“Non la fermi neppure tu, la valanga gialloblù”. Era l'adagio più in voga qualche decennio fa, nell'epoca di una Ignis che dettava legge in Europa e infilava strisce formidabili di affermazioni consecutive. Oggi la banda di Vitucci non appare una corazzata invincibile. Leggera, matta, discontinua. Eppure caparbia, a tratti paradisiaca, capace di buttarsi alle spalle i momenti di panico. Assomiglia a un fiume di entusiasmo che sa dominare, subire rimonte assurde e poi portare comunque a casa i due punti, annegando le forze avversarie. Tassello dopo tassello, la classifica assume proporzioni impensabili e indica la Cimberio a quota sedici. Alzi la mano chi lo avrebbe pronosticato a ferragosto.
[i][b]Sfida tra capoliste. [/b][/i]Sassari aggredisce il parquet con le sfuriate di Thornton, i padroni di casa rispondono con la leggiadria di Banks e il carisma di Ere: 6-4. Varese stranamente si appoggia poco al gioco in area, così sono le entrate delle ali a imperversare nella retroguardia isolana. Dall'altra parte è Ingnerski, in teoria l'uomo meno accreditato del quintetto di Meo Sacchetti, a nuocere dalla media distanza. La Cimberio si sblocca dall'arco con Sakota (15-11), quindi il Banco reagisce con Drake Diener ed Easley. Due splendide difese consecutive e la tripla di Polonara fanno lievitare il vantaggio fino al più sei, limato dal ciuffo a fil di sirena firmato ancora da D. Diener. 22-18 al termine di un primo quarto senza soste e di alto livello emotivo.
[i][b]La panchina di Varese non tradisce. [/b][/i]Polonara, in fede al suo soprannome PolonAir, e l'esplosivo Easley si scambiano colpi di classe ad altissima quota: 27-21. Come spesso accade la giovane Varese non sa approfittare dei passaggi a vuoto degli avversari, così dopo vari buoni tiri sbagliati è l'altro Diener, Travis, a muovere il tabellone. La “panchina” Cimberio risponde con convinzione presente grazie alla personalità di De Nicolao e Rush (sua la tripla del 33-26), intanto la Dinamo paga un comprensibile momento di annebbiamento dopo quindici minuti condotti sempre con il pedale pigiato. Talts manda in campo il gemello forte, bravo a capitalizzare quattro punti, un rimbalzo e un assist in tempo zero: 39-31. La Cimberio allenta leggermente le maglie difensive e concede il fianco a Sassari, abile a tornare in scia con i soliti noti Diener ed Easley. Di Dunston e Sakota gli ultimi guizzi del primo tempo, mandato in archivio sul 45-37.
[i][b]L'NBA atterra al PalaWhirlpool. [/b][/i]Palla recuperata di Green, assist dello stesso Mike per la schiacciata volante di Polonara, stoppata di Dunston, tripla di Achille: l'avvio di ripresa della banda di Vitucci avvicina i canoni del sublime. Il Banco è un collettivo di spessore e sa contraccambiare con Thornton e Ignerski per il 50-44. Ma la folata successiva, tinta di biancorosso, è l'emblema del vento d'entusiasmo che aleggia nel catino infuocato di Masnago: Banks e capitan Ere scrivono il 55-44. Green regala assist in sequenza (otto a fine gara) ai compagni, ognuno appare sempre alla ricerca di canestri spettacolari, giocate d'autore, pennellate di classe, senza dimenticare il sacro dogma dello spirito di squadra. Sul 61-50 il buon Meo Sacchetti, inalberato per una partita incanalata sui binari sbagliati, riceve un fallo tecnico e instrada l'allungo della Cimberio: Rush dall'angolo timbra inesorabile il 65-50. Dunston e Vanuzzo firmano gli ultimi punti della terza frazione, chiusa sul 68-55.
[i][b]Un capovolgimento improvviso, ma resta il lieto fine. [/b][/i]L'attitudine e l'acume di Frank Vitucci non si scorgono sul più quattordici, quando, pur intuendo un rilassamento esagerato dei suoi ragazzi, dimentica di appellarsi ai time-out. È questo il momento in cui i pretoriani Drake Diener e Thornton provano a ricucire lo strappo, mentre Varese si carica di penalità (già quattro dopo tre minuti) e viene abbandonata dalla buona serata nella produzione offensiva. Sul 71-65 il fattaccio: Sakota simula grottescamente uno sfondamento e si vede comminare un fallo tecnico. Ignerski completa il break di 0-14 e poi lo arrotonda a 17 con una fucilata dal perimetro: incredibile contro sorpasso sul 71-72.
Strigliati durante la sospensione tecnica, Green e Banks cacciano la paura con i canestri del 75-72. Varese, rinvigorita dal sostegno di un palazzo in veste di sesto uomo come non si percepiva da un buon lustro, sfodera una cattiveria difensiva inaudita, trinceandosi sul Piave e fermando ogni avanzata del contingente sardo. Banks allarga la forbice a sette punti di vantaggio, Thorton (miglior realizzatore con 23 segnature) la restringe a quattro: 79-75. L'ex Siena colpisce ancora con un 2+1, Dunston segna da sotto, Ignerski impatta a quota 81 con meno di cento secondi sul cronometro. Il finale è un thriller: Green inventa un tiro pessimo, Sassari non ne approfitta e concede il fianco alla bimane di Dunston; dall'altra parte Vanuzzo, solo soletto, segna dai 6,75 metri l'83-84. Il play di Varese è glaciale dalla lunetta e ribalta il punteggio, poi il povero Vanuzzo - non certo il più talentuoso della Dinamo - si trova in mano una palla medica e la spreca sulla sirena.
Domenica prossima, nell'appuntamento casalingo contro Reggio Emilia, la strana capolista proverà a incrementare il vantaggio sulle seconde in classifica. Perché qualche bimbo, ora come ora, potrebbe chiedere nella letterina a Babbo Natale di conservare il primato fino alle Feste. E sarebbe proprio sconveniente non assecondare i desideri dei più giovani...
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