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Aldino, per una volta non sono d'accordo Giusto fare la Coppetta


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[color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]Una volta tanto non sono d'accordo con Aldo "Von Karajan" Ossola. Varese deve partecipare alla nuova manifestazione della Fiba, quella Coppa (o Coppetta) che l'impareggiabile regista della Grande Ignis ha definito Coppa del Nonno? Secondo lui, ovvio, certo che no. Io, invece, dico certo che sì: tra tante cose incomprensibili viste negli ultimi due mesi, non è la peggiore. Intendiamoci. Concordo sul principio generale di Von Karajan: non è questo il posto che spetta/spetterebbe a Varese. Ma la vita va così, a volte ti butta in alto e poi ti schiaffa in basso. Le recenti vicende della Pallacanestro Varese assomigliano un po' alla saga dei Buiddenbrook e alla decadenza di una prestigiosa borghesia ottocentesca. I fasti della nostra borghesia cestistica sono immortali, d'accordo, ma inevitabilmente subiscono lo scorrere del tempo e diventano sempre più smunti. Riaffacciarsi all'Europa, per quanto di serie B, C o D, non è un modo nostalgico di rivivere o imitare quell'epopea, ma è almeno un modo per dire al continente che Varese c'è ancora e che questo passo d'inizio è una piccola, marginale ripartenza per provare a guadagnare di nuovo l'eccellenza. Non ho idea se questa Coppa del Nonno avrà futuro. All'inizio del millennio sono stato testimone dello scisma dell'Eurolega rispetto alla Fiba, che tentò di reagire organizzando ancora la sua brava Coppa dei Campioni, salvo poi arrendersi in breve a un rivale che aveva più idee e la forza di uno stato nascente. Penso che questa nuova avventura, nonostante la Fiba sia un colosso, non avrà un grande futuro, anche perché la leggo come uno strumento politico per mercanteggiare scambi e accordi in tutto lo scenario del basket. E ritengo che l'Eurolega, per quanto i tempi siano difficili pure per la realtà più simile alla Nba, non avrà problemi a mantenere la leadership. Mala Coppetta ora c'è. Di Europa pur sempre si tratta e condivido anche il principio che possa essere usata quale palestra per dare minuti ai giovani e alle riserve del roster. È pacifico che lo sforzo diventerà doppio e che doppio sarà pure il rischio di infortuni. Ma è anche un'occasione di crescita: in fondo Reggio Emilia, vincendo una di queste manifestazioni della Fiba, ha aggiunto mattoni importanti alla casa che stava costruendo. Sì, questo torneo sa da fare. E poi, che dire? Meglio la Coppa del Nonno che... Coppa (ma sì, dai, stiamo scherzando). [/size][/font][/color]
 
[color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]*Giornalista della redazione sportiva del Corriere della Sera[/size][/font][/color]


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