
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3](g.s.) Frank Vitucci se ne andrà, ma Simone Giofrè (foto Blitz) ha deciso di restare. La notizia era ormai certa da qualche giorno, ma da ieri è ufficiale a tutti gli effetti: il dirigente canturino architetto del mercato estivo alla base dei successi degli “Indimenticabili” ha prolungato di altri tre anni il suo rapporto con Varese. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]«Ho accettato con grande trasporto questa proposta che mi sembra la giusta continuazione di un rapporto cresciuto in questi 20 mesi; ringrazio Verona perché ha pensato a me ed aspettato che decidessi, ma ho preferito restare in un ambiente serio e continuare a lavorare con persone stimate. Sono onorato da questo segnale di grande fiducia, ora cercheremo di ripartire tutti insieme in questo nuovo progetto a medio termine; i frutti andranno colti nel giro di tre anni ma sappiamo che ci aspetta comunque una stagione nella quale dovremo rimboccarci ancora di più le maniche. Siamo coscienti che sarà difficilissimo confermarci ma abbiamo l'entusiasmo e la voglia per provare a fare il massimo». [/size]
[size=3]E dunque toccherà a Giofrè scovare gli eredi di Dunston e Banks e cercare di far rendere al meglio il budget disponibile: «Ci sarà sicuramente un po'da fare anche se speriamo non proprio tutto. Sui giocatori sotto contratto deciderà l'allenatore compatibilmente al budget; certamente anche quest'anno servirà un po' di fantasia andando a scovare giocatori sconosciuti in Italia come Dunston e Banks o lo stesso Rush. Il contratto di tre anni è una garanzia per lavorare ma non per questo smetterò di stare sempre sul pezzo nell'ambito dello scouting, perché fa parte del mio DNA. Scovare altri prospetti a basso prezzo ed altro rendimento? Avverto tanta aspettativa ma è bene rendersi conto che quella passata sarà un'annata irripetibile sotto molti punti di vista, compreso quello di aver centrato tutti gli obiettivi di mercato. Quella del 2012/2013 è stata una squadra pensata con criterio che poi però ha trovato una chimica eccellente per rendere al meglio». [/size]
[size=3]Di sicuro la durata triennale dei contratti che accomuna Vescovi e Giofrè è comunque un segnale importante relativo alla continuità nel medio periodo dei programmi di crescita della società, che ha affidato ai due dirigenti confermati un ruolo centrale nelle strategie tecniche per la Cimberio del futuro: «È una dimostrazione concreta del fatto che la società punti in primis sulle risorse umane, stimando e valorizzando uno staff che ha operato ottimamente in condivisione. Logico che operando con i nostri budget dovremo andare a cercare elementi interessanti nel rapporto costo-rendimento. Poi nel basket il modello Udinese non è replicabile perché non siamo in grado di comprare giovani di 16 anni e fare plusvalenze; la nostra soddisfazione non è economica ma quella di cercare di offrire un prodotto piacevole al nostro pubblico». [/size][/size][/font][/color]
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