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I talenti del basket hanno una nuova casa: pronta la Foresteria della Pallacanestro Varese


simon89

Tanti anni fa, quando la Pallacanestro Varese targata Ignis dominava l’Europa dei canestri, c’era a Comerio una “casa dello sport” voluta da Giovanni Borghi dove ospitare, coccolare, fare crescere e migliorare i tanti talenti ingaggiati dal “Cumenda” per fare grande il suo marchio e le sue squadre di varie discipline. Una struttura leggendaria – soprattutto per chi l’ha solo sentita nominare – ma che in qualche modo, oggi, torna a vivere.

Ai “Giardini Sospesi” di Masnago, il complesso edilizio che sorge – guardacaso – in via Giovanni Borghi è stata inaugurata la nuova Foresteria della Pallacanestro Varese: un luogo fortemente voluto da Luis Scola e dall’attuale dirigenza biancorossa, nel quale viene “sublimata” la filosofia del club. Quella cioè di formare in casa i talenti del futuro, che possano arrivare sino alla Serie A, cresciuti in casa pure con una linea tecnica comune anno dopo anno.

DI COSA SI TRATTA – La foresteria occupa un intero piano dei Giardini Sospesi: di fatto si tratta di sei appartamenti “fusi” tra loro in modo da offrire 14 stanze singole (con un totale di posti letto che può arrivare a circa 20) dedicate ai giocatori reclutati per giocare nel settore giovanile. Una struttura che prevede una cucina comune con un cuoco professionista a disposizione per diverse ore al giorno.

Ci sono due aree verdi all’esterno, spazi in condivisione per i ragazzi ma anche un miniappartamento per il tutor che sarà, in pratica, la figura di riferimento per la foresteria e che avrà anche a disposizione una zona riunioni per accogliere le persone. Uno sforzo notevole, non quantificato dai dirigenti: l’intera proprietà è stata infatti acquistata da Luis Scola e messa a disposizione della società.

LA CASA DEI RAGAZZI – «Abbiamo appena finito i lavori, oggi procediamo con l’inaugurazione e con l’avvio della nuova stagione sportiva questa diventerà ufficialmente la casa dei nostri ragazzi» spiega Federico Bellotto, assistente di Scola incaricato a illustrare la foresteria.

«Siamo vicinissimi al palazzetto e al Campus che è il centro dei nostri allenamenti – prosegue Bellotto – una collocazione ideale che si unisce a tutti i comfort di cui potranno godere i giocatori. E’ pensato per i giovani inseriti nelle squadre del vivaio ed eventualmente per coloro che, magari già formati, vogliono trascorrere un periodo di lavoro qui, per scopire la nostra filosofia di gioco. Attualmente comunque ci limiteremo ai giocatori che fanno parte del progetto».

Il primo “stress test” ci sarà tra una decina di giorni quando la foresteria ospiterà la nazionale argentina under 17 (quella in cui gioca il pivot biancorosso Ivan Prato). Un primo appuntamento in attesa che i Giardini Sospesi vengano popolati dalle giovani speranze biancorosse, un po’ come avveniva in quegli anni ruggenti di Comerio.

Damiano Franzetti


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