Tutto è bene quel che finisce bene. Ma magari, la prossima volta, proviamo a non complicarci così la vita. Nella seconda metà di gara a Oradea, la Itelyum cancella i 40′ di Leiden e i primi 20′ in Romania e va a prendersi la qualificazione ai quarti di finale di Fiba Europe Cup. 96-103 il risultato che spiattella subito il tema della gara: attacchi bollenti e difese molli e lascive.
E non è un caso che proprio quando Varese è riuscita a stringersi a coorte a protezione del canestro, la partita sia andata nella direzione dei biancorossi. L’ultimo quarto d’ora è stato quello decisivo: la squadra di Bialaszewski ha trascorso un primo tempo irritante, ha concesso 50 punti ai padroni di casa ed è sembrata incapace di trovare il punto di svolta. Invece, dopo la pausa, capitan Hanlan ha suonato la carica e da quel momento in poi la Itelyum è stata molto più incisiva come dimostra il bottino offensivo (5 in doppia cifra) ma anche la miglior tenuta dietro, con soli 17 punti concessi e con un Woldetensae tornato protagonista almeno nella propria metà campo.
Da Chemnitz, intanto, solo buone notizie: il Leiden – che ha giustiziato due volte Varese – non è riuscito a capovolgere il pronostico contro i tostissimi tedeschi. La capolista ha preso 20 punti di vantaggio e non li ha più mollati offrendo a Varese un assist da non sprecare. E i biancorossi stavolta non hanno fallito il bersaglio pur – lo ribadiamo – senza convincere del tutto visto l’approccio alla partita.
Un match che alla fine si è rivelato perfetto per il Moreyball, il gioco voluto da Scola: tanti possessi, alte percentuali al tiro (57,1% da 2, 48,4% da 3), numerosi liberi frutto dell’attacco al ferro. Ed errori degli avversari che a lungo andare hanno perso smalto (nonostante percentuali ancora migliori) e fallito quelle conclusioni che, in qualche maniera, Varese spinge a provare. Il fatto è che questa Itelyum-OJM non può permettersi di concedere così tanto a squadre più solide del volenteroso CSM: già domenica con Pesaro sarà necessario essere molto più reattivi. E la stessa cosa varrà quando i biancorossi incroceranno i cechi del Nymburk, vincitori del Gruppo M. Andata a Masnago il 6 marzo, ritorno in trasferta il 13. E vedremo se per allora ci sarà anche il quinto straniero a spingere la Itelyum verso la coppa.
PALLA A DUE
Buon pubblico e buon tifo con tanto di coreografia in curva alla Oradea Arena dove i padroni di casa del CSM cercano una qualificazione forse insperata ai playoff. Di fronte, la Itelyum deve rigirare l’inerzia del girone dopo aver sprecato il quasi match point in Olanda. Bialaszewski tiene il solito quintetto base, Achim va con Tarolis e Freeman sotto le plance.
LA PARTITA
Q1 – Il primo quarto è anche difficile da commentare. Oradea è 8-0 dopo un paio di minuti, 13-3 al 4′ con Varese che non azzecca un attacco che sia uno. L’ingresso di Moretti dà un po’ di vivacità in fase offensiva ma a quel punto è dietro che la Itelyum crolla con gli esterni rumeni a penetrare e i lunghi (Tarolis soprattutto) a sfruttare il solito attacco dal post basso contro i piccoli biancorossi. Una Caporetto che si interrompe sul 27-18 giusto perché Moretti imbuca dall’arco riducendo il distacco.
Q2 – I 2′ di mini-intervallo non risvegliano più di tanto i biancorossi che in attacco combinano qualcosa (benino Brown, qualcosa da Hanlan) ma dietro sono un colabrodo di dimensioni galattiche, specie quando Ulaneo dà il cambio a Spencer. Mannion è la brutta copia di se stesso: si fa stoppare dal ferro, perde per due volte l’occasione di ricucire (tripla solitaria fallita, persa in penetrazione). Dall’altra parte Oradea arriva a quota 40 al 14′, poi per fortuna ha un attimo di pausa e così un lampo di Mannion riporta gli ospiti a -5. L’ultima azione però è esemplare: Spencer difende sulla penetrazione, nessuno lo aiuta a rimbalzo e Freeman da sotto fa 50-43.
Q3 – Qualcosa cambia nell’intervallo. Olivier Hanlan, fino a lì poco incisivo, inizia la ripresa con piglio molto maggiore e trascina Varese al 52-50, assalto respinto dopo che Mannion fallisce il tiro del pareggio e Oradea riguadagna 7 lunghezze. Però l’Itelyum stavolta è più presente: Nico reagisce (canestro e fallo) e da lì in avanti è un continuo botta e risposta con Brown e McDermott a colpire da 3 e Spencer a rispondere da sotto al pari ruolo Freeman. Varese rosicchia punti e sorpassa: tripla di Brown per il 72-72, liberi di Moretti per il primo vantaggio. Oradea reagisce con Gotcher ma le triple di Moretti e Mannion valgono il 79-82 del 30′.
IL FINALE
Varese capisce di dover mettere margine tra sé e i padroni di casa e ci riesce con 5 punti in fila di Woldetensae (tripla e cesto a rimorchio su errore di Moretti). Il vero break arriva a cavallo del 35′ quando McDermott, altalenante, imbuca la tripla del +6 che diventa in pochi istanti +10 grazie ad Hanlan a segno in entrata e in contropiede su palla rubata. Oradea sbanda, prova la zona e viene colpita da Brown e così la Itelyum arriva sul rettilineo finale con un vantaggio solido. Bialaszewski dimentica Mannion in panchina come a Trento lasciando dentro un Moretti senza più benzina ma è ancora Hanlan a evitare problemi. Brivido su un fallo di Neal sul canadese che poi sbraccia e colpisce il rivale: gli arbitri ci mettono parecchi tempo a decidere ma alla fine è Olivier ad andare in lunetta e a chiudere i conti, 96-103.
Damiano Franzetti
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