L’unica amichevole precampionato casalinga della Openjobmetis si è trasformata in una serata biancorossa a 360 gradi, nella quale le “questioni di campo” sono state quasi a contorno visto anche il divario tra la squadra di Bialaszewski e la SAM Massagno (92-58), finalista in Svizzera ma lontana dalla qualità della Serie A italiana.
La novità del nuovo nome del palazzetto – si chiamerà Itelyum Arena – è senza dubbio molto importante, anche perché abbinata alla presentazione dei lavori di riqualificazione. Per i quali si sono mossi i vertici della politica sia in chiave Regione (Fontana, Monti, Cosentino) sia in chiave Comune (Galimberti, Malerba, Perusin, Civati) e che, soprattutto, sono partiti con un buon ritmo. Le imprese hanno già demolito una parte consistente delle gradinate mai usate della galleria Ovest così da poter usare gli ingressi da quel lato fin dalle prime partite di campionato. Insomma la macchina è avviata, con la soddisfazione dei due progettisti varesini Elena Brusa Pasqué e Riccardo Aceti, presenti alla serata.
Ma se tutto ciò era, più o meno, previsto (al pari della sfilata delle squadre femminile e in carrozzina, pardon Women and Wheelchair), la parte inattesa è stata la visita degli “australiani”. Nel secondo quarto del match sono arrivati Ross Pelligra e Giovanni Caniglia per rassicurare sul loro impegno: la firma sul contratto c’è da luglio, ora a quanto pare sarebbe in arrivo il primo – atteso – versamento nelle casse della società. Nei prossimi giorni ne avremo la conferma.
E la partita? A parte trovate la cronaca più dettagliata e le parole di Bialaszewski ma iniziamo con il ribadire la troppa differenza tecnica tra le due squadre. Varese quasi al completo (out solo Ulaneo) ha confermato il proprio gioco all’insegna del corri e tira, selezionando piuttosto bene le conclusioni dall’arco (21 su 41 da 3, il 51,2%).
Il Massagno ha segnato molto poco ma è difficile dire se per merito di Varese o per limiti proprio. Sui singoli, grandi cose da Librizzi (19 punti), buone da Woldetensae (20) mentre McDermott e Hanlan sono state le solite sicurezze. Ancora indietro di condizione, invece, Cauley-Stein (con il pregio di non voler mai forzare né fare la prima donna). Il match ha detto poco dalle parti di Moretti e Shahid che non hanno trovato la misura del canestro, senza tuttavia forzare granché. Sabato sera a Desio, contro Cremona, un test certamente più importante e una partita da vincere nel Trofeo Lombardia.
Damiano Franzetti
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