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VareseFansBasketNews

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Pronto a scattare il piano B per una Pallacanestro Varese che continua a non avere aggiornamenti definitivi dalla sua prima scelta Nicola Alberani? Se a Roma ancora non si sbloccherà lo stallo tra il dirigente forlivese e il patron Claudio Toti, la società di piazza Monte Grappa sta preparando una soluzione alternativa qualora entro domenica il dirigente scelto dal CdA del club di piazza Monte Grappa non potrà tenere fede al suo impegno verbale con l'Openjobmetis. Per questo ieri mattina il presidente Stefano Coppa ha incontrato Bruno Arrigoni per esplorare la sua disponibilità ad assumere il ruolo di d.s. biancorosso nel caso in cui Alberani non riuscisse a liberarsi dall'attuale accordo con la Virtus entro il weekend. Al contrario del g.m. forlivese, il 70enne dirigente ex Cantù e Bologna (foto Blitz) sarà "free agent" dal prossimo 30 giugno, e sarebbe certamente interessato alla proposta della società biancorossa (l'unica alternativa reale sul piatto dell'ex vice di Gamba e Dodo Rusconi sarebbe quella di Agrigento, dove lo ha invitato il suo grande amico Franco Ciani) qualora Varese dovesse muoversi concretamente in questa direzione. L'incontro tra il massimo dirigente biancorosso e il manager milanese è stato puramente "conoscitivo", con uno scambio di idee ad ampio raggio sulle eventuali prospettive future dell'Open- jobmetis nel caso in cui la società decidesse di affidare il mandato dell'area tecnica ad Arrigoni. In serata poi Coppa ha partecipato al CdA di Varese nel Cuore, relazionando il vertice del consorzio sull'andamento deUe trattative. La possibile soluzione alternativa vagliata da Varese potrebbe sbloccare l'impasse a Roma, qualora il "nulla di fatto" con il club biancorosso imporrebbe a Claudio Toti di mantenere l'impegno a sei cifre con il suo attuale g.m. per la stagione 2015/2016? Lo scopriremo nel giro di qualche giorno, in qualsiasi evenienza però l'Openjobmetis vuole comunque tenersi pronta una carta di riserva. E quella di Arrigoni non sarebbe certamente una "scartina", pur con caratteristiche diverse - ma analoga competenza nel sul mercato statunitense - rispetto al profilo di Alberarli. La differenza principa- le fra i due manager risiederebbe nell'aspetto economico: queUo sul g.m. forlivese sarebbe l'investimento principale del club biancorosso si muoverebbe con disponibilità diverse sul coach. Ed Alberani avrebbe la personalità richiesta per poter gestire un "Caja-bis", comunque non escluso con uno staff tecnico di maggior spessore. Se invece arrivasse Arrigoni, lo sforzo maggiore di Varese potrebbe essere effettuato sull'allenatore, potendo gettare sul piatto le risorse necessarie per provare a coronare i sogni Paolo Moretti (che comunque ha contratto a stipendio a sei cifre a Pistoia), o Sasha Djordjevic, comunque impegnato fino al 20 settembre con la Nazionale serba. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Varese ha scelto Nicola Alberani. L’ ufficialità ancora non c'è, ma nel ballottaggio stile "una poltrona per due" con Giulio Iozzelli, è stato lo stesso dirigente toscano a risolvere il mistero comunicando ufficialmente la sua decisione di rimanere a Pistoia. «Ringrazio Varese per la proposta seria e concreta, ma ho scelto di rimanere a Pistoia per l'aspetto affettivo ed altri fattori»: evidente a questo punto che la "rimonta" del g.m. di Roma - favorito della prima ora, poi sorpassato nelle ultime settimane da lozzelli - si fosse