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La Openjobmetis non incanta ma piega Cremona e rompe il ghiaccio


simon89

Il primo commento in sala stampa di Adriano Vertemati è sincero e condivisibile: «Con questa partita ci siamo “tolti la scimmia” della prima vittoria». Il resto è ancora in buona parte da costruire, in casa Openjobmetis, dove si festeggia il primo “referto rosa” della stagione grazie all’86-78 contro Cremona ma dove è evidente che la squadra abbia ancora tanti passi avanti da compiere da qui all’avvio del campionato.

Una partita trabocchetto, quella di Masnago, contro una Vanoli senza nulla da perdere e per questo imbottita di giovani e giovanissimi, con Galbiati che negli ultimi minuti ha varato un quintetto di 2002 e 2003 che però non è crollato, anzi, ha limitato i danni contro una Varese ancora alla ricerca del gioco e della forma migliori. Intendiamoci: analizzando la singola partita dei giocatori dell’Openjobmetis si trovano diversi spunti positivi (e questo è un dato piacevole), però l’impressione ricavata a fine serata è quella già sottolineata, di un cantiere aperto.

L’assenza di Kell (uno degli architravi della OJM per ruolo, leadership e contributo fisico) e il telaio particolarissimo della Vanoli odierna (l’unico pivot a referto, il 2003 Agbabmu, ha avuto presto problemi di falli) hanno costretto Varese a una serie di adattamenti sia in attacco sia in difesa; a protezione del proprio canestro si sono visti ancora “buchi”, errori di valutazione e meccanismi da rivedere, motivo per cui la squadra di Vertemati non è mai riuscita a proteggere i break generati in attacco. Da dove comunque arrivano buone notizie: in primis l’impatto di Jones che pian piano aggiunge forma fisica e che nel frattempo chiude da top scorer a 19 (con tripla quasi decisiva nel finale). E poi Wilson che specie nella prima metà trova i ritmi giusti per fare canestro dalla media e dalla lunga, nella prima recita di buon livello in biancorosso. Altro protagonista è Ferrero, 4/5 dal campo nel momento del bisogno mentre Gentile ha lavorato tanto per innescare i compagni (8 assist) dopo la scorpacciata di punti con Sassari.

Insomma, le cose si muovono e lo fanno nella giusta direzione tanto da rendere curiosa la trasferta sassarese di martedì (ore 19), inutile ai fini della classifica ma interessante per il percorso di crescita della Openjobmetis. «Andiamo là per provare a vincere, altrimenti non avrebbe senso giocarla» lascia intendere Vertemati, e anche qui non gli si può dare torto.

PALLA A DUE

In assenza di Kell, questa volta tocca a Giovanni De Nicolao prendere la cabina di regia, lasciando Gentile nel più consono ruolo di ala piccola. Wilson resta in quintetto così come i due lunghi, Jones ed Egbunu, con il nigeriano che si trova davanti il giovane – e interessante – Agbamu. Galbiati conferma l’utilizzo di Poeta dalla panchina mandando subito Spagnolo sul parquet; rispetto all’andata c’è Miller ma manca Sanogo (oltre a McNeace ed Harris).

LA PARTITA

Q1 – Avvio interessante dei biancorossi, con Gentile più attento a passare la palla e Jones che attacca l’area fin da subito. Poco dopo anche Wilson si mette in mostra guadagnandosi i primi applausi di Masnago, ma appena superata la metà del periodo la Openjobmetis comincia a concedere rimbalzi in attacco a Cremona. I gialloazzurri rientrano e sorpassano, ma Beane ridà il vantaggio a Varese prima della pausa (24-19).

Q2 – Le pause biancorosse sui due lati del campo consentono a Pecchia (5 punti in fila) e al giovane Gallo (tripla) di operare il controsorpasso cremonese. Gentile allora rompe il ghiaccio affiancato da Jones che centra la tripla, presto riequilibrata da Tinkle. Qualche fischio fa storcere il naso al pubblico di casa, poi la OJM sembra prendere la strada giusta nel finale di periodo ma ancora una volta fallisce il tentativo di break e va al riposo sul +3, 45-42.

Q3 – L’Ale Gentile in versione “attiraraddoppi” si mostra a inizio ripresa, quando dal post basso distribuisce palloni invitanti per Beane e Wilson, appostati sul perimetro e autori delle triple del nuovo minibreak. A complicare le cose per Galbiati arriva, poco dopo la metà del tempo, il quinto fallo di Agbamu che costringe la Vanoli a quintetti naniformi ma anche Varese ad adattarsi. Egbunu vive sopra al ferro e schiaccia di prepotenza ma gli ospiti non si spaventano e tengono botta con Spagnolo (64-59).

IL FINALE

Varese non perde mai il comando delle operazioni, però allo stesso tempo non va oltre la doppia cifra di vantaggio e così la gara resta più o meno equilibrata fino al termine. Il protagonista diventa Ferrero, 8 punti in 6′ nell’ultimo periodo: i suoi canestri danno l’ennesima spinta in avanti di una Varese che negli ultimi minuti potrebbe dilagare e che invece fatica a far canestro contro la banda di ragazzini terribili schierata da Galbiati, alcuni dei quali si tolgono la soddisfazione di muovere il punteggio. Una tripla di Jones e un balzo di Sorokas, comunque, tengono lontani gli ospiti per l’86-78 finale: per questa sera va bene così.

Damiano Franzetti


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