Claudio Coldebella ha festeggiato il cinquantesimo compleanno con un nuovo contratto triennale all'Unics Kazan. Il direttore generale della Pallacanestro Varese ha comunicato ieri mattina al club di piazza Monte Grappa la decisione di lasciare l'incarico con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, perché ha accettato la proposta del club russo che disputerà l'edizione 2018/19 dell'Eurocup. Un grande - e meritato - upgrade per il dirigente di Castelfranco Veneto, non soltanto in termini economici personali (si parla di un salario quasi triplo rispetto a quello percepito a Varese) ma soprattutto di prospettive future, considerando gli oltre 12 milioni di euro del budget 2017/18 del club militante in VTB League.
Ma anche un grande problema per la società di piazza Monte Grappa, che si trova a fine giugno senza più la figura chiave della sua struttura operativa. Sul tavolo di Coldebella non c'erano soltanto i dossier relativi al mercato, con l'operazione Roland Moore chiusa nello scorso weekend, ma anche le questioni relative a sponsorizzazioni vecchie e nuove nell'ambito dell'ampio mandato che il club biancorosso gli aveva affidato nel 2016. L'escape dal contratto 2+1 stipulato due anni fa era scaduta al 30 maggio e la continuità del rapporto sembrava a prova di bomba; evidentemente l'offerta di Kazan era davvero irrinunciabile, ma altrettanto evidente è la difficoltà nella quale si viene a trovare la società in un momento delicato della gestione sportiva e non.
Lecito domandarsi se il via libera di Varese alla richiesta di Coldebella di lasciare le Prealpi sia effettivamente la scelta migliore per la società, considerata la difficoltà di sostituire un elemento che aveva competenze a 360 gradi e non solo per quanto riguarda l'area tecnica. A spiegare le ragioni che hanno portato il club a concedere l'uscita dal contratto a Coldebella è direttamente Toto Bulgheroni, colui che più di ogni altro era a stretto contatto con l'ormai ex d.g.: «Raramente in 50 anni di attività ho lavorato con una persona competente e corretta come Claudio Coldebella; nella mia vita ho fatto tante cose, ma tenere una persona prigioniera di un contratto non fa parte del mio stile - spiega - Sicuramente ci darà una mano nella gestione della transizione fino all'arrivo del suo sostituto, la sua clausola rescissoria era scaduta ma questo non rappresenta un problema perché tra persone perbene si trova sempre un accordo».
Di sicuro, dunque, non si tratterà di una separazione traumatica: Coldebella rientrerà oggi a Varese da una breve vacanza in Grecia e garantirà la continuità del lavoro per i prossimi 10-15 giorni - a partire dalla fase finale della trattativa con Antonio Iannuzzi, che nelle prossime 24 ore dovrebbe sciogliere la riserva tra Varese e Brindisi - oltre al passaggio di consegne nelle mani del sostituto ancora da individuare.
Giuseppe Sciascia
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