Nella serata delle fiammate, Varese non si scotta e porta a casa la prima vittoria della propria estate. Nel confortevole Pavellò Menorca, baluardo contro il vento che soffia fastidioso e strappa alle spiagge i tanti turisti che ancora girano per l’isola, la Openjobmetis manca di continuità ma trova ugualmente le accelerazioni giuste per battere i padroni di casa dell’Hestia (74-81) e prepararsi così alla sfida impossibile di sabato sera con il Real Madrid.
Fiammate, dicevamo, collettive e personali: rispetto a Sondrio la Openjobmetis ha messo in mostra momenti confortanti in difesa, sprazzi graffianti in attacco ma anche tratti in cui ha visto svanire nel giro di pochi possessi i vantaggi acquisiti. Uno, soprattutto, il fondamentale che ha gambizzato i tentativi di fuga biancorossi: i rimbalzi offensivi concessi da Alviti e compagni. Un aspetto che coach Mandole ha immediatamente sottolineato nel dopogara (17 quelli concessi), e non è un caso se nell’ultimo periodo, in cui la OJM è stata più attenta, i break sono stati consolidati.
Rimbalzi, si badi bene, che non hanno i pivot tra i colpevoli ma piuttosto ali e guardie, incapaci di prendere il tempo agli avversari (aggressivi) e deficitari sul tagliafuori. Un peccato perché a difesa schierata Varese ha spesso fatto il suo dovere, soprattutto con Harris e Librizzi aggressivi sulla palla e Akobundu pronto a levarsi in volo a stoppare gli avversari proiettati a canestro. Bravo Kao, anche nella gestione dei falli: alla fine sarà uno dei migliori con 7 punti, 9 rimbalzi e 6 stoppate.
Torniamo alle fiammate, questa volta individuali: in assenza di Mannion, Jaylen Hands era chiamato a un ruolo da leader e lo ha fatto… a partire dal 20’ in avanti. Opaco il primo tempo, decisamente brillante il secondo con Hands (meglio a convertire gli scarichi che non a costruire gioco) che alla fine ha chiuso a quota 21 con 4/7 dall’arco. Fiammate sono arrivate anche da Davide Alviti, a segno solo da 3 punti ma con percentuali solide (67%) e – quando sembrava fuori tempo massimo – pure da Gabe Brown. L’ala del Michigan si è svegliata nell’ultimo quarto dopo mezz’ora decisamente insufficiente, scaricando nel canestro avversario i tiri che hanno segnato l’ultimo scatto, quello che ha consegnato il successo a Varese. Una OJM che ha ancora un mucchio di lavoro da fare ma che per lo meno ritrova un sorriso davanti a una manciata di tifosi, tra varesini che vivono a Minorca e altri che sono decollati per stare vicino alla squadra. Sabato sera ci si regalerà il Real Madrid, sperando in un bella figura.
LA PARTITA
Q1 -Due schiacciate Kao e Brown e una tripla di Gray valgono il primo vantaggio, con qualche buona difesa e qualche rimbalzo concesso al lunghissimo Arteaga. Alviti e Fall sono i primi subentri mentre Harris da 3 segna il 10-11 del 5’. Un triplone di Dez sui 24” dà il +4 all’Hestia ma Alviti replica dall’arco. Varese però balbetta dalla lunetta, perde qualche pallone e soprattutto smette di fare canestro finendo sotto nel primo parziale per 21-16 con il tap in di Lukovic a chiudere il periodo sul 21-16.
Q2 – Varese non si sblocca a inizio secondo quarto (errori di Librizzi e Gray), poi però la doppietta Gray-Alviti dall’arco risvegliano l’attacco mentre la difesa tiene Minorca a secco. Sorpasso e timeout di Zamora ma ancora Alviti da 3 e Libro in entrata danno il +4 alla OJM. Vantaggio vanificato dai soliti rimbalzi offensivi concessi da ali ed esterni di casa.
Il timeout di Mandole serve a poco: Varese regala l’impossibile (assurdo canestro sbagliato da Fall, palla persa a metà campo di Harris) e torna a rincorrere pur con gli USA in campo. Hands imbrocca un gioco da tre punti per il 31-32 mentre Harris infila da 3 in transizione. Ivanov ricuce, poi segna Brown mentre ad Hands non riesce la tripla finale: +3 (34-37).
Q3 – Hands torna in campo con la mano calda (due triple) ma i soliti rimbalzi d’attacco premiano l’Hestia. Finalmente Brown segna da 3, Gray prende un colpo al braccio, Hands alza per Kao e segna i liberi del 42-50, massimo vantaggio ma ancora una volta la fiammata si esaurisce. Ivanov, spiritato, segna ancora sui 24” e l’Hestia torna a contatto.
Lampi di Hands e Harris a ridare metri di margine alla OJM che poi regge in retroguardia ma rallenta di nuovo in fase offensiva senza riuscire a dare un altro colpo al punteggio. Fall stavolta si fa notare a protezione dell’area così come Harris. Il +11 arriva con Alviti a quota 4 triple però Alderete e Figuerars rosicchiano subito e riportano Minorca a -5 (58-63).
IL FINALE
Harris sbaglia, Alderete no e la partita è ancora aperta con Brown che manda una tripla corta di un metro. Il sorpasso è del solito Ivanov per un parziale che arriva a 14-0. Lo interrompe Librizzi dall’angolo, poi ancora da Brown che impatta a 69 e poi sorpassa tirando in faccia a Lukovic.
Di nuovo Harris riporta a +5 la OJM con Zamora che va di timeout; la difesa di Varese regge ma Harris fallisce il riallungo e Falk punisce dall’arco per il -3 cui però replica subito Hands. A 1’ dalla fine Brown torna a colpire dall’angolo, Kao stoppa Arteaga e la OJM trova lo scatto decisivo. Varese congela il pallone (fin troppo: infrazione di 24”) ma porta a casa il primo successo dell’estate, 74-81.
Damiano Franzetti
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