Jump to content

La Openjobmetis si scrolla di dosso la prova deludente di Trento e con due periodi giocati con le turbine aperte al massimo (il secondo e il terzo) affonda una Brescia arrivata a Masnago in un momento complicato della sua stagione. 80-72 il finale, punteggio “moderato” ma poco conta perché la partita del sabato sera ha confermato che quando Varese riesce a essere se stessa può imporre ritmi che gran parte delle avversarie non riescono a reggere.

Non a caso, quando i biancorossi hanno trovato gloria nel tiro da 3 punti e hanno ricevuto la spinta che ci si aspetta dagli americani, su Brescia è calata la notte mentre tutto il pubblico si è alzato in piedi a festeggiare. Quando invece Varese è andata un po’ contronatura – l’avvio moscio, la gestione faticosa dell’ultimo periodo – sono riaffiorati vecchi timori e si sono sentiti brividi evitabili, con gli ospiti risaliti sino al -5. Poi però la OJM è stata brava a portare a termine anche il secondo obiettivo, quello di ribaltare la differenza canestri, situazione sempre utile guardando al futuro.

Il decimo successo stagionale permette così alla Openjobmetis di prendere la rincorsa nel migliore dei modi verso la tremenda doppietta di partite che la separano dalla Coppa Italia, prima Tortona (trasferta) e poi Milano (in casa). Ma è affrontando i più forti che si diventa grandi: Varese lo sa e sa anche di avere poco da perdere e tanto da guadagnare nei prossimi confronti.

Intanto può mettere in mostra un Tariq Owens finalmente “titolare” a tutti gli effetti ma anche continuo nel suo rendimento in attacco ma anche a rimbalzo, laddove cioé Varese sul lungo termine ha impattato il risultato contro una Brescia inizialmente ben più attiva sotto i tabelloni. Owens ha anche chiuso i conti schiacciando un’alzata di Ross e dando un senso al tandem creato in estate con il folletto di Pepperdine, giocatore sempre più amato dal pubblico di casa e sempre pronto alla sfida, pure in una serata in cui gli esterni avversari lo hanno “bussato” parecchio. Il tabellino non risplende come altre volte, il morale invece sì.

Intanto Brase ha confermato la volontà – almeno in questo tratto di corsa – di asciugare le rotazioni tenendo in panchina Ferrero, Librizzi e Virginio e dando maggiori responsabilità a titolari e primi cambi. Con una partita a settimana lo si può fare, specie quando non ci si può permettere esperimenti. Ora, lo abbiamo detto, si va a Tortona e forse val la pena ricordare la beffarda sconfitta dell’andata (era il 2 gennaio). Come beffarda fu quella di Brescia, del resto…

PALLA A DUE

Tra i due allenatori è Magro a lamentare i problemi maggiori: se le assenze di Petrucelli e Caupain sono in conto da tempo, quella del pivot Cobbins (già out settimana scorsa) è la più recente. Il coach ospite parte con Della Valle e Gabriel in panchina, quintetto invece consueto per Brase con Reyes-Caruso nei secondi cinque. Consueto tutto esaurito a Masnago, il sesto consecutivo; tra gli ospiti di giornata anche Damjan Rudez, croato ed ex giocatore NBA con Indiana, Minnesota e Orlando. Ma è l’apparizione di Gianmarco Pozzecco a un minuto dalla contesa a infiammare il palazzetto che si esalta anche per la presenza di Charlie Recalcati.

LA PARTITA

Q1 – Il periodo di apertura della Openjobmetis è per 8′ con il freno a mano tirato. 4 punticini firmati Owens sono lo scarno bottino di oltre metà parziale con Brescia che per fortuna scappa, ma solo fino a un certo punto (bene Nikolic). Il finale è più incoraggiante (canestro Ross, tripla Wolde) con Owens che a fil di sirena infila il 15-16.

Q2 – Come a Trento, Varese perde l’occasione del riaggancio e viene di nuovo punita dalla Germani tanto che Brase al 13′ ha già esaurito i timeout del primo tempo. Lo stop però funziona: la OJM ritrova il tiro da 3 e la coppia Brown-Johnson, nulla fino a quel punto: il motore biancorosso allora riparte e consente un sorpasso che dà un’onda lunga arrivata sino all’intervallo, quando Caruso imbuca il 44-38 su rimbalzo d’attacco.

Q3 – Il galoppo mostrato prima dell’intervallo prosegue ancora più convinto al rientro in campo: ci sono momenti in cui Varese è sinfonia, con Brown pronto ad armare il braccio e incendiare la retina, con Owens attivo a rimbalzo e con tante altre buone cose. Col passare del tempo cresce anche il vantaggio perché Brescia si affida solo a qualche iniziativa personale ma senza continuità e con energie ridotte al minimo. E per la terza volta su tre arriva una prodezza all’ultimo secondo, questa volta di Reyes che ruba palla e schiaccia il 71-55.

IL FINALE

Tutto apparecchiato per dieci minuti di festa? Nemmeno per sogno: Reyes piazza un’altra tripla ma l’impatto offensivo di Varese è tutto lì e la squadra resta a lungo ancorata a quota 74 mentre Brescia quasi non si spiega come mai possa tornare a risalire. Il solito Owens aggiunge due liberi ma è poca roba e allora dall’altra parte ci credono davvero, con Gabriel a segno dall’arco e con canestri di Odiase e Cournooh. Brase, serafico (beato lui…) non chiama timeout a lungo e quando lo fa il margine è davvero minimo. La Leonessa però non capitalizza tutti gli omaggi biancorossi, e quando Ross fa decollare Owens per l’inchiodata che spazza via le nubi tutta Masnago torna a fare festa, 80-72.

Damiano Franzetti


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...