Toto Bulgheroni plaude al piglio dell'Openjobmetis nel derby contro Milano, confidando che il team di Caja riesca a replicare la prova di domenica contro avversarie meno inarrivabili rispetto alla capolista. «La squadra ha messo in campo il carattere e il temperamento necessario per centrare l'obiettivo salvezza; ci siamo trovati di fronte un'avversaria che ha tirato col 70 per cento dal campo e noi abbiamo chiuso col 40, ma in entrambi i casi è stato merito loro e non demerito nostro. E poi, da squadra di Eurolega, la panchina di Milano ha fatto la differenza. È un punto di partenza: se replicheremo intensità, voglia e determinazione contro avversarie di valore inferiore all'EA7, è molto probabile che ci toglieremo belle soddisfazioni».
Insomma la cura-Caja sta dando frutti positivi? «Secondo me sì: si vede chiaramente la mano dell'allenatore, Caja è un tecnico molto esigente in allenamento, però durante la partita incoraggia i ragazzi e li esorta a dare il massimo con un piglio molto costruttivo. In campo i giocatori si aiutano, si parlano e hanno un'espressione molto diversa; difficile essere soddisfatti di una sconfitta, ma se queste sono le premesse c'è fiducia in vista del rush finale».
La classifica resta sempre preoccupante, ora servirà sfruttare al meglio le ultime cinque partite casalinghe contro Pistoia, Pesaro, Capo d'Orlando, Trento e Cremona... «Molto dipende dal calendario, ma c'è margine per crescere sfruttando il fattore campo nelle partite casalinghe decisive che abbiamo a disposizione nel girone di ritorno. Sarà molto importante l'apporto del pubblico: domenica la gente ha mostrato di stare vicino alla squadra con un sostegno caloroso; va rimarcata l'importanza di questi scontri diretti per ottenere la stessa spinta. Ma se il piglio è quello del derby non ho dubbi che i tifosi ci staranno vicini».
L'unica nota dolente riguarda il rendimento di Kangur: quale strategia seguire per risolvere il problema dell'ala forte? «Il lavoro di Caja e della società sarà improntato al recupero di Kangur: Kristjan dà il suo apporto in difesa, c'è bisogno che lo faccia anche in attacco dove deve sbloccarsi prima di tutto a livello mentale. E poi c'è l'auspicio che dopo la pausa per la Coppa Italia si possa riattivare anche Campani, contando di farlo tornare ad allenarsi col gruppo dopo la prima decade di marzo se le terapie attuali daranno gli esiti sperati: Luca è un elemento importante per noi, se lo recupereremo per il rush finale varrà come un acquisto. Interventi di mercato? Non ne parliamo nemmeno: non ci sono né le premesse né le risorse per effettuare altri cambi».
Al di là della contingenza in chiave salvezza, il CdA sta già lavorando sulle strategie relative alla stagione ventura? «Adesso è un po' presto per qualsiasi ragionamento sulla prossima stagione. La priorità è vincere le partite che servono per salvarsi; prima mettiamo al sicuro la permanenza in serie A, poi vedremo che risorse ci saranno a disposizone e valuteremo il da farsi».
Giuseppe Sciascia
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