L’Openjobmetis e Tyler Cain sono pronti a dirsi di sì? La trattativa per il rinnovo del contratto del centro statunitense, che la società di piazza Monte Grappa sta portando avanti già da qualche settimana, sembra giunta alla fase decisiva.
Domani, domenica 15 aprile, al PalA2A è infatti previsto l’arrivo degli agenti del centro biancorosso, che assisteranno alla partita contro Reggio Emilia: si attendono dunque risposte all’offerta di estensione dell’accordo in scadenza al 30 giugno 2018 che il club varesino ha già recapitato nelle mani dell’atleta.
Non è ancora il momento delle firme, essendo in agenda una ulteriore discussione tra il d.g. Claudio Coldebella e i rappresentanti di Cain che dovrà definire i dettagli.
Le sensazioni però sembrano indicare la possibilità concreta di una fumata bianca per il giocatore individuato come uno dei pilastri attraverso i quali garantire la continuità futura della versione 2017/’18 di una Openjobmetis entrata a suon di imprese nel cuore dei tifosi.
Il centro del Minnesota è l’architrave del sistema difensivo di Attilio Caja che ne apprezza le qualità di uomo-squadra dentro e fuori dal campo al di là dei numeri nudi e crudi (9.0 punti, 9.0 rimbalzi e 1.4 assist; attualmente il lungo statunitense è il terzo rimbalzista e il terzo nella percentuale da 2 – 67,2% - in serie A).
Se tutto andrà per il verso giusto si tratterà di un bel segnale in ottica futura per dare sostanza al progetto di costruire una Varese più competitiva sulla base dello zoccolo duro che ha ottenuto risultati superiori alle aspettative in questa stagione.
Anche nelle scorse annate la società di piazza Monte Grappa aveva provato a “fermare” i pezzi pregiati delle precedenti rimonte salvezza; ma dal no di Chris Wright del 2016 a quelli di Anosike e soprattutto Eyenga di 12 mesi fa, il club biancorosso è stato sempre costretto a un restyling obbligato nei ruoli chiave del roster.
Se come sembra Cain va verso la permanenza in biancorosso, tra un ritocco dell’ingaggio e il comfort offerto dall’ambiente di Varese all’atleta ed alla sua famiglia, sarà un segnale della credibilità - tecnica ma anche economica - dei progetti futuri del club.
Più difficile - ma comunque non impossibile - trattenere anche l’altro pilastro Stan Okoye; però il desiderio delle nuove forze pronte ad entrare in società di alzare l’asticella delle ambizioni è certamente una carta in più da giocare anche nelle trattative in corso.
Fra i quattro contratti già in essere (Ferrero, Tambone e Natali sul fronte italiani e Avramovic nel parco stranieri) e due offerte presentate agli attuali titolari nei ruoli di ala piccola e centro, la Varese 2018/’19 potrebbe essere già fatta per metà o più; e in ogni caso il rush finale verso il sogno playoff potrebbe dare risposte compiute anche su chi - come Larson e gli attuali ospiti del reparto infermeria Wells e Waller - ha opzioni (di vario genere) per la stagione futura.
Se ne parlerà a bocce ferme e in funzione dei riscontri del campo; intanto però l’operazione Cain conferma che c’è un progetto e ci si sta lavorando.
Giuseppe Sciascia
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