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Tornano a suonare le sirene di Avellino per Dominique Johnson. Il top-scorer dell' Openjobmetis versione 2016-17 (17,6 punti più 3,0 rimbalzi e 1,9 assist; settimo assoluto tra i marcatori della serie A) è nuovamente considerato tra gli obiettivi primari della formazione irpina, appena eliminata dalle semifinali play off. Al momento la Sidigas è impegnata principalmente sul mercato degli italiani - tra conferme e new entries - e sulla verifica della possibilità di trattenere la stella Joe Ragland; dunque si tratta soltanto di una intenzione, sia pure non supportata per ora da proposte formali. Di certo però Johnson piaceva, e molto, allo staff di Avellino già nell'estate 2016: il club irpino lo seguì a lungo nel mese di luglio, senza però riuscire a chiudere definitivamente l'accordo, e l'atleta di Detroit optò in extremis per il lucrosissimo biennale da 30mila dollari al mese sottopostogli dall'Alba Berlino.

Il resto è storia nota a Varese, così come era noto già ai primi di maggio che l'unico minimo spiraglio per provare a trattenere il giocatore di gran lunga più pagato del 2016-17, arrivato a condizioni di favore dopo la transazione con i tedeschi, sarebbe passato tramite la mancanza di alternative allettanti per Johnson, e un ulteriore "abboccamento" a fine luglio dopo le Summer Leagues. Ciò non significa che Johnson finirà certamente ad Avellino, ma il profilo della Sidigas - per possibilità economiche e vetrina internazionale in Champions League - collima perfettamente con le aspettative di salario ed ambizioni dell'atleta del 1987. D'altra parte però i due giocatori sui quali Varese ha concentrato la sua "ragionevole fiducia" di continuità sono Christian Eyenga e O.D. Anosike, auspicando che entro fine mese si potrà capire con esattezza se c'è margine per concretizzare le trattative, oppure si dovrà guardare altrove.

Nel frattempo lo staff tecnico sta iniziando a valutare profili in tutti e 4 i ruoli vacanti nel settore stranieri. Come già illustrato su queste colonne da Attilio Caja, l'uomo-chiave sarà il playmaker, non dando definitivamente per perso Maynor - che ha nel tecnico pavese il suo maggior estimatore - ma spaziando anche su elementi con doti realizzative più spiccate rispetto all'attivatore ex Oklahoma City. Per questo l'eventuale perdita di Dominique Johnson preoccupa relativamente: la scelta della guardia titolare - che non dovrà comunque "coprire" eccessivamente Aleksa Avramovic - sarà fatta in funzione del tipo di regista che sarà incastrato nel puzzle, e se arriverà una "scoring point guard" probabilmente si punterà su un elemento di raccordo anziché su un terminale come l'esterno del 1987.

Tutti incastri da verificare più avanti, mentre al momento lo snodo più vicino sembra quello legato alla decisione di Giancarlo Ferrero: il dialogo tra le parti è ripreso su toni costruttivi, la risposta definitiva dell'ala del 1988 è attesa in tempi relativamente rapidi ma ci sono segnali di un lento ma costante riavvicinamento che fanno ben sperare nel-l'esito positivo della "telenovela". Intanto Claudio Coldebella prepara la sua missione all'Eurocamp di Treviso in programma da oggi a domenica alla Ghirada: l'anno scorso si chiuse in quella sede l'operazione Avramovic, quest'anno il d.g. biancorosso non avrebbe obiettivi primari ma sfrutterà l'occasione per incontrare tutti i principali operatori di mercato.

Giuseppe Sciascia 


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