concretizzata dopo l'appuntamento di lunedì con la governance biancorossa. Tra il profilo aziendalista del d.s. di Pistoia e quello decisionista del g.m. di Roma, il CdA di piazza Monte Grappa avrebbe sposato la seconda linea, puntando su un dirigente dalla personalità forte per guidare il "dopo-Vescovi". Quanto emerso nell'ambito dei due colloqui avrebbe dunque spostato nuovamente l'ago della bilancia in favore di Alberani primo candidato già all'indomani del "terremoto-Pozzecco" che 3 dei 5 membri della stanza dei bottoni biancorossa avevano già incontrato a metà marzo. Una decisione legata alla voglia di legare il rilancio di Varese alle motivazioni del dirigente forlivese, deciso a compiere un ulteriore salto di qualità dopo il positivo triennio di lavoro a Roma (una finale ed una semifinale, quest'anno play off falliti tra mille vicissitudini ma la Virtus era comunque arrivata agli ottavi di Eurocup). Alberani avrebbe comunque sposato l'idea di base del CdA di verificare la fattibilità dell'opzione "5+5", riservandosi di modificare la strategia di composizione del roster verso il "3+4+5" (la formula utilizzata costantemente per costruire l'Acea da parte di un dirigente che ha grande conoscenza del sottobosco del mercato americano), qualora non ci saranno le condizioni giuste sul mercato degli italiani. A questo punto per l'annuncio ufficiale manca soltanto il "via libera" di Roma: il dirigente forlivese avrebbe tempo fino a sabato per esercitare l'opzione di uscita dal contratto con la Virtus valido fino al 30 giugno 2016. Il presidente dell'Acea Claudio Toti farà valere fino in fondo la clausola rescissoria che prevede il pagamento di una robusta penale, oppure in virtù di prospettive totalmente da definire per la stagione 2015/2016 lascerà libero Alberani che vanterebbe una annualità piuttosto impegnativa dal punto di vista economico? L'agente del g.m. romagnolo starebbe lavorando ad una soluzione, in attesa di spianare gli ultimi ostacoli il contratto triennale che legherà Varese al suo nuovo d.s. sarebbe già pronto, e a meno di clamorosi colpi di scena potrà insediarsi all'inizio della prossima settimana. E il coach? L'ipotesi della conferma di Caja (foto Blitz al centro) - che negli ultimi due giorni ha "confabulato" a lungo con Alberani sulle tribune delle finali nazionali Under 19 a Torino - riprende parzialmente quota, dati i buoni rapporti tra il dirigente forlivese e il coach ex Cremona. Sicuramente ci sarà l'annunciato confronto iniziale tra il nuovo d.s. e il coach pavese, ma sul tavolo del presidente Coppa non mancano le opzioni alternative. Da Paolo Moretti che anche senza Iozzelli sarebbe none gradito al CdA, passando per alternative italiane (oltre a Marco Crespi in lista ci sarebbe anche Lele Molin, che però ha un'offerta biennale per fare l'assistente a Kazan) e straniere (suggestiva ma difficilmente praticabile l'idea Djordjevic, impegnato fino al 20 settembre alla guida della Serbia; un'altra idea potrebbe essere Nenad Vucinic, ex CT della Nuova Zelanda quest'anno in Libano all'Amchit, col quale Alberani aveva avuto grande feeling a Forlì). [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
