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Battere l'assenza di capitan Ebi Ere per non uscire dai confini della realtà


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Basta un imponderabile, come lo è un infortunio, per disseminare interrogativi su un cammino trionfale. L'assenza di Ere equivale, in soldoni, a una perdita di punti pesanti e di solidità difensiva, referenze che sin qui hanno efficacemente contribuito a quell'esaltante equilibrio di squadra cui, per qualche settimana, la Cimberio dovrà opporre rimedi da pronto soccorso. Fortunatamente la miniera biancorossa è varia e ben rifornita di materie prime di valore, già estratte - si fa per dire - in altre occasioni e con un certo successo da Vitucci, quindi adatte all'uso, ancorché più lungo che in passato. [/size][/font][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Rush, per esempio, non è malaccio: tiro ne ha, fa pure ciuff dall'arco ma, nelle sue apparizioni, lunghe come gli spot in tivù, ha mostrato molto self-control, forse troppo, dando l'impressione di muoversi sul parquet in punta di piedi per non disturbare i conducenti, cioè i titolari più valenti. Ora però a Rush si chiede meno timidezza e più decisione, cioè spregiudicatezza in attacco e aggressività in difesa, insomma dovrà mostrare all'occorrenza il mestiere di un veterano al fronte. Nelle rotazioni, in sovrapposizioni di ruoli, diventerà ancor più attivo Polonara, il quale non avrà bisogno di attimi fuggenti, almeno in testa sua, per far esplodere il proprio spaventoso e noto talento. Insomma ognuno dovrà fare gli straordinari per non accusare quel maltolto dalla sorte, rappresentato da una trascinante intensità difensiva nonché dai 16 punti di media che restano chiusi nella cassaforte di Ere.[/size][/font][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Come sta Pesaro, lo si sa: a galla ma in brutte acque, se non che Franco Del Monaco, suo appassionato presidente, è corso ai ripari cambiando carte e mazziere dopo tante mani perse a un gioco come il basket che non è rubamazzetto e al quale non puoi presentarti a casaccio. Non sappiamo come navigasse effettivamente la società marchigiana l'estate scorsa, sicuramente la squadra (persi alcuni spiccati talenti) parve subito raccogliticcia per scelte all'ingrosso, fors'anche obbligate da una pesante revisione di spesa salvo poi, di questi tempi, a campionato tristemente inoltrato per una piazza così folta ed esigente, tagliare e rammendare qua e là.[/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Oggi la Scavolini ci prova spingendosi in un osare che può persino apparire anacronistico di fronte a una Varese mai più bella di così, da una dozzina d'anni in qua.[/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Che a Pesaro abbiano smarrito la cognizione della realtà? La domanda è pertinente, anche se immaginiamo l'animosità d'una squadra in aspra lotta per non retrocedere con tutte le implicazioni di circostanza, relative all'assenza del terrificante Ere e all'atteso progresso di Tarence Kinsey e Torey Thomas (11 punti di media a testa ai loro esordi) ma soprattutto al debutto di Stipcevic, arrabbiatissimo (con la Cimberio) e alla riscossa dopo essersi schiodato dalla mortificante panchina di Milano.[/font][/size][/size][/font][/color]


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