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C'è Waller per Varese. All'OJM un mitragliere da accoppiare con l'incursore Avramovic


simon89

Arriva il secondo titolare per la Pallacanestro Varese: sarà Antabia "Taj" Waller la guardia del quintetto biancorosso 2017-18. Il 29enne esterno di 191 centimetri per 88 chili, prodotto dell'università di Auburn, è stato scovato nel sottobosco dei campionati europei attraverso il casting video delle ultime settimane: nel 2016-17 l'atleta statunitense ha giocato in Lega Adriatica nelle file dei montenegrini del KK Mornar Bar (14,7 punti e 2,9 rimbalzi di media; 11,7 più 2.2 assist col 37% da 3 nelle 14 gare disputate in Champions League FIBA).

Si tratta di un elemento mai visto in Italia (due stagioni in Turchia e due in Balkan League tra Pristhina e Bakshimi Prizen oltre all'annata scorsa in Serbia) che si dividerà i minuti nello spot di "numero 2" con Aleksa Avramovic. Di fatto è il sostituto di Dominique Johnson nello scacchiere tattico parametrato tra la Varese dello scorso anno e quella in fase di costruzione. Evidente la differenza di spessore tra il profilo del fuciliere di Detroit e quella dell'atleta del 1988, anche se il club di piazza Monte Grappa crede nelle sue potenzialità e lo ha dunque firmato con un biennale "modalità Ferrero" (ossia con escape a pagamento nell'estate 2018). Waller è principalmente un tiratore (212 triple e solo 69 tentativi da 2 nella sua ultima stagione NCAA) che nella sua carriera in Europa ha espanso le sue doti realizzative con la palla in mano. Di fatto però la sua qualità migliore è la sospensione, sia piedi per terra che dal palleggio.

L'esterno del 1988 mitragliere e Avramovic incursore: sulla carta potrebbe essere un'accoppiata ben assortita; di certo la Varese 2017-18 si affiderà ad una sorta di guardia a due teste, come peraltro ampiamente annunciato nel momento in cui il mancino serbo è stato il primo confermato in ordine cronologico del mercato estivo. Lo stesso Attilio Caja aveva chiarito che la spina dorsale del roster sarebbe stato costruito sull'asse playmaker, ala piccola e centro: ampliando il concetto, nel ruolo in cui dalla panchina uscirà il cambio con lo stipendio più elevato è stato inserito un elemento di raccordo come Waller, con caratteristiche diverse ma compiti tutto sommato simili a quello del primo acquisto Stan Okoye. La scelta obbligata di ripartire da Avramovic, in virtù di un contratto garantito con scatto salariale importante (più del 40% rispetto al 2016-17), ha praticamente abortito sul nascere l'ipotesi del 5+5 rispetto al 3+4+5.

Toccherà all'ex MVP del campionato serbo 2015-16 dimostrare di valere la stima che Claudio Coldebella aveva mostrato nei suoi confronti con la firma di un biennale senza uscite con opzione per il 2018-19, e riguadagnarsi la considerazione di Attilio Caja - che fino alla cessione di Cavaliero lo aveva retrocesso a sesto esterno, preferendogli Bulleri come cambio del playmaker - nel ruolo più adatto alle sue doti di scorridore con poca visione del gioco di cambio di guardia e ala piccola. Pertanto Waller, occasione a prezzi accessibili che Varese ha cavalcato intravvedendo un potenziale interessante ovviamente da verificare al cambio del basket italiano, è la guardia che il club biancorosso ha scelto da mettere in concorrenza con Avramovic. Però i pezzi forti arriveranno più avanti, a partire dal playmaker titolare che sempre nelle parole di coach Caja dovrà dare la sua impronta alla squadra. Anche perché, confidando sempre nell'esito positivo delle trattative con Eyenga e Anosike, servirà comunque un altro realizzatore di vaglia considerando le specializzazioni - difesa e rimbalzi - dell'ala congolese e del pivot nigeriano.

Giuseppe Sciascia


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