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È l'acqua alla gola il propellente di questo gruppo


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[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Una domanda: dobbiamo proprio rassegnarci al fatto che questa Cimberio debba sentirsi con l'acqua alla gola (a Brindisi non si trattava di acqua e il liquame era a un livello anche superiore...) prima di darsi una mossa, quella che sinora si è rivelata vincente?[/size][/font]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Lo diranno le prossime partite ma una cosa è certa: questa squadra diverte, diverte molto, almeno sin quando vince...[/font][/size]

[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Anche contro Avellino gli uomini di Frank Vitucci hanno ripetuto il copione consueto: avvio "leggero" in difesa, ampie concessioni agli avversari che sprovveduti certo non sono e che vantano quelle tipiche qualità da giocatore di playground (anche con le conseguenti difficoltà a essere squadra).[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Quando le difficoltà si sono fatte pressanti (nulla comunque in confronto a Brindisi), ecco la Cimberio capace di calare le mosse giuste, in particolare da parte di chi era rimasto sino a quel momento piuttosto in disparte.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Alla fine del terzo quarto Polonara aveva realizzato 5 punti in 12 minuti, Ere non aveva segnato un solo punto e il suo score offensivo era più che desolante: 0-3 dal campo e nessun tiro libero battuto in 25 minuti. [/font][/size]

[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sino a quel momento a tirare la carretta era stato un provvidenziale Dunston (habemus pivot!), capace di monetizzare il lavoro di tutti quanti sprecando poco o nulla. Prossima all'eccellenza la sua prima metà partita. con 5-7 dal campo e 6-8 nei personali. Una prova maiuscola che però era bastata appena a tenere a bada gli irpini, con il "silenzioso" Dragovic primo attore ma con tanti altri bravi protagonisti. In particolare Warren, capace di imbrigliare Ere con una difesa giocata tutta sull'agilità e sugli anticipi, costringendolo a un sostanziale nulla di fatto.[/font][/size]

[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sino al 32', dunque, la Cimberio ha sofferto, spesso costretta a inseguire, faticosamente impegnata a cercare un gioco di squadra spesso risolto con qualche "uno contro uno" (comunque frutto di un lavoro collettivo) ma anche con meno razionali "uno contro due o tre".[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Poi, spentosi Dunston anche a causa dei falli (gli ultimi 6' li ha giocati un po' in apnea, con 4 penalità), ecco i guizzi di Polonara e di Ere.[/font][/size]

[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E' un po' questa la fotografia di questa bella Cimberio, bella almeno sin quando saprà trovare nelle sue consistenti ma non inesauribili risorse tecniche le chiavi per risolvere questa o quella situazione, più o meno disperata.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Le chiavi, contro Avellino, sono state la solidità e la concretezza di Dunston nella prima parte di gara, poi la ferocia agonistica di Ere (che a un certo punto, lo si è capito, si è "imposto" di cambiare marcia e registro) e di Polonara, via via sempre più "carico" prodezza dopo prodezza.[/font][/size]

[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Per tornare al quesito iniziale, sarebbe bene che la Cimberio non si fidasse del fatto che sinora ha sempre saputo venire a capo di ogni situazione ingarbugliata. Ma sin quando troverà Banks (a Brindisi) o Ere e Polonara (ieri sera contro Avellino) in vena di capolavori il copione rischierà di essere sempre piacevolmente lo stesso... [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Claudio Piovanelli[/font][/size]


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