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Caja: «La parola alla difesa». È chiara nella mente del coach dell'OJM la ricetta per battere Sassari 


simon89

Attilio Caja indica la rotta alla sua Openjobmetis per ripetere 1" impresa di due anni fa. Proprio il coach pavese infatti era alla guida del team biancorosso il 19 aprile 2015, in occasione dell'unica vittoria di Varese negli ultimi 7 confronti con Sassari: al PalaSerradimigni finì 79-71 con 21 punti di Maynor e 20 di Eyenga. Ora serve rompere un digiuno casalingo che dura dall'ottobre 2012 con Frank Vitucci in panchina per invertire la rotta e lasciare l'ultimo posto in classifica. Ma "Artiglio" non vuole sovraccaricare il match che inaugurerà il girone di ritorno di eccessive aspettative: «Ci aspetta una partita difficile contro un'avversaria tosta come Sassari, ma ho grande fiducia nelle qualità della mia squadra e nella consapevolezza che si è preparata bene per questa sfida. Bisogna vivere questa partita con serenità e fiducia, ma senza farsi prendere dal panico per la classifica attuale: il campionato è molto lungo, le partite senza ritorno saranno le ultime e gli scontri diretti. Se riuscissimo a vincere sarebbe un grandissimo risultato per noi, viceversa dovremo continuare il nostro processo di crescita e miglioramento: è la classica partita che dà grandi vantaggi in caso di successo, in caso contrario avremo perso contro una big del campionato».

Di certo Varese si troverà di fronte un'avversaria in salute, che dopo due mesi di "gestazione" ha recuperato posizioni in classifica staccando in extremis il pass per la Coppa Italia anche grazie all' innesto del play-guardia Bell e del pivot Lawal. Il "toto-turnover" dei 9 stranieri per 7 posti indica come altamente probabile la conferma a referto dell'ala Carter, con Darius Johnson Odom nuovamente sul mercato: «Sassari è una squadra di grande talento fisico e tecnico e sta vivendo un momento estremamente positivo, ha vinto 5 delle ultime 6 partite di cui tre consecutive in campionato e martedì a Ludwigsburg ha conquistato un successo virtualmente decisivo per iplayoff di Champions League. Il loro salto di qualità è coinciso quando lo zoccolo duro degli italiani è tornato ad essere protagonista; la Dinamo ha 9 stranieri da ruotare, martedì ha reinserito Carter dopo diverse gare con Johnson Odom: non so cosa aspettarmi delle scelte di Pasquini, prepareremo la partita a prescindere dal loro assetto».

E la priorità indicata dal tecnico dell'Openjobmetis è quella di ripetere l'intensità e l'applicazione difensiva messa in campo in Champions League per tenere il ritmo alto: «Dobbiamo ripartire sulla falsariga della gara di mercoledì contro l'Usak. Abbiamo disputato un'ottima partita difensiva che vogliamo ripetere anche contro Sassari: giorno dopo giorno i ragazzi mi hanno dimostrato con i fatti la volontà di fare bene e dare il massimo. Domani serviranno aggressività e contropiede, sfruttando la fiducia nei nostri mezzi acquisita grazie alle ultime due vittorie: la Dinamo corre meno degli altri anni, se riusciremo a trovare canestri facili in campo aperto aumenteranno le nostre chances». Dunque l'obiettivo di Caja è quello di mettere a frutto in campionato la fiducia acquisita grazie ai successi in coppa: «Usak non è una squadra di Eurolega ma vale una buona squadra del nostro campionato: abbiamo dimostrato di tenere il campo con autorità, e in generale la coppa ha aumentato le nostre certezze con due partite nelle quali tutti i giocatori hanno dimostrato di poter fare la loro parte».

Giuseppe Sciascia


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