Jump to content

La Openjobmetis non sa più vincere. KO a Brindisi, Varese nel baratro


simon89

Dal promontorio della paura cade l’Openjobmetis e lo fa in maniera tanto assurda da sembrare incredibile. Varese perde anche a Brindisi in un vero e proprio scontro salvezza (86-81) e precipita definitivamente nel marasma della lotta salvezza. Penultima per adesso a quota 6 ma con soli due punti su Treviso e sulla stessa Happy Casa, entrambe ora molto più fiduciose mentre all’orizzonte per la squadra di Bialaszewski c’è l’impegno improbo con Milano.

Già, Bialaszewski: non paga di un approccio pessimo in coppa solo mercoledì sera, la Openjobmetis si ripete anche a Brindisi con un primo periodo ai limiti della censura. Non aver trovato il modo di scuotere i giocatori, di evitare quei minuti inguardabili, di scendere in campo con un altro piglio: tutto va ascritto all’ineffabile coach di Buffalo. Che poi dovrà pure affidarsi ai dettami analitici del gioco voluto dalla società, ma che a livello mentale-psicologico-motivazionale non può fare il capo allenatore. Non qui almeno: se qualcuno lo vuole se lo prenda. Ed è incredibile che sia ancora al suo posto.

Detto questo, c’è da raccontare anche come Varese si riuscita a gettare alle ortiche un’inerzia del match faticosamente recuperata. Avete mai visto una squadra a +5 palla in mano con 2”5 dalla terza sirena chiudere il quarto a +2? Ecco, la Openjobmetis ci è riuscita sbagliando una rimessa (un grandissimo classico) e concedendo un contropiede con fallo su tiro da 3. Lì la partita ovviamente è cambiata: Brindisi è tornata in campo al galoppo, piena di volontà e si è mangiata in quattro e quattr’otto una Varese che al di là dei guizzi di Hanlan ha davvero fatto troppo poco.

Ecco: forse in società prima di guardare alle “statistiche avanzate” dovrebbero fermarsi a quelle semplici. Anche stavolta il dato degli assist è deprimente, appena 8; il tiro da 3 dice 35%, i recuperi sono fermi a 3. Basterebbero questi tre numeri a far capire che in questa squadra non funziona un tubo. Eppure Bialaszewski avrà – forse – ancora qualche possibilità. Dalla prossima partita dovrebbe esserci Skylar Spencer sotto i tabelloni al posto di Cauley-Stein, stasera tra i pochi a salvarsi. Ma è davvero difficile pensare che un lungo onesto, anche se più mobile e reattivo di quello attuale, possa cambiare la vita a una formazione che fino a oggi ha camminato sull’orlo del baratro. E che da questa sera, nel baratro ci è finita.

PALLA A DUE

C’è ancora, come previsto, Willie Cauley-Stein nel quintetto base biancorosso che è lo stesso schierato da quando non c’è McDermott, ovvero con Woldetensae nel ruolo di ala piccola partente. Si rivede Librizzi che tornerà a calcare il campo. Il pivot americano di Varese si trova di fronte JaJuan Johnson, altro giocatore a rischio taglio; per coach Sakota quintetto tutto straniero con l’azzurro Bayehe usato di rincorsa. Unico ex di turno, Scott Ulaneo.

LA PARTITA

Q1 – Il botta e risposta dei primissimi istanti (benino Cauley-Stein)si placa subito, nel senso che una squadra (Brindisi) continua a fare canestro mentre l’altra (Varese) si arena presto a quota 11 e viene doppiata dai padroni di casa sospinti da Morris e Lazewski sino al 27-12!. La difesa biancorossa è oscena e consente di tutto ai salentini, almeno fino all’8′: negli ultimi giri di orologio la Openjobmetis si scuote e con una tripla di Brown torna a -7, 27-20.

Q2 – La squadra di Bialaszewski non riesce però a chiudere subito il “buco” e quindi nei secondi 10′ le due rivali fanno il classico elastico con margini che variano tra il -6 e il -10. Le seconde linee biancorosse fanno meglio dei titolari: Librizzi, Ulaneo e Young si fanno vedere ma il tiro da lontano è una piaga. E così nel finale, dopo due liberi di Cauley-Stein per il -4, Varese fallisce con Brown la palla del -1 e apre il fianco alla Happy Casa che riallunga prima dell’intervallo, 40-32.

Q3 – Dopo la pausa Varese trova finalmente il proprio capitano: Hanlan si accende e va in modalità “one man show” riportando la Openjobmetis vicina ai padroni di casa, costretti a far sedere Bayehe con 4 falli. Il primo assalto per pareggiare va male (passi di Hanlan su passaggio orrendo di Moretti), il secondo però va bene con Cauley-Stein che sigla il 52-52. Brindisi sbanda e Hanlan ne approfitta: 2-3 giocate celestiali valgono il 54-59 con i salentini che a 2”5 dalla fine perdono ancora palla. Varese ha una rimessa che segnerà la propria fine: lancio troppo lungo, palla che sbatte sul ferro e che alimenta un contropiede di Sneed fermato con fallo stupido (anche se minimo) di Hanlan. Tre liberi dell’americano valgono il 57-59 e cambiano direzione alla partita.

IL FINALE

Brindisi infatti è carica a molla, Varese è un pugile suonato. A cavallo dell’intervallo arriva un parziale di 10-0 per la Happy Casa che ricaccia indietro i lombardi. La ripartenza è affidata a Shahid che si deve far perdonare una palla persa inguardabile ma da quel momento la squadra di Sakota non lascerà più il vantaggio perché le mani dei padroni di casa tornano caldissime da 3. Segnano Morris, Jackson, Lazewski e quando Varese sbanda non basta un antisportivo su Moretti (1-2 ai liberi, poi persa di Cauley-Stein…) a farla ripartire. Bialaszewski prova almeno una mossa tattica, il quintetto piccolo, che per un paio di azioni funziona ma a 1′ dalla fine la difesa dimentica Lazewski su una rimessa in attacco di Brindisi. Canestro semplicissimo e il sipario si chiude (86-81).

Damiano Franzetti


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...