
Varese e Tyler Cain: questo matrimonio s'ha da (ri) fare? Stallo totale nella trattativa per il rinnovo del contratto del centro del Minnesota, al quale il club biancorosso aveva proposto una estensione biennale garantita appena concluso il campionato. Dopo quasi un mese però, la negoziazione non ha avuto sviluppi di sorta e l'agenzia che rappresenta il giocatore considera al momento impossibile un accordo anche sulla base della seconda proposta -con piccolo ritocco al rialzo - recapitata dall'Openjobmetis.
Semplice il gioco delle parti in attesa che si avvicini alla scadenza la clausola rescissoria a disposizione di società e giocatore fissata per il 10 luglio, oppure il club di piazza Monte Grappa dovrà iniziare a valutare alternative al suo pilastro difensivo? Di sicuro la richiesta di Cain è giudicata fuori portata, non soltanto da Varese ma anche da altri club italiani - ad esempio Brescia - al quale il giocatore è stato proposto. Ma il mercato degli stranieri non si ferma ai confini tricolori, ed è legittimo che il centro del 1988 guardi anche ad altri campionati in grado di soddisfare le sue aspettative salariali. La cifra che Cain chiede per togliersi oggi dal mercato e legarsi fino al 2021 a Varese - oppure firmare altrove utilizzando la sua clausola rescissoria - è circa il 40% in più rispetto all'ingaggio del 2018/19 in maglia bia-corossa.
Più si avvicinerà la dead line del 10 luglio e più la matassa si sbroglierà; quel che l'OJM ha offerto - con ritocco al rialzo del salario rispetto alla stagione scorsa - resta ovviamente sul piatto, le prossime settimane diranno se la ricerca di alternative più remunerative avrà successo oppure se Varese resterà per Cain l'acquirente migliore. Il club non ha perso la speranza di riavere la sua architrave difensiva, tant'è che al momento non considera alternative ed è invece concentrata su tutti gli altri spot vacanti nel parco stranieri. Non ci sono però evoluzioni sostanziali su nessuna pista, a partire da quella che porta a Siim Sander Vene: l'atleta estone ribadisce la sua priorità per destinazioni in Spagna e Russia, ossia quei campionati dove può giostrare nello spot di ala piccola, quello che considera il suo ruolo naturale, anziché da ala forte nel quale l'OJM vorrebbe riproporlo.
Rispetto a 12 mesi fa non è più (soltanto) una questione di soldi, ma di impiego e di visibilità dopo l'Eurolega giocata con il Gran Canaria. A meno di clamorosi colpi di scena, Varese non giocherà una competizione europea, e questo - con buona pace dei detrattori del doppio impegno - è comunque un handicap su un mercato nel quale, con 110 squadre impegnate in 4 coppe, la vetrina internazionale è un plus senza il quale tanti stranieri dicono no a priori, oppure chiedono un supplemento di ingaggio per rinunciare all'Europa. Come per Cain, per Vene si dovrà aspettare, ma senza certezze di fumata bianca; nello spot di ala forte si guarda anche altrove. Non più però il considerato Chase Fieler, visto contro l'OJM con Osten-da in FIBA Cup, che ha firmato con il Promitheas Patrasso dove giocherà l'Eurocup.
Giuseppe Sciascia
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