     [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia [/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Basket Non c'è ancora l'ufficializzazione della nomina del nuovo dirigente: s'attende che il prescelto si liberi [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Varese ha fatto la sua scelta. Ma ancora non può ufficializzare il prescelto nel ballottaggio tra Giulio lozzelli e Nicola Alberani per assumere il ruolo vacante di responsabile dell'area tecnica. Per il crisma dell'ufficialità servirà la liberatoria da parte del club al quale è legato contrattualmente il professionista in procinto di trasferirsi in terra "prealpina": sia lozzelli che Alberani sono infatti vincolati fino al 30 giugno 2016 rispettivamente con Pistoia e Roma, e servirà il "placet" del club attuale prima che il nuovo manager biancorosso possa effettivamente insediarsi alla scrivania di piazza Monte Grappa. Un passaggio formale comunque importante vista la lunghezza dei rapporti precedenti (lozzelli opera da 9 anni nella sua città natale, Alberani è insediato a Roma da tre stagioni), e la volontà di chiuderlo in maniera indolore da parte di chi dovrà presentarsi dal suo presidente per comunicare la volontà di interrompere anticipatamente l'attuale contratto. Nel frattempo però si sta già lavorando per stilare l'accordo pluriennale da far sottoscrivere al nuovo d.s., che appena avrà ottenuto il "via libera" dalla società con cui è attualmente vincolato potrà iniziare ad operare in nome e per conto dell' Openjobmetis sulla base del mandato ricevuto dai vertici della società. Già, ma il nome? [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Considerando la delicatezza dell'addio "in divenire", il CdA biancorosso mantiene il più stretto riserbo per evitare casi diplomatici; questione di qualche giorno - probabilmente 24 o 48 ore - prima della definitiva fumata bianca che inaugurerà ufficialmente le operazioni di mercato per costruire la Varese che verrà. Dunque Giulio lozzelli erede di Cecco Vescovi ed assalto deciso a Paolo Moretti, con Marco Crespi come alternativa in caso di fumata nera con l'attuale coach di Pistoia? Gli indizi che fanno pensare ad una preferenza per il dirigente toscano sono numerosi, ma non ancora determinanti per indicare che sarà proprio lui il prescelto; e la volontà della dirigenza biancorossa di esplorare fino in fondo entrambe le strade per arrivare agli obiettivi prefissati - certamente differenti in base ai diversi profili professionali dei due candidati sono segnali che riflettono una maggiore incertezza rispetto a quanto lasciavano trasparire le sensazioni precedenti agli incontri con i candidati. Il colloquio con la governemee biancorossa avrebbe infatti rilanciato decisamente le quotazioni di Nicola Alberani, e c'è chi addirittura pronostica un colpo di scena sul filo di lana col sorpasso in extremis del dirigente forlivese nei confronti dell'attuale d.s. di Pistoia, che fino a lunedì non aveva ancora ricevuto alcun "feedback" dalla società di piazza Monte Grappa. E se la spuntasse l'attuale g.m. di Roma, per la panchina biancorossa potrebbe tornare d'attualità il nome di Attilio Caja, visto che Alberani non avrebbe espresso preclusioni sull'eventuale conferma del coach pavese? [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']In ogni caso la fumata bianca con il prescelto è ormai imminente, e sulla base della scelta del d.s. si procederà anche con quella del coach; ferma restando la sensazione che il candidato preferito dal CdA sarebbe Paolo Moretti, in qualsiasi "configurazione" dell'area tecnica. L'unica certezza arrivata nel corso della giornata di ieri è l'addio di Ugo Ducarello, con il presidente Stefano Coppa che ha firmato la liberatoria per il tecnico siciliano, consentendogli di firmare l'accordo biennale per assumere l'incarico di nuovo head coach di Trapani in serie A2. [/font][/color][/size]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]

