
L’Openjobmetis fa la prima mossa nei confronti di Giancarlo Ferrero. La società biancorossa ha esercitato l’opzione di uscita dal contratto con il capitano: la mossa, già ipotizzata nei giorni scorsi su queste colonne, apre una nuova fase di negoziazione tra le parti per dare continuità a un rapporto al quale Luis Scola ha dedicato un’ampia riflessione nel suo colloquio con la stampa di mercoledì.
ATTO DOVUTO VERSO UN NUOVO ACCORDO?
Il club biancorosso ha operato entro il termine del 30 giugno previsto dal vecchio contratto 2+1 stipulato nell’estate del 2021 sulla base di una situazione molto simile a quella attuale. L’ala mancina aveva un accordo 2+1 stipulato nel 2019: nella corsa a tre per un solo posto con altri due italiani sotto contratto come Strautins e De Vico, la società optò per la conferma del capitano, esercitando l’uscita per stipulare un nuovo accordo a lungo termine in modalità “allunga-e-spalma”. La rescissione con Ferrero non presuppone in alcun modo la chiusura del rapporto, anzi: in tal senso sono state lapidarie le parole del “General” relative all’apprezzamento nei confronti del “Gianca”. E della volontà di trasformarlo in uomo-simbolo per Varese, ventilando un ruolo futuro extra basket per l’attuale bandiera dell’OJM.
LA PROPOSTA E LA “MAGLIA CUCITA”
Nessun dubbio sul fatto che Varese sottoporrà una proposta di rinnovo a Ferrero: toccherà direttamente a Luis Scola, del quale l’ala mancina è stato capitano nella stagione 2020/21 trascorsa nello stesso spogliatoio, illustrare i termini dell’offerta, che potrebbe contenere anche le prospettive per il post-carriera da giocatore. «Sento questa maglia cucita sulla pelle, dopo 8 anni sono mezzo giocatore e mezzo tifoso: da qui non me ne vado» aveva chiosato il “Gianca” alla vigilia dell’ultima trasferta del 2022/23 sul campo della Virtus Bologna. Messaggio eloquente di un giocatore entrato nel cuore dei tifosi per il suo mix di dedizione al lavoro, grinta e abnegazione, che nelle sue 237 gare in maglia OJM ne conta anche una da “allenatore-giocatore” (il 16 aprile 2022 a Casale Monferrato, dopo l’esonero di Roijakkers in attesa del tesseramento di Seravalli). Ma quali sono i termini di un possibile nuovo accordo?
LE POSIZIONI DA CONFRONTARE
L’uscita della società ha motivazioni puramente economiche: l’ultima annualità di un triennale “a salire” è stata considerata troppo elevata per un giocatore che nel 2022/23 ha prodotto 3,5 punti e 1,0 rimbalzi in 9,9 minuti di media. Fatturato suddiviso tra un’andata con buoni spunti balistici e un ritorno spesso in... naftalina, rispondendo però presente in caso di necessità (vedi la Coppa Italia a Torino e la partita-salvezza con Scafati). Ma il contributo più importante del “Gianca” non è quello che va sul foglio delle statistiche: è la capacità di fungere da collante del gruppo e “cicerone” per l’ambientamento rapido degli stranieri nella realtà di Varese. Quale ruolo tecnico e quale offerta economica potrà proporre l’OJM a Ferrero? L’orologio biologico corre - le prossime candeline saranno 35 il prossimo 29 agosto - ma l’ala mancina non si sente ancora pronto a un ruolo da “capitano non giocatore” come d’abitudine nel tennis. E nell’A2 che verrà, sfruttando anche la fiscalità agevolata per i dilettanti rispetto al professionismo, ci sarebbero club disposti ad offrire cifre molto più alte (anche il 50% in più?) rispetto al salario considerato troppo elevato dal club biancorosso. Insomma, le condizioni per allungare il rapporto ci sono tutte. A patto che entrambe le parti siano soddisfatte...
Giuseppe Sciascia
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