Sondaggio per Czerapowicz, lievita Green
Spunta la pista Chris Czerapowicz nel mercato ad incastri dell’Openjobmetis. La 25enne ala piccola svedese, già allenata da Paolo Moretti nel precampionato del 2013-14 a Pistoia e affrontato nella FIBA Cup 2015-16 con la maglia del Sodertalje, è una ipotesi concreta nell’ottica del cambio di strategia sui tre slot extracomunitari da utilizzare per la formula 3+4+5.
Sfumata l’idea David Moss nell’ottica della scelta di play, guardia ed ala piccola a stelle e strisce, “radio mercato” segnala invece sondaggi in corso da parte di Claudio Coldebella per una serie di centri statunitensi dal potenziale atletico importante che sono già all’opera alla Summer League di Orlando, o lo saranno da oggi a Las Vegas sotto gli occhi dell’emissario biancorosso Massimo Ferraiuolo. E allora Varese è pronta a valutare con attenzione il tiratore del 1991, che fece malissimo ai biancorossi nel match di andata della prima fase della competizione internazionale (30 punti con 12/14 al tiro di cui 6/7 da 3 punti), chiudendo l’avventura in FIBA Cup a 12.2 punti e 3.9 rimbalzi di media. Czerapowicz è un giocatore poco appariscente ma molto solido, con buoni fondamentali costruiti in 4 anni di NCAA a Davidson e un mix interessante di qualità perimetrali e impatto difensivo.
Un elemento di complemento che potrebbe essere una scommessa “ragionata” in un reparto esterni con Daniele Cavaliero e una guardia americana che possa “scalare” anche nello spot di ala piccola; l’atleta del 1991 ha certamente la giusta fame per provare a mettersi in luce in Italia dopo i due titoli consecutivi vinti in Svezia con il Sodertajle. E i costi decisamente abbordabili consentirebbero inoltre a Varese di lavorare su quelle “economie di scala” indispensabili per arrivare a quel giocatore di riferimento per carisma ed esperienza fortemente voluto da Paolo Moretti per dare un’identità forte alla squadra.
L’operazione Mike Green è ancora in fieri, dovendo comunque maturare prima di tutto le condizioni economiche per provare ad avvicinare i costi del play in uscita da Venezia. Ma è chiaro che il risparmio su almeno uno dei 5 giocatori che mancano all’appello, e nel contempo la ricerca di un centro esplosivo stile Bryant Dunston, significa che tra le numerose ipotesi in fase di valutazione a seconda di costi e passaporti c’è anche uno scenario ad hoc per provare a rimettere la bacchetta del comando nelle mani del playmaker di Philadelphia. Ancora da individuare invece il profilo dell’altro lungo europeo che completerà la rotazione a quattro con Kangur e Campani: sul piatto ci sono due opzioni, quella che porta ad un’ala forte frontale (era stato valutato Nikola Dragovic, poi accasatosi al Villeurbanne; altra opzione considerata quella del 29enne lituano Edgaras Zelionis), oppure ad un giocatore più interno che possa coprire gli spot di 4 e 5, a seconda di come Paolo Moretti deciderà di utilizzare Kangur (se da ala forte titolare potendo “scalare” da 3 per qualche minuto o da cambio di ala e centro) nel suo scacchiere tattico.
Giuseppe Sciascia
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