  • pxg14
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Ormai sembra che il dado sia tratto, più o meno. Il presidente Coppa ha già praticamente scelto: Iozzelli sarà il ds, Caja non sarà l'allenatore. I sussurri dei giorni scorsi si sono via via tramutati in certezze: sono arrivate conferme e non sono arrivate smentite (mica a noi, sia chiaro, ma ai diretti interessati) a quanto scritto dai giornali ieri. Restano sul tavolo, questo sì, un po' di domande che tiriamo fuori puntualmente: siam fatti così, che ci volete fare? Le tante domande Allora. Perché continuare a fare finta? Perché voler incontrare Alberani lunedì quando una scelta è già stata fatta, quando Iozzelli è praticamente il nuovo ds in pectore? Perché perdere (ancora) tempo e far perdere tempo ad altri professionisti? E poi. Con che forza il presidente Coppa sta compiendo il passo della cacciata di Caja (sì, cacciata: visto che il coach era stato confermato sulla parola in più occasioni) dopo che a favore di Caja si erano espressi nell'ordine e con decisione: Rosario Rasizza, Renzo Cimberio, Alberto Castelli, la curva, i tifosi del Pa-laWhirlpool? Con che spirito il presidente Coppa si appresta a delegittimare il suo Cda, che con una votazione avvenuta il giorno dopo la salvezza aritmetica (vittoria con Caserta) si era espresso con una votazione a favore del coach pavese (tre voti favorevoli, uno contrario, Coppa astenuto per non influenzare gli altri)? Non ci nascondiamo dietro a un dito, mai l'abbiamo fatto: ci sia- mo schierati per la conferma di Caja in tempi non sospetti e non ci tiriamo certo indietro. Certo, noi ne facciamo una questione tecnica: siamo con Caja perché con lui e grazie a lui Varese è diventata una squadra e i suoi giocatori hanno capito quello che gli si chiedeva, quindi si è salvata. E saremmo curiosi di vederlo all'opera con la squadra dal mese di agosto dopo averla costruita: perché quando Caja ha avuto in mano una squadra fin dall'inizio, solitamente, ha fatto belle cose. La questione tecnica è opinabile: si può essere d'accordo o meno, e Coppa ha il diritto di credere in un allenatore e il dovere di assumersi le responsabilità di ogni sua scelta. Qui, però, si parla d'altro. Il rispetto guadagnato Qui si parla di rispetto: quello che si deve a un uomo che è stato chiamato in un momento disastroso, un uomo al quale la società si è affidato quando era disperata e non sapeva che pesci pigliare, un uomo che ha fatto il suo lavoro con una professionalità esemplare. Un uomo che ha preso per mano Maynor facendolo tornare a essere il fenomeno che tutti hanno visto, quando in società non sapevano che fare con un giocatore che non aveva ben capito dove fosse finito. Un uomo che si è guadagnato la possibilità di provarci, con una squadra che lui ha salvato, davanti a un pubblico che lui ha conquistato (in pochi sarebbero stati capaci di farlo, dopo il ciclone Pozzecco). E in queste ore Coppa sta mancando di rispetto a Caja, anzi: lo sta prendendo in giro. Una porcheria Chissà come andrà a finire? Sì, arriverà Iozzelli dall'alto della sua esperienza di due anni di serie A e di una vita passata a Pistoia. Capitolo coach. Caja, a questo punto, difficilmente resterà qui: non prendiamoci in giro, che di prese in giro ce ne sono abbastanza. Arriverà Moretti? Uno degli allenatori più pagati della serie A, uno che ha visto svanire i playoff per colpa di una squadra (Varese) venuta a passeggiare sul suo campo anche se non aveva più nulla da chiedere al campionato, per colpa di un allenatore (Caja) che l'ha messo nel sacco con una zona contro la quale il buon Moretti ci ha capito poco o nulla. Arriverà Crespi? Uno che, a parte la stagione miracolosa con Siena, negli ultimi anni non è che abbia fatto poi queste grandi stagioni (un paio di esoneri, uno scudetto da assistente). Non lo sappiamo. Sappiamo solo una cosa: se anche il nuovo allenatore dovesse portare Varese infinale scudetto non cambierebbe la nostra idea su quel che sta succedendo in questi giorni. Sì: una porcheria[/color][/font][/size]

