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Anosike: «Non è una questione di soldi. Vorrei tornare a Varese ed essere apprezzato»


simon89

O.D. Anosike tiene la porta aperta alla Pallacanestro Varese. Il centro nigeriano racconta la sua versione sulle trattative in corso, ribadendo la sua volontà di proseguire il dialogo. «La trattativa con Varese è stata un po' lenta, molte delle voci che ho sentito non rispondono assolutamente a verità - spiega. Ho ricevuto la prima offerta dalla società soltanto la scorsa settimana: vorrei discutere alcuni aspetti del contratto non legati soltanto alla parte economica, ma non ho ricevuto molte informazioni a riguardo. Il ritorno a Varese non dipende solo da me: tutto quel che chiedo alla società sono onestà e comunicazione. Sulla base di questi presupposti sono sicuro che potremo trovare un accordo».

Claudio Coldebella ha affermato che all'80% lei non resterà a Varese: condivide questo pronostico? «Sono sicuro che nessuno possa stimare in percentuale se tornerò oppure no. Nessuno sa ancora dove sarò, compreso me stesso. Ho detto molte volte che amo Varese e mi piacerebbe tantissimo tornare. Questa è la verità al 100 per cento, ma allo stesso tempo dobbiamo trovare un accordo che sia equo per tutti. E normale in ogni lavoro, non solo nel basket».

La volontà iniziale delle parti era quella di provare a proseguire nel rapporto. È cambiato qualcosa nelle ultime settimane, oppure ci sono ancora possibilità di trovare un accordo? «Sono assolutamente disponibile a discutere tutte le opzioni per un nuovo accordo. Ho ricevuto interessamenti forti da diversi club di altre nazioni, e tutti hanno uguali possibilità in questo momento. Bisogna capire che il basket è un lavoro e non un hobby: è normale per ogni giocatore guardarsi intorno».

Ha la sensazione che Varese voglia sempre confermarla con il 100 per cento delle forze, oppure ci siano altre idee? «La mia opinione è che ci sono delle persone all'interno della società che sono pienamente convinti di puntare sul mio ritorno, mentre potrebbero essercene altre per le quali va bene muoversi in un'altra direzione».

Coach Caja ha spiegato che non vuole giocatori che considerano Varese come una seconda scelta, ma elementi entusiasti e motivati: qual è il suo punto di vista in merito? «Non considero Varese come una seconda scelta, ma ogni giocatore deve valutare tutte le opzioni prima di prendere una decisione: allenatori, dirigenti e presidenti fanno la stessa cosa, ognuno di noi vuole essere sicuro di trovare la miglior opportunità possibile. Coach Caja e io abbiamo un ottimo rapporto e mi piace molto giocare per lui; sono sicuro che con un altro anno insieme potremo fare entrambi passi avanti».

Le ambizioni sulla carta inferiori rispetto al 2016-17 possono rappresentare un problema nella sua decisione? «Il budget ridotto non è un problema per me. Ci sono molte parti di un accordo, non solo l'aspetto economico. Il mio obiettivo è quello di far parte di una squadra dove le mie qualità siano apprezzate, ed essere circondato da persone ambiziose, professionali e intelligenti. Io credo che Varese potrà disputare una grande stagione con le decisioni giuste».

Che messaggio vuole mandare ai tifosi di Varese? «Vorrei dire nuovamente ai tifosi che sarei felicissimo di tornare. Nel corso della scorsa stagione il mio rapporto con la città è cresciuto insieme ai successi che abbiamo conquistato nella sua parte finale. Mi piacerebbe molto proseguire questo percorso».

Giuseppe Sciascia


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