È nel vivo il casting per il ruolo di capo allenatore della prima Openjobmetis dell'era Luis Scola. Seconda tornata di interviste nel processo di selezione del nuovo head coach biancorosso. Che potrebbe anche non essere del tutto nuovo, visto che tra i finalisti (che sono 3) - o quantomeno tra coloro che sono giunti al secondo colloquio - ci sarà anche Alberto Seravalli.
GRUPPO DI PROFILI
Il procedimento di scelta è quello utilizzato normalmente nella NBA: si individua un gruppo di profili che ricalcano le richieste della società e si procede con un colloquio valutativo nel quale si fa la conoscenza del candidato. Poi ci sono quelli che declinano e quelli che non piacciono; pertanto da un ampio ventaglio iniziale di papabili, si selezionano i profili da convocare per un colloquio più approfondito. Ossia quanto accaduto nel weekend, con l'ultima tappa che coinvolgerà oggi il 34enne tecnico ferrarese, capo allenatore dell'OJM nelle ultime quattro gare della stagione 2021/22.
CONDIZIONE NON NEGOZIABILE
Ed anche per questo motivo, l'unico tecnico italiano che ha già dimestichezza col "sistema Moneyball" sperimentato nella parte conclusiva dell'annata terminata l'8 maggio: numeri e statistiche avanzate saranno riferimenti per le scelte di mercato e le strategie di gioco, ed accettare l'approccio scientifico alla base della filosofia di Scola è condizione non negoziabile nella scelta del nuovo coach. Ma il ruolo di capo allenatore è solo una delle posizioni vacanti - dovrebbero essere 4, ma più probabilmente 5 - per completare lo staff tecnico. Seravalli rientrerà comunque nei ranghi di un parco allenatori allargato - si cercano due assistenti specializzati su aspetti tecnici più un responsabile per la parte statistica avanzata - dove un compito fondamentale lo rivestirà il responsabile del player development. Ossia colui che dovrà occuparsi del lavoro individuale per il miglioramento dei singoli, dagli italiani "azzurrabili" Woldetensae e Caruso ai più giovani Virginio e Librizzi (sempre che resti...). Fino ai prospetti italiani e stranieri, tra reclutamenti in divenire ed atleti già compresi nel giro delle Nazionali giovanili, che faranno parte del nuovo settore giovanile congiunto con la Robur et Fides. Da capire se questa figura potrà ricoprire contemporaneamente il ruolo di responsabile dello sviluppo dei giocatori della Serie A e quello di supervisore tecnico del settore giovanile: nel caso in cui non potesse esserci coincidenza della stessa persona per questi due incarichi, ecco che il computo degli allenatori da inserire salirà a quota 6.
MANSIONARIO
Anche in questo caso ci si rifà comunque agli staff delle squadre NBA che hanno anche 5 o 6 assistenti (compreso il direttore del player development): la gestione tecnica della nuova OJM avrà un "mansionario" all'insegna della condivisione tra i vari membri del parco allenatori. E vista la filosofia americaneggiante, non ci sarebbe da stupirsi se oltre al capo allenatore fossero stranieri anche gli assistenti e gli altri membri dello staff. A meno che Seravalli non risulti ancora il profilo più gradito, perché più affidabile e già noto, tra quelli impegnati nel casting in evoluzione...
Giuseppe Sciascia
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