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]In attesa della scelta del nuovo direttore sportivo, è già toto-allenatore per la Varese che verrà. La decisione della dirigenza biancorossa di non rinnovare il contratto in scadenza al 30 giugno con Attilio Caja non è ufficiale, ma è evidente la volontà del club di chiudere il rapporto con il coach pavese, affidando al futuro responsabile dell' area tecnica il compito di invididuare il tecnico che siederà sulla panchina dell'Openjobmetis versione 2015/2016. Se come sembra probabile la scelta della società di piazza Monte Grappa per il ruolo di nuovo responsabile dell'area tecnica dovesse cadere su Giulio Iozzelli, pare automatico legare il nome del d.s. toscano a Paolo Moretti, col quale collabora da 6 anni e mezzo a Pistoia. Una coppia già rodata che ha già dimostrato grande affiatamento nella "escalation" di risultati del club toscano: dal 2012 ad oggi nell' ordine una finale di LegAdue, una promozione in serie A, un playoff da matricola oltre ogni aspettativa ed un altro sfiorato nella stagione appena conclusa capitalizzando al meglio un budget non certo di vertice. Ma l'operazione Moretti non è né facile né scontata: di mezzo c'è un contratto rilevante (superiore a 100mila euro, uno dei pochi della serie A) rinnovato lo scorso anno dopo il titolo di miglior allena- tore del campionato 2013/2014. L'allenatore aretino avrebbe a disposizione la facoltà di liberarsi esercitando la clausola rescissoria a suo favore; ma sull'ex azzurro potrebbe esserci l'interesse di altri club. Su tutti Reggio Emilia, dove in caso di eliminazione ai quarti di finale la posizione di Andrea Menetti (in scadenza di contratto) sarebbe a rischio, e Moretti sarebbe un candidato plausibile - potendosi muovere anche col 17enne figlio Andrea, promettente talento delle nazionali giovanili - anche se il favorito parrebbe Stefano Sacripanti (a sua volta in scadenza a Cantù). Varese potrebbe stuzzicare Moretti con un budget per la squadra superiore a quello di Pistoia e la certezza del legame con Iozzelli, sebbene difficilmente l'ingaggio potrebbe essere pari a quello dell'attuale contratto con i toscani. Ma sembra plausibile che il coach aretino, prima di prendere una decisione definitiva tra il trasferimento sotto le Prealpi e la permanenza in Toscana, possa esplorare la reale consistenza delle sue possibilità per club attualmente impegnati nei playoff. Dunque i tempi per verificare l'effettiva percorribilità della pista Moretti potrebbero non essere immediati; ma visti i rapporti strettissimi con l'attuale coach di Pistoia, sarebbe facile per Iozzelli sapere se puntare fino in fondo sul coach aretino, e se invece c'è bisogno di tenersi pronte delle soluzioni alternative. E in effetti nella lista dei nomi indicati dal direttore sportivo pistoiese non ci sarebbe comunque il solo Moretti: altre opzioni considerate sarebbero quelle di un veterano come Marco Crespi e dell'emergente Giulio Griccioli, già in ballottaggio per la panchina varesina nel 2013, quando poi Cecco Vescovi scelse Fabrizio Frates. Il coach di Busto Arsizio è libero da vincoli contrattuali dopo l'esonero dello scorso dicembre a Vitoria, mentre il tecnico senese è sotto contratto con Capo d'Orlando (ma c'è un'opzione di uscita che scadrà a breve termine). E se invece il prescelto per il ruolo di d.s. fosse Nicola Alberani, che incontrerà lunedì il CdA biancorosso? Anche il g.m. forlivese avrebbe una lista di candidati - sia italiani che stranieri - da sottoporre al vaglio della dirigenza biancorossa. Dunque prima di entrare nel vivo della scelta del nuovo allenatore, servirà l'investitura ufficiale per il nuovo direttore sportivo, attesa per la metà della prossima settimana; poi sarà il manager ad avere il mandato della società per esplorare il mercato dei coach sulla base delle idee condivise negli incontri di questi giorni. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]

