
Mike Green no, Eric Maynor forse. Nella caccia al playmaker titolare, giocatore chiave nello scacchiere di Paolo Moretti, torna d'attualità il nome del 29enne regista già visto nella seconda metà del 2014-15 in maglia biancorossa. Martedì sera Max Ferraiuolo ha seguito con attenzione l'amichevole organizzata dalla sua agenzia statunitense per consentire agli eventuali acquirenti di tutto il mondo di valutare il grado di recupero del giocatore dall'infortunio al ginocchio sinistro (quello "sano", visto che nel marzo 2014 si era infortunato al destro) riportato ad ottobre 2015. Era una delle tappe principali del viaggio a Las Vegas del team manager biancorosso, che ha anche avuto modo di scambiare qualche battuta con l'ex giocatore di Varese.
Ferraiuolo non era l'unico italiano presente (in tribuna anche un emissario di Torino), alla luce della volontà espressa da Maynor di cercare collocazione nella nostra serie A per costruirsi una ulteriore opportunità professionale dopo la seconda carriera europea aperta grazie ai 4 mesi in maglia Openjobmetis nel 2015. Chiaro che tutto dipende dallo stato di forma del giocatore e dalle garanzie sulla sua tenuta fisica dopo due seri infortuni nel giro di 18 mesi; se però l'esibizione di martedì avrà dato materiale sufficiente per convincere Varese a prendere in considerazione l'operazione, allora l'interesse di Maynor per la soluzione Italia e il feeling reciproco tra l'atleta e la città creatosi nella seconda metà della stagione 2014-15 potrebbero creare le basi per un clamoroso ritorno. Anche perché dopo un anno di stop il prezzo sarà molto diverso da quello dell'estate scorsa, quando il giocatore del 1987 lasciò cadere la proposta da 180mila dollari del club biancorosso, firmando a 280mila al Nizhny Novgorod.
Se Maynor è fisicamente abile, le motivazioni potrebbero valere doppio, al contrario di quanto accaduto con Mike Green: l'atleta del 1985 avrebbe declinato le proposte di Varese, considerate troppo basse rispetto agli ultimi contratti (poco più di 300mila dollari al Paris Levallois, poco meno di 300mila a Venezia). Il playmaker di Philadelphia sta cercando l'ultimo ingaggio importante della sua carriera europea iniziata nel 2008, dunque ha preferito attendere alternative più "lucrose" anche a rischio di iniziare la stagione senza squadra ma tenendosi pronto per entrare in corsa. Nella sua ricerca di un veterano di garanzia per coach Moretti, Varese cerca un giocatore che sposi il progetto tecnico e apprezzi la vetrina delle coppe europee, non potendo allettare nessuno sul piano meramente economico; potrebbe essere la soluzione ad hoc per un Maynor in grado di dare ragionevoli certezze sul piano della tenuta fisica, vedremo se nei prossimi giorni la società di piazza Monte Grappa deciderà di formalizzare una offerta anche in base alla relazione di Max Ferraiuolo. Intanto la pista Michael Jenkins si raffredda visto l'interessamento di Avellino, che ha risorse superiori e l'appeal di Pino Sacripanti (già coach della guardia americana nel 2013-14 a Cantù).
Giuseppe Sciascia
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