C’è un aggettivo che, nella sua duplice valenza, incornicia alla perfezione l’Openjobmetis sconfitta – ancora, di nuovo in volata (101-94) – sul campo della Fortitudo Bologna: “generosa”. Generosa, perché la squadra di Vertemati ci prova fino all’ultimo mettendo sul parquet tutto il fiato rimasto nonostante addii, covid e allenamenti ridotti a zero. Generosa, perché ancora una volta i biancorossi concedono 100 punti all’avversaria di turno mandando in scena una fase difensiva troppo, troppo, troppo morbida per tre quarti di gara.
E così, a nulla valgono le prodezze dell’attacco, capace di metterne 94 nonostante il tremendo “down” di uno dei bomber più accreditati, Keene: il tentativo di impresa di Varese si ferma sul più bello, nel testa a testa dell’ultimo minuto, stoppato dalle magie del lungo tedesco Benzing autore di un paio di prodezze proprio nel momento in cui la Openjobmetis ha esaurito le cartucce. Il KO del PalaDozza porta con sé un’ulteriore problematica: da stasera Varese è solitaria all’ultimo posto in classifica, visto che oltre alla Kigili avversaria diretta ha vinto (e convinto) anche Cremona su Sassari.
C’è anche una ventata di sfortuna, senza dubbio, perché nel testa a testa finale un ciclonico Beane si è visto respingere dal ferro una tripla decisiva (poco prima però era stato aiutato dal tabellone), mentre dalla parte opposta il già citato Benzing ha messo canestri di difficoltà notevole. E se la tripla dell’americano biancorosso fosse entrata, la Effe si sarebbe forse disunita. Ma queste sono considerazioni di pura cronaca che non cambiano l’ordine dei fatti. Certo dispiace, perché sul fronte offensivo Varese aveva spremuto l’impossibile da Gentile (28, notevole in diversi momenti) a cui si era accodato Beane. E poi Sorokas, monumentale per efficacia nella sua doppia-doppia nonostante un gap fisico pazzesco con gli avversari diretti.
Tutti, chi più chi meno, hanno contribuito a tenere la OJM in partita anche se poi Vertemati è stato tradito da Marcus Keene. Il play, apprezzabile nel primo tempo in regia (8 assist), dopo l’intervallo ha smesso di trovare i passaggi giusti e soprattutto non ha mai rotto il ghiaccio al tiro (1/9 dal campo), perdendo poi in modo goffo uno degli ultimi, decisivi possessi e affossando così Varese. Che sabato torna finalmente a giocare in casa dopo oltre un mese, trovando però sulla sua strada una Venezia che anche incompleta rappresenta un ostacolo di quelli tostissimi. Vedremo se, nel frattempo, ci sarà almeno qualche innesto che – per fortuna – non dovrebbe essere Brandon Ashley.
PALLA A DUE
Con gli uomini contati, dopo le uscite di tre stranieri rimpiazzate parzialmente dal solo arrivo di Vene, Adriano Vertemati fa il quintetto con quel che gli rimane. L’estone è subito tra i primi cinque, accanto a Sorokas che rende 10 cm al pivot titolare biancoblu, Groselle. Gentile e Procida si fronteggiano in ala, Beane va sulle tracce di Aradori. Un intoppo anche per Martino che non può schierare Feldeine per un dolore lombare; c’è invece il nuovo acquisto Frazier, dalla panchina.
LA PARTITA
Q1 – La mano calda di Beane caratterizza l’avvio e permette a Varese di restare avanti per 5′, fino al pareggio firmato da Benzing dall’arco. Qui la Effe mette la testa avanti e la tiene sino alla prima pausa anche perché da parte biancorossa arrivano troppe palle perse e qualche forzatura. Ferrero e Beane limitano i danni per il -5 della sirena, 25-20.
Q2 – La difesa continua a essere latitante nel secondo quarto, aperto da uno scatto in avanti della Effe sino al +11. Nel momento peggiore però la OJM sfodera uno 0-7 di parziale che ha anche il merito di svegliare un Gentile fino a quel momento fuori gara. C’è anche Keene che non segna ma regala assist a Sorokas, e così Varese resta vicina ai padroni di casa che hanno un ottimo contributo dal nuovo arrivato Frazier. All’intervallo lungo, sono però 8 i punti di divario, 56-48, con la zona che è coperta corta e con la uomo che non aiuta anche per il divario fisico in area.
Q3 – Dopo la pausa c’è il miglior momento di Varese anche perché nel terzo quarto si vede anche la difesa. Prima arriva uno strattone di Gentile, poi – dopo il nuovo -11 successivo all’antisportivo di Vene – ecco un break di 0-10 con Sorokas preciso da lontano. Il sorpasso è di De Nicolao ma la Kigili reagisce e torna avanti con Charampopoulos, però il finale si tinge di biancorosso con i liberi di Keene e un’altra bomba del lungo lituano. Peccato per un cesto un po’ fortunoso di Toté: alla mezz’ora è 70-73.
IL FINALE
La Openjobmetis regge il primo urto del periodo finale con Gentile, poi trova un canestro da De Nicolao che però spreca per poca pazienza la tripla successiva. Dal possibile +8 si passa al controsorpasso emiliano firmato dai lunghi Benzing e Groselle e rifinito da Aradori con Varese in rottura prolungata. Ma non è finita: Gentile inventa di nuovo un paio di gran canestri mentre Beane replica alla bomba di Benzing. L’ultimo vantaggio ospite è ancora con Beane, tripla di tabella e 90-91 a poco più di 1′ dalla fine; Frazier – freddissimo – segna subito in entrata e poi di nuovo Anthony prova dall’arco con il pallone che gira sul ferro ed esce. Dalla parte opposta capolavoro dall’arco di Benzing, poi Keene offre un assist al tabellone nel tentativo di servire Sorokas. Si chiude qui, perché Aradori fa 3 su 4 dalla lunetta: Varese prova a salvare la differenza canestri con un triplone di Sorokas ma sulla sirena di nuovo Benzing segna da lontano in uscita dal blocco: 101-94.
Damiano Franzetti
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