  • simon89
    [font=Tahoma](G.S) - Tra [/font][b]Pallacanestro Varese [/b][font=Tahoma]e [/font][b]Attilio Caja [/b][font=Tahoma]tira aria di [/font][b]divorzio[/b][font=Tahoma]. Neppure due settimane dopo l’acclamazione del [/font][b]PalaWhirlpool [/b][font=Tahoma]per il coach pavese artefice della missione salvezza, le chances di conferma del tecnico ex Milano e Cremona sembrano ridotte al lumicino.[/font]
     
    [font=Tahoma]Una mossa a sorpresa? Sicuramente sì, per tutti i tifosi - compresi quelli illustri - che avevano apprezzato l’eccellente restyling operato a tempo di record dall’Artiglio per dare un volto compiuto alla squadra in piena bagarre tecnica e mentale dopo il terremoto delle dimissioni di [/font][b]Vescovi [/b][font=Tahoma]e [/font][b]Pozzecco[/b][font=Tahoma]. Comunicazioni ufficiali sul fronte coach non ce ne saranno fino alla investitura del nuovo direttore sportivo ma, sebbene l’incontro con Caja resti il primo sull’agenda del professonista in arrivo, pare sin d’ora di poter escludere che in quella sede si parlerà di rinnovo del contratto. Evidentemente la volontà della società di inaugurare un ciclo legato al nuovo responsabile dell’area tecnica ha cambiato le carte in tavola: se fino alla settimana scorsa Caja sembrava praticamente l’unico candidato in lizza per l’[/font][b]Openjobmetis [/b][font=Tahoma]2015/2016, qualcosa è cambiato quando s’è trattato di stringere le trattative in corso. [/font]
    [font=Tahoma]Trovandosi a dover convincere un professionista già sotto contratto con un altro club ([/font][b]Iozzelli[/b][font=Tahoma], il grande favorito, lo è con Pistoia mentre [/font][b]Alberani [/b][font=Tahoma]- che lunedì si presenterà al CdA biancorosso - lo è con Roma) a sposare la causa biancorossa, la dirigenza varesina non ha inserito la preferenza per l’eventuale conferma di Caja nella lista delle priorità discusse. D’altra parte, è prassi normale per un manager indicare gli allenatori con i quali ritiene di poter lavorare in sintonia. E sia Iozzelli che Alberani avrebbero espresso le loro preferenze nei colloqui preliminari svolti con [/font][b]Stefano Coppa[/b][font=Tahoma]. Lo stesso massimo dirigente era stato chiaro fin dall’inizio nell’indicare come il nuovo manager avrebbe avuto un ruolo preponderante rispetto al coach nelle gerarchie della nuova Varese. E il presidente biancorosso è il primo a sapere che la prosecuzione del suo mandato in scadenza al 30 giugno 2016 dipende dalla capacità di fare le scelte giuste per invertire il trend negativo delle ultime due stagioni. Corretto, dunque, che sia lui a mettere la faccia sulle posizioni chiave di direttore sportivo e allenatore. [/font]
     
    [font=Tahoma]Proprio per questo la decisione di rinunciare ad un tecnico che in due mesi e mezzo aveva fatto breccia nel cuore della piazza non può essere caricata esclusivamente sulle spalle del ds che verrà. [/font][font=Tahoma]Se il massimo dirigente biancorosso ritiene che Caja non abbia il profilo giusto per guidare il nuovo corso, considerandolo tecnico perfetto per le missioni da "pronto soccorso" ma non per gestire una stagione intera, toccherà a lui a prendersi la responsabilità di una scelta che comunque farà discutere. Prima di tutto per correttezza nei confronti del coach pavese, che nella sua breve ma intensa avventura biancorossa ha mostrato una professionalità, una dedizione ed un'etica del lavoro che meritano rispetto. E poi per correttezza nei confronti del ds che verrà, evitando di esporlo come artefice di una decisione impopolare come primo passo della sua avventura a Varese. Comprensibile che dopo due estati in cui le scelte "di pancia" dal sapore populistico sono state pagate a caro prezzo alla distanza, si vogliano evitare quei compromessi che alla distanza hanno fatto esplodere il conflitto Vescovi-Pozzecco. Ora Coppa vuole una coppia ds-coach affiatata e di sua completa fiducia: se il campo gli darà ragione, come accaduto con Caja come gestore del post-Poz, il popolo biancorosso sarà con lui. Se la scelta non pagherà in termini di risultati sportivi, sarà contro di lui...[/font]

