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L'Openjobmetis prova a conciliare fame di punti e voglia di impresa. Oggi al PalA2A (palla a due alle ore 18.15) la formazione di Attilio Caja inaugura il girone di ritorno contro il Banco Sardegna Sassari, una delle big dell'ultimo decennio italiano contro la quale non vince a Masnago dal novembre 2012. Test probante ma significativo per verificare il livello raggiunto da Cavaliero e compagni dopo i primi riscontri positivi della cura somministrata dal nuovo coach. Le due corroboranti vittorie contro Radom e Usak (rispetto a mercoledì recuperato Massimo Bulleri, che sarà a disposizione del tecnico pavese) hanno dimostrato come Varese abbia imboccato la strada giusta grazie ad una miglior condizione atletica determinante per alzare l'intensità della difesa e il ritmo del gioco. Ma la Dinamo, che si presenta a Masnago con un ruolino di 5 vittorie nelle ultime 6 gare, è avversaria di valore ben superiore rispetto a polacchi e turchi, e lo scomodissimo ultimo posto in classifica - frutto del blackout finale di due settimane fa contro Torino - impone di invertire rapidamente la rotta.

Per questo il match iniziale della fase discendente del campionato assume le fattezze di uno spartiacque: un'eventuale vittoria consacrerebbe definitivamente la guarigione dell' Openjobmetis dal male oscuro che l'ha condizionata per i primi quattro mesi del 2016/17. E darebbe la spinta alla truppa di Caja verso una volata salvezza da affrontare con meno affanni se nel poker di impegni prima della Coppa Italia (dopo il match odierno Varese andrà a Caserta, poi ospiterà Milano e infine sarà di scena a Brindisi) riuscirà a spremere 4 punti prima del ciclo di scontri diretti degli ultimi due mesi.

I biancorossi sapranno confermarsi sui livelli di intensità difensiva e coralità alla base delle prime due vittorie dell' «era Artiglio»? Di certo il copione sarà analogo a quello proposto mercoledì contro l'Usak: tanta aggressività per togliere efficacia alle trame di una Dinamo graffiante dall'arco (39% da 3, terza in serie A), con l'obiettivo di tenere ben pigiato il pedale dell'acceleratore per non finire impastoiati nelle spire della miglior difesa del campionato a 74.8 punti concessi. Varese ha bisogno di conferme definitive da Maynor come volano del gioco e di impatto offensivo da un Dom Johnson ormai calato nei panni della prima punta e dall'ex di turno Eyenga. E soprattutto di volume interno dalla coppia Anosike-Pelle contro un Banco Sardegna ultimo in serie A nel totale rimbalzi a dispetto dell'innesto dell'esplosivo Lawal, uno dei due correttivi (l'altro è l'esperto esterno Bell, che ha preso il posto di un Johnson Odom ormai ai saluti) attraverso i quali i sardi hanno agganciato in extremis il pass per la Coppa Italia e opzionato i playoff di Champions League. Se Varese vuol dare una svolta alla stagione, oggi è l'occasione giusta per riaccendere l'entusiasmo del PalA2A con una impresa che fermi a quota quattro la serie di sconfitte in campionato.

Giuseppe Sciascia 


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