Se un imprenditore del mondo sanitario volesse fare soldi facili, potrebbe aprire una cardiologia nei pressi della Itelyum Arena. E magari approntare una clinica mobile per quando la Openjobmetis gioca in trasferta. I pazienti sono assicurati. Per la terza volta in otto giorni, una partita di Varese termina all’ultimo respiro con i biancorossi che però oggi fanno festa insieme ai propri tifosi: 94-93 il finale che condanna la Givova Scafati arriva a 5 centimetri dal successo.
A decidere il punteggio un errore dell’uomo più atteso, Alessandro Gentile: l’ex di turno con il dente avvelenato (ricambiato dai tifosi che lo hanno preso di mira per tutto il match) ha scoccato il tiro decisivo a fil di sirena dopo aver segnato 19 punti ma il pallone ha girato sul ferro ed è ricaduto al di fuori del cerchio, preda di Davide Moretti. Chiudendo così una partita emozionante e altalenante, che ha messo in luce tanto i pregi quanto i difetti della squadra di Bialaszewski.
Un match iniziato in maniera orrenda (0-11 al 4′) nel quale sono convissute tante versioni della Openjobmetis: quella operaia della panchina (super Ulaneo) che ha imbastito il primo rientro, quella d’alta classe firmata Hanlan-Moretti (i due giocatori decisivi), quella pasticciona che anche stavolta riempie la casella palle-perse, quella sprecona che nel finale va a +6 e poi lascia 8 punti consecutivi agli avversari. Quella tenace, in fin dei conti, che pure con tanta pressione addosso, riesce a riacciuffare il vantaggio a 11” dalla fine con due liberi di Hanlan e a portarsi a casa la terza vittoria in campionato. Un sollievo, un po’ rovinato da un infortunio al pollice di McDermott che lunedì si sottoporrà a una radiografia per valutare l’entità del danno.
In tutto questo, si è vista una Openjobmetis che ha anche cambiato pelle rispetto a tante altre volte: i biancorossi hanno attaccato molto di più il ferro rispetto al passato con un bilancio che dice 40 tiri da 2 e 20 da 3. Un atteggiamento che ha fruttato anche 29 liberi, anche se qualche esitazione dalla lunetta poteva essere fatale. Restano in fin dei conti anche diverse perplessità (i timeout non chiamati da Bialaszewski, certi cambi poco comprensibili, le rimesse consegnate agli avversari…) parzialmente cancellate dal risultato. Restano due righe per descrivere la partita di Cauley-Stain – poi vi rimandiamo alle pagelle – che è stato disastroso nei primi 20′ e dominante nella ripresa. Trovasse continuità, Varese potrebbe davvero decollare.
PALLA A DUE
Record stagionale di tifosi a Masnago, ben 4.715 per provare a spingere la Openjobmetis verso la terza vittoria. Fischi all’ingresso in campo di Alessandro Gentile (che diventeranno cori ostili), striscioni in curva per ricordare la giovane Giulia Cecchettin e Luca Alfano. Torna a disposizione Cauley-Stein che va in quintetto per Bialaszewski, Logan e Gentile dalla panchina per Sacripanti.
LA PARTITA
Q1 – Avvio disastroso di Varese con Cauley-Stein (tre errori da sotto) principale protagonista negativo e con Brown subito fuori con 2 falli contro un Pinkins pericoloso. Il primo timeout biancorosso arriva su uno 0-11 imbarazzante; per fortuna Hanlan si accende e dà una prima scossa con Ulaneo al posto del pivot americano. Il capitano è seguito da Shahid e da Wolde che difende su tutti: Varese risale e pareggia a quota 18 ma l’ingresso di Logan vale un riallungo Givova per il 20-25.
Q2 – Il breve riaggancio del 18′ è un’illusione: dopo pochi scambi del secondo quarto Varese scivola di nuovo a -11 con Bialaszewski che si distingue per cambi poco comprensibili. Ancora Hanlan dà qualche strappo mentre Gentile sfrutta le sue giocate (post basso e tiro dalla media) per tenere davanti i suoi. Verso la fine del quarto c’è un minuto clamoroso con cinque triple (3-2 per Varese) con doppietta di Moretti: un suo canestro vale il -4, poi però Gentile infila il 49-55 del 20′.
Q3 – Alla ripresa del gioco c’è un Cauley-Stein completamente trasformato: il pivot segna, sgomita, stoppa e prende rimbalzi segnando un cambio di rotta netto rispetto alla prima parte. Varese ne approfitta (c’è anche un tecnico a Logan) e McDermott sigla il primo sorpasso. Si procede punto a punto ma stavolta con la OJM più spesso con il naso avanti, e una tripla in transizione di Brown vale anche il +4 subito corretto però da Logan. Tolto un pivot ce n’è un altro, e Ulaneo è ancora super per il 74-72 del 30′.
IL FINALE
Gli ultimi 10′ sono per forza di cose bollenti perché entrambe vogliono vincere. Moretti è un fattore gigantesco sia in prima persona sia nell’assistenza a Cauley-Stein, Gentile non molla la presa e continua a colpire. Fino al 35′ non c’è verso di guadagnare un vantaggio minimo ma poi, su due tiri falliti dai campani, la OJM sale a +5 e poi a +6 (91-85 a 2’20” dalla fine). Scafati replica con due triple consecutive e il canestro di Pinkins per il vantaggio e lo 0-8 di parziale. La beffa sembra apparecchiata ma un libero di Brown e due di Hanlan (a -11”) intervallati da un errore di Gentile valgono il 94-93. Timout Sacripanti, Moretti spende un fallo che riduce i secondi utili alla Givova, poi si va di nuovo da AleGent che sbaglia. E i 4.715 di Masnago esplodono di gioia.
Damiano Franzetti
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