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Una poltrona per due. O forse più di due, se i candidati "principi" per il ruolo di direttore sportivo del-1 ' Openjobmetis preferiranno restare nelle attuali collocazioni a Pistoia e Roma. Nei prossimi giorni il CdA della società di piazza Monte Grappa incontrerà domani Giulio Iozzelli e poi Nicola Alberani (appuntamento slittato a venerdì per impegni pregressi del dirigente forlivese) per un confronto a tutto campo che indurrà la dirigenza biancorossa a scegliere il preferito per il ruolo di responsabile dell'area tecnica rimasto vacante dopo l'addio di Cecco Vescovi. Sarà il primo fondamentale snodo della stagione 2015/2016 biancorossa, come conferma il presidente Stefano Coppa: «La programmazione per l'annata ventura è iniziata già all'indomani della vittoria-salvezza contro Caserta e riguarda una vasta gamma di aspetti non soltanto sportivi. La scelta del ds sarà però fondamentale per la programmazione pluriennale che voghamo impostare con lui. Sarà una decisione importante, per questo vogliamo discutere ad ampio raggio con i candidati che abbiamo individuato, affinchè il CdA si esprima sulla base di un confronto rispetto alle strategie stabihte«. Si tratterà dunque di una sorta di "colloquio di lavoro" in stile aziendale? «Noi abbiamo ben chiaro dove voghamo arrivare, ma voghamo confrontarci sui metodi per raggiungere l'obiettivo e sulla rotta da seguire; sarà una discussione aperta senza preclusioni su tutti i temi relativi alla programmazione tecnica. Le figure che abbiamo selezionato hanno profili ed idee differenti; in ultima analisi il direttore sportivo dovrà rendere conto al CdA, ma c'è assoluta disponibilità al confronto sulle metodologie di lavoro». Ciò significa che si discuterà apertamente anche della figura deh' allenatore? «Non accetto un "no" a prescindere su Attilio Caja, ma neppure voglio imporre una figura eventualmente non condivisa da chi verrà a guidare l'area tecnica: sarebbe il modo peggiore per iniziare un rapporto. Dunque se i candidati riterranno che ci sono allenatori con i quali potrebbero lavorare in maniera più efficace ragioneremo anche su questo argomento». E se i candidati in lizza preferissero restare dove so- no? Esclusa la possibihtà di affidarsi alle forze interne? «Al di là dei contratti in essere, chi arriverà a colloquio con il CdA nutre evidentemente un certo interesse per la nostra proposta. E comunque ho chiesto entro 10 giorni di esprimere una disponibilità definitiva. Dopodiché, a giudicare dal numero delle candidature ricevute in questi mesi, Varese ha ancora grande appeal nel mondo del basket italiano. Le risorse interne? Sarebbe stata la soluzione più facile per dare continuità al lavoro di Caja, ma non è quello che stiamo cercando. Di sicuro senza più Vescovi Simone Gioire non fa più parte dei programmi: cercherò una soluzione per chiudere il rapporto nonostante l'anno di contratto residuo». [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia [/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'](G.S.) - Entra nel vivo il rush finale per assegnare la poltrona del comando dell'area tecnica della Pallacanestro Varese. Due appuntamenti nel giro di 24 ore previsti dal CdA della società di piazza Monte Grappa, che incontrerà i professionisti "selezionati" da Stefano Coppa per raccogliere l'eredità di Cecco Vescovi. Colloqui di lavoro in stile aziendale per stabilire chi rivestirà la figura chiave nell'organigramma dell'Openjobmetis che verrà: T'offerta pluriennale "2+1" che il club biancorosso vuole sottoporre al candidato in grado di sposare meglio dell'altro l'identikit tracciato dalla governance varesina è fondata su un mandato piuttosto ampio su tutta l'area tecnica, strategie di mercato in primis a partire dalla scelta dell'allenatore. Domani toccherà a Nicola Alberani, professionista emergente consacrato da 3 anni di ottimi risultati a Roma (una finale, una semifinale e un ottavo di Eurocup) pur in un ambiente non facile. Il 40enne dirigente forlivese aveva già incontrato due mesi fa la delegazione Coppa-Salvestrin-Gandini; inizialmente sembrava in vantaggio, ma le sue quotazioni sembravano cadute nelle ultime settimane in favore di Giulio lozzelli, pistoiese doc partito dal calcio (prima praticato e poi da dirigente) per arrivare alla guida dell'area tecnica del Pistoia Basket, portato dal fondo della LegAdue a due stagioni comunque superiori alle aspettative nel rapporto budget-rendimento sul campo. Ad oggi sarebbe proprio l'attuale ds toscano il favorito, anche se la partita non sembra chiusa con Alberani che avrebbe "sposato" a sua volta la causa del 5+5 (per entrambi comunque praticabile arrivando a qualche obiettivo italiano importante, altrimenti comunque c'è la disponibilità da parte della società a cambiare strategia e tornare al 3+4+5). [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']E se entrambi preferiranno rispettare i contratti in essere con le società di appartenenza, sebbene Varese abbia un budget superiore a Pistoia e ad oggi la situazione di Roma è avvolta nell'incertezza più assoluta col rischio che il patron Toti decida solo ai primi di luglio sul da farsi? E' comunque una possibilità da prendere in considerazione, e la società starebbe cercando di farsi trovare pronta. Anche se tra i professionisti liberi la figura di Bruno Arrigoni - grande esperto del mercato americano oltre che già noto "su piazza" come vice di Gamba e Rusconi - non risponderebbe pienamente alle esigenze della società, che vorrebbe un ds operativo a 360 gradi e non solo un (pur ottimo) superscout. Che la scelta della dirigenza biancorossa di lasciare carta bianca sul coach sia stata compiuta nell'ottica di togliere gli ultimi eventuali dubbi a due professionisti che potrebbero scegliere di lasciare l'attuale "location" a condizione di poter operare con le mani libere? [/font][/color][/size]

