L'Openjobmetis riapre le consultazioni sul mercato per valutare l'ultimo restyling nella pausa della serie A. Dopo il match di stasera in Polonia, Claudio Coldebella e Attilio Caja faranno il punto della situazione, ma l'area dell'eventuale intervento sembra essersi spostata dalla cabina di regia allo spot di ala forte. Il tecnico pavese sembra infatti orientato a dare ancora fiducia ad Eric Maynor, confidando che l'equazione "meno partite, più allenamenti" dia un risultato nettamente migliore rispetto ai primi quattro mesi del 2016/17. Al momento, dunque, la criticità maggiore sarebbe stata individuata nel ruolo di "numero 4", dove Kristjan Kangur sta producendo solo 4.9 punti e 3.3 rimbalzi, col 34% da 2 e il 23% da 3, in 26.7 minuti, e non ci sono ancora certezze sui tempi di recupero dell'unica alternativa di ruolo Luca Campani.
L'ipotesi sarebbe quella di inserire un giocatore in grado di garantire atletismo e doti frontali accanto a "KK", ossi quel che in estate si cercava dal polacco Olek Czyz, poi finito in extremis a Caserta dopo due settimane di tira-e-molla risolte da Varese con la firma di un centro come Norvel Pelle anziché un "Kangur giovane" come l'ala forte del 1990. Ma ogni ipotesi "interventistica" deve passare al vaglio dello scoglio economico delle risorse (non più) disponibili, che bloccano al momento qualsiasi ipotesi relativa alla sostituzione di Eric Maynor, pur restando vigili sul mercato dei playmaker stranieri se dovesse riaprirsi l'ipotesi - attualmente comunque del tutto svanita dal radar - di un passo indietro dello statunitense.
Bisogna anche fare i conti con i vincoli regolamentari: Varese ha già utilizzato 13 tesseramenti su 16 e 7 degli 8 visti disponibili, dunque se non si vuol chiudere definitivamente a metà stagione il mercato degli extracomunitari servirà cercare un cittadino UE o uno straniero già "vistato" in Italia. Tutti ragionamenti che portano a valutare con attenzione l'ipotesi Delroy James: la 29enne ala forte ha giocato un brutto girone d'andata a Reggio Emilia (5.1 punti e 3.5 rimbalzi in 18 minuti rispetto ai 10.9 punti e 7.6 rimbalzi fatturati dal 2013 al 2015 a Brindisi), ma garantirebbe atletismo e doti offensive frontali (più in 1 contro 1 che dall'arco: 27% da 3 in 83 gare di serie A). Ed essendo già in Italia non avrebbe costi extra (parametro per il tesseramento e voli aerei) che, oltre al discorso del visto da preservare, rendono più difficile il ricorso alla strategia extracomunitaria. E le risorse? Se dovesse arrivare James - o chi per lui - ci sarebbe uno straniero di troppo; ma al netto dei rumors relativi ad un Norvel Pelle cui la sua agenzia starebbe cercando alternative in Italia, questo è un tema ancora non affrontato. Fino a che non si deciderà se e dove intervenire.
Giuseppe Sciascia
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