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La coppa per l’Itelyum non sia un peso ma una opportunità da sfruttare


simon89

Alcuni dei ritornelli che più si sentono e si leggono in questi giorni attorno alla Pallacanestro Varese sono quelli che riguardano la partecipazione alla Fiba Europe Cup, torneo che per la Itelyum scatta mercoledì 18 alle 18,30 (ora italiana) sul campo dei ciprioti del Keravnos. «A cosa serve?». «Inutile spremere i titolari». «Devono lavorare in palestra per il campionato». «Le trasferte sono faticose». «I ricavi non coprono i costi».

Ecco, fatto l’elenco delle lamentazioni ci prendiamo per una volta un spazio per dire la nostra. La coppa, per Varese, deve essere una opportunità: nessuno mette in dubbio che partecipare a una competizione europea comporti qualche rischio, ma le critiche e le preoccupazioni paiono esagerate soprattutto per un torneo che ha un calendario non così fitto e avversarie non così impegnative. E così facendo si rischia pure di creare un alibi alla squadra.

Cominciamo con il dire che ogni giocatore al mondo preferisce giocare (appunto) una partita che non passare del tempo ad allenarsi. E che molti stranieri – anche quelli ingaggiati quest’anno – vedono con favore la vetrina internazionale e scelgono la propria destinazione anche per questo motivo. Le partite vere poi, sono ugualmente allenanti; magari in maniera diversa dal lavoro tradizionale di palestra, ma rappresentano un modo per fare gruppo, per mettere in pratica schemi e decisioni, per tenere alta la tensione e l’attenzione che inevitabilmente può calare chiudendosi al Campus per una settimana intera.

Si dirà: «Eh ma ci sono i voli, i viaggi, i trasferimenti». Signori: il primo girone prevede tre partite in trasferta e altrettante in casa (e bontà del sorteggio, quelle a Masnago saranno consecutive: se Varese non farà errori potrà staccare il pass affidandosi al fattore campo). Per il resto si andrà in Germania, a Cipro e in Georgia in quella che logisticamente è l’unica gara davvero complicata. Se atleti nel fiore della forma fisica e dell’età soffrissero tre – dicasi tre – viaggi aerei nell’arco di sei settimane probabilmente dovrebbero cambiare mestiere. 

E ancora, il lato tecnico. Sulla carta la Fiba Europe Cup potrebbe essere terra di conquista almeno nelle prime fasi, e se i giocatori di Bialaszewski (anche e soprattutto le seconde linee) dovessero rivelarsi inadeguati ci sarebbe da interrogarsi sulla loro qualità. Inoltre ogni squadra sportiva trae vantaggio dai risultati positivi: le vittorie a ogni livello danno fiducia e allora perché non provare a fare strada e a coalizzare un po’ di entusiasmo intorno a questa avventura? E se andasse male? Beh, ci ripetiamo, qualche giocatore rischierebbe il posto e comunque in caso di eliminazione non sarebbe il caso di farne una tragedia.

Quindi perché non prendere questa Fiba Europe Cup come una opportunità di fare bene? Ci ricordiamo l’entusiasmo suscitato con le finali di Chalon, o con la semifinale con il Wurzburg (senza l’infortunio di Archie nei primi minuti di Gara1 forse Varese si sarebbe potuta giocare qualche carta anche quella volta)? Pensare che per il passato di Varese questa competizione sia poco attrattiva è un atteggiamento che una società a secco di vittorie da 24 anni non si può più permettere. Quindi forza biancorossi, a partire da Cipro: c’è una partita da vincere e un primo passo da compiere.

PRE-PARTITA: ULANEO OUT

Il Keravnos è campione cipriota ma sulla carta la Itelyum affronta da favorita la trasferta nel cuore del Mediterraneo. Si gioca a Nicosia (la sede del club è nel sobborgo di Strovolos) e l’avversario più conosciuto è… il coach, ovvero Michalis Kakiouzis che fu ottimo giocatore anche per la Grecia e campione d’Italia con Siena. I biancorossi dovranno fare a meno di Scott Ulaneo che si è fatto male nel match di domenica scorsa: vedremo se Bialaszewski sceglierà di dare maggiore spazio a chi ha giocato meno (o niente) nel match contro Tortona e quali soluzioni adotterà sotto canestro.

Chiaro che l’Itelyum deve puntare alla vittoria senza seconde opzioni: il calendario del girone (le successive tre gare saranno in casa) dà ad Hanlan e compagni l’occasione di superare di slancio il primo turno se batterà il Keravnos e difenderà il fattore campo. Starà ai giocatori e allo staff tecnico (né gli uni né gli altri sono stati finora del tutto convincenti) dimostrare che Varese è più forte e merita di andare avanti.

Damiano Franzetti


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