  • Nicolò Cavalli
    [b]ANDY RAUTINS [/b](9 punti; 3/3 2p; 1/5 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]La presenza al palazzetto del padre Leo, vecchia conoscenza della pallacanestro italiana, lo galvanizza: mette il fisico in difesa e presenzia a rimbalzo con 11 palloni arpionati. Un po' troppa foga nella gestione dei falli, ma l'impegno non è mai mancato.
     
    [b]ERIC MAYNOR [/b](13 punti; 2/7 2p; 3/9 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 6. [/b]“Solo” sei assist a referto, anche perché i compagni - in un paio di frangenti almeno - non ricambiano la gentilezza. Meno autoritario e in forma delle ultime uscite, richiama comunque gli applausi del pubblico: proverà a tornare in NBA, ma anche se dovesse rimanere in Europa dubitiamo sia un costo sostenibile per Varese.
     
    [b]JOHNDRE JEFFERSON [/b](17 punti; 8/14 2p; 0/0 3p; 1/6 tl), [b]VOTO: 6,5. [/b]Chiamato agli straordinari a causa dell'indisponibilità del luogotenente Callahan, arriva cotto come un piatto di brasato al momento clou della cena. Peccato, perché i primi trenta minuti sono da leccarsi i baffi. Anche se, a dirla tutta, i cinque tiri liberi sbagliati risultano fastidiosi come i gomiti messi sulla tavola.
     
    [b]YAKHOUBA DIAWARA [/b](4 punti; 0/4 2p; 1/4 3p; 1/3 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Si rivela per larghi tratti controproducente, optando sempre per la via meno acuta in attacco e meno utile in difesa. Prova a rianimarsi con un dardo da otto metri nel rettilineo finale, quindi torna a fare a pugni con il ferro. Metafora di un girone di ritorno contraddistinto da sfortuna e forma calante.
     
    [b]STANLEY OKOYE [/b](4[b] [/b]punti; 2/3 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Dopo gli exploit delle settimane passate ritorna nel ruolo di onesto gregario. Nel tentativo di tirare il gruppo, subisce qualche folata di vento di troppo. Un buon prospetto che ha ancora molti chilometri da pedalare per entrare nel grande giro del parquet.
     
    [b]KRISTJAN KANGUR [/b] (4 punti; 0/1 2p; 1/3 3p; 1/2 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Gioca a nascondino, come spesso accaduto in questo finale di annata, sperando che i compagni più giovani e baldanzosi diano propulsione alla squadra. Questa volta, purtroppo, riceve poca collaborazione e ci mette poco carisma per cambiare le sorti. Apatico.
     
    [b]JACOPO BALANZONI [/b](0 punti; 0/0 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: s.v. [/b]Fugace apparizione, con due falli, nel finale di gara. Probabilmente il suo ingresso nelle rotazioni avrebbe preservato Jefferson nel finale punto a punto.
     
    [b]CHRISTIAN EYENGA [/b](15 punti; 7/11 2p; 0/1 3p; 1/3 tl)[b] VOTO: 6,5.[/b] Di alcune spanne il più volitivo del gruppo (anche perché c'è in ballo una conferma con denaro da contrattare: mica bruscoletti), è bravo ad incunearsi nella difesa irpina. Nel momento di giocare il carico da 11, si vedano i canestri da sotto mancati nel finale concitato, non ha però più briscole in mano. [b] [/b]

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