Jump to content

La Openjobmetis gioca col fuoco ma alla fine “brucia” Trieste al supplementare


simon89

Varese prova a fare concorrenza ai Mondiali di calcio. Stesso giorno, quasi stessa ora, identico batticuore (pensate poi per il clan argentino, Scola in testa!) per una partita che sembrava chiusa in anticipo, che è stata riaperta più volte, che la Openjobmetis ha quasi perso e che infine ha conquistato (104-99) dopo un tempo supplementare. Un successo pesante, quello su Trieste, in chiave Coppa Italia perché qualche rivale si inceppa quando mancano quattro gare al giro di boa. Un successo che però è più un sollievo che una gioia per come è maturato.

Come a inizio stagione infatti, la OJM si fa mangiare un vantaggio solido (anche +14) sia per la bravura degli avversari – su questo nulla da dire – sia per la mancata gestione che pallone dopo pallone diventa anarchia e poi psicodramma. Appena 7 punti negli ultimi 6′ del tempo regolamentare, mentre dalla parte opposta Trieste rincorreva a fari spenti trovando anche gentili omaggi della “non difesa” biancorossa. Così Varese è arrivata sull’orlo del baratro due volte: la prima a 19” dalla fine sulla tripla di Gaines dell’86-88, la seconda sul tiro a fil di sirena dello stesso Gaines (nel mezzo: canestro di Brown in entrata) terminato sul secondo ferro, a sancire il supplementare.

A quel punto è toccato a Colbey Ross risolvere i guai: il play che aveva alternato buone cose a erroracci si è caricato sulle spalle la Openjobmetis segnando 10 punti di cui 7 consecutivi, facendo così sfumare i sogni triestini. Una fatica tremenda, comunque, in una serata in cui tutti hanno messo in campo sia giocate da applausi sia azioni da censura. Brase non è esente dal discorso con i suoi timeout troppo rimandati e con qualche scelta sul minutaggio non così comprensibile (13′ Caruso, 9′ De Nicolao) anche se altre mosse – come la fiducia in Librizzi – sono state ricambiate con i fiocchi.

Insomma: ogni volta che Varese prepara una serata speciale (la prima per Halloween con Treviso, la seconda per Natale con Trieste), al palazzetto si rischiano le coronarie per poi uscire contenti. In questa circostanza poi, due punti erano fondamentali viste le due sconfitte delle ultime due gare e vista la doppietta di fuoco tra Santo Stefano (a Milano, battuta a Trento!) e il 2 gennaio (qui, con Tortona). Vittoria doveva essere per tante ragioni e vittoria è stata: godiamocela ma speriamo che prima o poi la squadra impari a concludere in modo più tranquillo le proprie fatiche. Intanto, buon Natale a tutti.

PALLA A DUE

Il “Lino Oldrini” è di nuovo pieno per provare a fare ripartire la Openjobmetis reduce da due sconfitte. Bello l’impatto fin dall’esterno del palazzetto con il villaggio natalizio che attrae centinaia di tifosi fin da un’ora prima della palla a due. Contesa alla quale Brase si presenta con il quintetto consueto, con Justin Reyes fisso in borghese accanto ai compagni senza poter essere utilizzato. Marco Legovich, coach giuliano, manda tutti i suoi stranieri in quintetto con la coppia di lunghi Pacher-Spencer ben più stazzata di quella varesina. Dalla panchina l’ex di turno Ruzzier, accolto con timidi applausi.

LA PARTITA

Q1 – Lo scatto dai blocchi è spalla a spalla con Trieste un poco più reattiva. La bomba di Brown scuote Varese che da lì a poco mette la testa avanti ma senza decisione. La svolta arriva nell’ultimo tratto del periodo quando Caruso, una tripla di De Nicolao e Librizzi danno il primo vero break (26-16).

Q2 – Su quell’onda, per diversi minuti, i biancorossi continuano a correre e tengono saldo il vantaggio con anche Ferrero (tripla) e con Librizzi che ringhia in difesa. Davis però non ci sta: è lui a trovare le giocate che dimezzano il margine biancorosso, anche se nel finale di quarto Brown – tripla – tiene avanti i padroni di casa (47-38).

Q3 – In avvio di terzo periodo Owens trova qualche buona giocata ma è costretto a sedersi in panchina con terzo e quarto fallo in rapida successione (sull’arbitraggio restano tanti dubbi, al di là di tutto). C’è Caruso che non demerita e la OJM arriva sino al +14 prima di rallentare e cedere un po’ di terreno; a fil di sirena però una tripla pazzesca di Woldetensae vale il 72-59 e sembra spianare la strada in un palazzetto in festa.

Q4 – Non è così, anche se per lunghi minuti il pericolo tutto sommato non si avverte perché Varese tiene gli ospiti intorno ai 10 punti di distacco, nonostante Bartley dopo l’intervallo abbia iniziato a colpire in ogni modo. E nonostante medie dall’arco preoccupanti per la difesa di Brase. Quando però Ross va due volte a sbattere aprendo il contropiede alabardato, Masnago si accorge che tutto sta precipitando. La OJM però persevera e così, anche con canestri troppo facili, Bartley impatta a quota 85. Brown segna un solo libero e a 19” dalla fine ecco la quasi beffa con la tripla di Gaines. Ancora Markel ci mette una pezza in entrata a 2” dalla fine, ma il sollievo arriva solo sul ferro colpito da Gaines a fil di sirena.

IL FINALE

Il pericolo scampato ridà vigore a Varese che trova un Ross subito caldo in avvio di overtime. La OJM scappa ancora a +5 ma di nuovo Bartley ricuce sino alla nuova parità. Legovich però ha completamente perso per falli i lunghi e di conseguenza il controllo dei rimbalzi: tra qualche altro colpo di tosse quindi, Varese trova le forze per l’ultimo break (decisiva tripla di Ross, di nuovo) e gli ospiti si devono arrendere 104-99.

Damiano Franzetti

 


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...