà portata davanti a un collegio arbitrale: avvenne anche con Attilio Caja che fu multato di 500 euro) e ribadisce che si è trattata di una decisione inevitabile senza alcun confronto post partita con Roijakkers.
«Ho usato la parola licenziare per farmi capire, la decisione che abbiamo preso non ha avuto nulla a che fare con la pallacanestro. La nostra decisione è stata inevitabile a fronte di quello che è accaduto. Non c’è stato alcun confronto post partita con Scola né con me. Eravamo molto contenti con Johan per la maniera in cui abbiamo giocato. Capisco che sia una sorpresa perché la rivoluzione che ha portato ha reso tutti contenti, ma quel che è accaduto stata una sorpresa anche per me».
Dunque per Arcieri non c’era alcun sentore della situazione prima della partita di mercoledì: «Prima della partita non c’era alcuna idea di cambiare allenatore. In questi tre mesi ci eravamo confrontati con Luis e Johan con divergenze di opinione, ma sono cose che succedono quando si costruisce un’ organizzazione. Lui era contento della squadra, non aveva chiesto rinforzi. Sono rimasto molto deluso del suo comportamento, per me è un momento difficile perchè sono io che l’avevo raccomandato a Luis».
Il dirigente biancorosso non entra nel merito del caso Reyes né dei rapporti tra il coach olandese e i giocatori: «Non parlerò dei rapporti umani e tecnici tra Roijakkers e giocatori. Non so se è la realtà che non funzionava il rapporto, ho solo visto che stava giocando poco, ma non è questo il punto. Nè posso entrare nella mente dei giocatori su quanto è accaduto tra il coach e i ragazzi. I frequenti cambi di allenatore di Varese? Danno immagine di instabilità, ma ribadisco che non si poteva fare diversamente».
Arcieri conclude facendo il punto sulla situazione di classifica e sulla decisione di affidare la squadra ad Alberto Seravalli: «Siamo preoccupati della situazione di classifica dal momento che sono arrivato qui a gennaio. Vogliamo vincere ogni partita a partire da quella di domani, sabato 16 aprile, con Tortona: c’è un progetto di sviluppo da portare avanti e siamo concentrati su quello. Abbiamo molta fiducia in Seravalli: è qui dall’inizio della stagione, conosce bene la situazione e i giocatori e quello che ha fatto Johan per ribaltare la situazione. Con lui faremo le stesse cose».
Giuseppe Sciascia
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