La Openjobmetis si scrolla di dosso la “bestia nera” Treviso, vincente nelle ultime due partite a Masnago con un successo sulla Nutribullet arrivato al termine dell’ennesima partita da infarto. Altro che brividi di Halloween, prima della sirena che ha certificato l’87-85 finale gli oltre 4mila di Masnago hanno sudato freddo a più riprese in una partita che ha riservato – tabellino alla mano – 15 sorpassi e controsorpassi e che ha tenuto tutti con il fiato sospeso sino all’ultimissimo secondo, quando Sokolowski da centro area ha sbagliato il tiro che avrebbe mandato il match al supplementare.
Per la prima volta in cinque gare, quindi, la Openjobmetis non è riuscita a imporre il proprio gioco dalla palla a due, riuscendo però a impattare nel punteggio (20-20) l’ultimo parziale del match, quello più importante. Merito di Treviso, che ha tirato in modo sontuoso dall’arco (50% al 30′, 41 alla fine) a differenza di una Varese che da lontano non ha trovato le consuete certezze. Quello che i biancorossi non hanno incassato dall’arco però, è arrivato attaccando il ferro: 73% abbondante da 2 con un Jaron Johnson fantastico nel trovare varchi e tagliare in due la difesa ospite.
L’ala americana, con una caviglia non al 100% è stato il trascinatore della squadra non solo con i punti (28) ma anche risultando il migliore per rimbalzi e assist: mica male per un mezzo zoppo. La sua prestazione, ma anche l’applicazione dei compagni, ha permesso a Brase di superare indenne l’assenza di Reyes fermato da un problema al polpaccio che, probabilmente, lo terrà fuori anche dalla partita di Scafati. Anche per questo, mettere due punti in tasca oggi era importante e alla fine Varese ci è riuscita.
Detto di Johnson, che ha avuto il solo torto di fallire la tripla del +4 a mezzo minuto dalla fine (avrebbe forse chiuso i conti), vanno sottolineate altre situazioni: De Nicolao non farà canestro ma è stato determinante in difesa nel gestire la squadra anche per via dei cinque falli di Ross. Bravo ancora l’americanino ma per la seconda volta la sua partita finisce troppo presto. Chi non tradisce è Brown mentre Owens e Caruso continuano a darsi il cambio e a “spremere” giocate positive, l’uno volando e l’altro danzando sul perno. Devono migliorare a rimbalzo, come tutti (anche Treviso vince questo duello), ma c’è da dire che la OJM è sempre abile a prendersi altrove quel che lascia sotto i tabelloni: appena 8 le palle perse (tanto per fare un esempio), indice di grande attenzione e concentrazione collettiva.
Con il secondo successo consecutivo (dopo il blitz di Reggio Emilia) per Varese c’è quindi la prima mini-striscia positiva di questo campionato. Ci voleva dopo le beffe delle scorse settimane, in un torneo dove a ogni giornata salta fuori qualche sorpresa: attenzione però a pensare che si possa vincere facilmente a Scafati dove la Givova dell’eterno Logan giocherà per la prima volta nel palasport di casa (le prime uscite erano avvenute a Napoli). Insomma, per la Banda Brase gli esami non finiscono mai.
PALLA A DUE
Justin Reyes non indossa neppure la divisa: il problema muscolare al polpaccio è più serio di quanto si sperasse e Matt Brase deve fare a meno del suo jolly dalla panchina. Il quintetto è ovviamente il solito mentre Marcelo Nicola (solita bordata di fischi per lui) tiene a sedere all’inizio i due acclamatissimi ex Banks e Sorokas. Tutto straniero lo starting five dei veneti, con Cooke opposto a Owens sotto canestro. Atmosfera di nuovo calda a Masnago dove si festeggiano Halloween (parecchi bambini travestiti) ma anche le 200 presenze in A con Varese di Giancarlo Ferrero.
LA PARTITA
Q1 – Avvio contratto di Varese: Owens è subito pronto ma le mani degli esterni sono fredde e Treviso breakka subito sino al 2-9 ma poi trova la reazione dei padroni di casa che ci mettono ben poco a pareggiare con Ross e Johnson. Qui si inizia a correre affiancati: la OJM prova un “allunghino” con Caruso e Jaron ma il primo parziale si chiude 24-23.
Q2 – Varese ci riprova in avvio di secondo periodo toccando per un attimo il +6, ma Banks e Iroegbu hanno altri programmi e ricuciono subito. Capita l’antifona, è la Nutribullet a provare l’allungo nel finale della frazione con i punti di Jantunen e Cooke: bravo Librizzi (tripla appena entrato) a contenere i danni ma la sirena suona sul 41-46 ospite.
Q3 – Ross comincia con brio la terza frazione ma Treviso riesce per qualche minuto a tenere i biancorossi a distanza, almeno fino a quando Jaron Johnson decide di accendere i razzi. L’ala segna 12 punti nel quarto trovando a più riprese il corridoio giusto per battere la difesa e depositare a canestro. Sulla sua spinta Varese ritrova il vantaggio e potrebbe allungare nel finale ma Denik sbaglia l’entrata del +6 a 5” dalla fine mentre Iroegbu segna sul ribaltamento con l’aiuto del ferro: 67-65.
IL FINALE
Si gioca un “supplementare di 10’” per assegnare la vittoria: colpiscono Sorokas e Ross, poi anche Brown da 3 punti ma Banks non ha perso l’antico talento e replica un paio di volte. Caruso continua a farsi notare in attacco ma non basta, con Brase che deve incassare il quinto fallo di Ross ed è costretto a riproporre un Woldetensae in serata piuttosto buia. Da Brown (tripla) e Johnson arrivano i punti del pareggio e sorpasso cui risponde subito Sorokas dall’arco. Owens, 2/2 ai liberi, crea un piccolissimo solco che si rivelerà decisivo, 86-85, poi Johnson ha il tiro della staffa ma prende il ferro. La Nutri ha però finito i Bullets: due errori di fila e fallo su De Nicolao a 24” dalla fine. Girandola di timeout, 1 su 2 del playmaker (sorvoliamo sul fallo ciclopico su Johnson a rimbalzo, non fischiato) e ultimo pallone per i veneti. Ci prova Zanelli, lo chiudono in tre (decisivo Wolde, qui): rimessa con 2”2. Palla sotto a Sokolowski, la difesa si chiude a morsa con Wolde protagonista e il tiretto del polacco è impreciso. Owens vola a rimbalzo: a Varese il dolcetto, a Treviso lo scherzetto, 87-85.
Damiano Franzetti
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