[b]MARKO SCEKIC [/b](2 punti; 1/4 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5. [/b]Tocca apici di svogliatezza, simili a quelli di inizio anno, in controtendenza rispetto ai timidi segnali di risveglio primaverili. Getta al vento le ghiotte assistenze dei compagni ed arpiona soltanto i rimbalzi che gli piovono addosso. Pigro.
[b]DUSAN SAKOTA [/b](4 punti; 1/1 2p; 0/2 3p; 2/2 tl), [b]VOTO: 5. [/b]Spettatore non pagante (quanto meno avrebbe potuto versare i cinque euro per celebrare le sempre allegre giornate dell'abbonato) per lunghi tratti, viene gettato nella mischia nel momento [i]clou.[/i] Sopravvive senza mai entusiasmare, la gloria è per gli altri.
[b]ERIK RUSH [/b](0 punti; 0/0 2p; 0/3 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 5,5. [/b]Discreto impatto nel secondo quarto con compiti di rottura e di difesa. Peccato per l'abulia offensiva: quando lo vediamo tirare in maniera sbilenca dal perimetro, vorremmo suggerire allo staff tecnico di legarli le mani.
[b]ADRIAN BANKS [/b](18 punti; 4/8 2p; 2/4 3p; 4/4 tl)[b] VOTO: 7,5. [/b]Meno preciso di altre volte nelle esecuzioni, strappa applausi per il cuore e l'abnegazione. Sei falli subiti, palloni recuperati dalla spazzatura, passaggi incisivi ai compagni. Fosse per noi, bisognerebbe prolungargli il contratto prima di proposte lucrose provenienti da altri lidi.
[b]ANDREA DE NICOLAO [/b](16 punti; 2/4 2p; 4/7 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]MVP indiscusso della partita. Apre con ispirazione balistica dall'arco, corre e difende in maniera arcigna, nella fase critica prende un rimbalzo offensivo timbrando un canestro d'oro. Punti e personalità a servizio della squadra.
[b]TERRELL STOGLIN [/b](13[b] [/b]punti; 3/8 2p; 2/3 3p; 1/2 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Risulta essere il migliore del “secondo quintetto”. Non gli manca la faccia tosta e spesso la logica delle soluzioni è imperscrutabile. D'altro canto mette in luce una confortante bidimensionalità che crea grattacapi alla difesa cremonesi.
[b]LINTHON JOHNSON [/b] (8 punti; 4/10 2p; 0/2 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]13 rimbalzi, 3 roboanti stoppare, perfino un paio di assist. Fin qui tutto bene. Poi il cervello ripercorre il film della partita del Presidente, vissuta sul perenne ossimoro dei tiri sbagliati da mezzo centimetro e delle triple improvvide gettate al vento. Ondivago.
[b]NICOLA MEI[/b] (0 punti; 0/0 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: s.v. [/b]Positivo per l'aiuto, da onesto gregario, offerto ai compagni.
[b]EBI ERE [/b] (8 punti; 1/3 2p; 2/6 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Nei primi trentasette minuti meriterebbe un debito formativo senza appello: lento, falloso, testardo, distratto. All'ultima interrogazione dell'anno decide di fare il secchione: quando la Vanoli vuole vincerla, lui ruba un pallone con i denti e brucia due volte la retina dall'arco.
[b]ACHILLE POLONARA [/b](9 punti; 4/6 2p; 0/2 3p; 1/2 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Nel momento migliore di Varese, nel cuore del terzo periodo, diverte il pubblico con sprazzi di classe assieme ai compari Banks e De Nicolao. Per il resto si mantiene pacato e misurato, annullandosi a vicenda con le ali ospiti.
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