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Cimberio Varese 85 - Banco di Sardegna Sassari 84


Nicolò Cavalli

“Non la fermi neppure tu, la valanga gialloblù”. Era l'adagio più in voga qualche decennio fa, nell'epoca di una Ignis che dettava legge in Europa e infilava strisce formidabili di affermazioni consecutive. Oggi la banda di Vitucci non appare una corazzata invincibile. Leggera, matta, discontinua. Eppure caparbia, a tratti paradisiaca, capace di buttarsi alle spalle i momenti di panico. Assomiglia a un fiume di entusiasmo che sa dominare, subire rimonte assurde e poi portare comunque a casa i due punti, annegando le forze avversarie. Tassello dopo tassello, la classifica assume proporzioni impensabili e indica la Cimberio a quota sedici. Alzi la mano chi lo avrebbe pronosticato a ferragosto.

[i][b]Sfida tra capoliste. [/b][/i]Sassari aggredisce il parquet con le sfuriate di Thornton, i padroni di casa rispondono con la leggiadria di Banks e il carisma di Ere: 6-4. Varese stranamente si appoggia poco al gioco in area, così sono le entrate delle ali a imperversare nella retroguardia isolana. Dall'altra parte è Ingnerski, in teoria l'uomo meno accreditato del quintetto di Meo Sacchetti, a nuocere dalla media distanza. La Cimberio si sblocca dall'arco con Sakota (15-11), quindi il Banco reagisce con Drake Diener ed Easley. Due splendide difese consecutive e la tripla di Polonara fanno lievitare il vantaggio fino al più sei, limato dal ciuffo a fil di sirena firmato ancora da D. Diener. 22-18 al termine di un primo quarto senza soste e di alto livello emotivo.

[i][b]La panchina di Varese non tradisce. [/b][/i]Polonara, in fede al suo soprannome PolonAir, e l'esplosivo Easley si scambiano colpi di classe ad altissima quota: 27-21. Come spesso accade la giovane Varese non sa approfittare dei passaggi a vuoto degli avversari, così dopo vari buoni tiri sbagliati è l'altro Diener, Travis, a muovere il tabellone. La “panchina” Cimberio risponde con convinzione presente grazie alla personalità di De Nicolao e Rush (sua la tripla del 33-26), intanto la Dinamo paga un comprensibile momento di annebbiamento dopo quindici minuti condotti sempre con il pedale pigiato. Talts manda in campo il gemello forte, bravo a capitalizzare quattro punti, un rimbalzo e un assist in tempo zero: 39-31. La Cimberio allenta leggermente le maglie difensive e concede il fianco a Sassari, abile a tornare in scia con i soliti noti Diener ed Easley. Di Dunston e Sakota gli ultimi guizzi del primo tempo, mandato in archivio sul 45-37.

[i][b]L'NBA atterra al PalaWhirlpool. [/b][/i]Palla recuperata di Green, assist dello stesso Mike per la schiacciata volante di Polonara, stoppata di Dunston, tripla di Achille: l'avvio di ripresa della banda di Vitucci avvicina i canoni del sublime. Il Banco è un collettivo di spessore e sa contraccambiare con Thornton e Ignerski per il 50-44. Ma la folata successiva, tinta di biancorosso, è l'emblema del vento d'entusiasmo che aleggia nel catino infuocato di Masnago: Banks e capitan Ere scrivono il 55-44. Green regala assist in sequenza (otto a fine gara) ai compagni, ognuno appare sempre alla ricerca di canestri spettacolari, giocate d'autore, pennellate di classe, senza dimenticare il sacro dogma dello spirito di squadra. Sul 61-50 il buon Meo Sacchetti, inalberato per una partita incanalata sui binari sbagliati, riceve un fallo tecnico e instrada l'allungo della Cimberio: Rush dall'angolo timbra inesorabile il 65-50. Dunston e Vanuzzo firmano gli ultimi punti della terza frazione, chiusa sul 68-55.

[i][b]Un capovolgimento improvviso, ma resta il lieto fine. [/b][/i]L'attitudine e l'acume di Frank Vitucci non si scorgono sul più quattordici, quando, pur intuendo un rilassamento esagerato dei suoi ragazzi, dimentica di appellarsi ai time-out. È questo il momento in cui i pretoriani Drake Diener e Thornton provano a ricucire lo strappo, mentre Varese si carica di penalità (già quattro dopo tre minuti) e viene abbandonata dalla buona serata nella produzione offensiva. Sul 71-65 il fattaccio: Sakota simula grottescamente uno sfondamento e si vede comminare un fallo tecnico. Ignerski completa il break di 0-14 e poi lo arrotonda a 17 con una fucilata dal perimetro: incredibile contro sorpasso sul 71-72.
Strigliati durante la sospensione tecnica, Green e Banks cacciano la paura con i canestri del 75-72. Varese, rinvigorita dal sostegno di un palazzo in veste di sesto uomo come non si percepiva da un buon lustro, sfodera una cattiveria difensiva inaudita, trinceandosi sul Piave e fermando ogni avanzata del contingente sardo. Banks allarga la forbice a sette punti di vantaggio, Thorton (miglior realizzatore con 23 segnature) la restringe a quattro: 79-75. L'ex Siena colpisce ancora con un 2+1, Dunston segna da sotto, Ignerski impatta a quota 81 con meno di cento secondi sul cronometro. Il finale è un thriller: Green inventa un tiro pessimo, Sassari non ne approfitta e concede il fianco alla bimane di Dunston; dall'altra parte Vanuzzo, solo soletto, segna dai 6,75 metri l'83-84. Il play di Varese è glaciale dalla lunetta e ribalta il punteggio, poi il povero Vanuzzo - non certo il più talentuoso della Dinamo - si trova in mano una palla medica e la spreca sulla sirena.

Domenica prossima, nell'appuntamento casalingo contro Reggio Emilia, la strana capolista proverà a incrementare il vantaggio sulle seconde in classifica. Perché qualche bimbo, ora come ora, potrebbe chiedere nella letterina a Babbo Natale di conservare il primato fino alle Feste. E sarebbe proprio sconveniente non assecondare i desideri dei più giovani...


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