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Le legge di Masnago. Varese castiga anche Trieste


simon89

L'Openjobmetis pianta nuovamente il vessillo biancorosso all'Enerxenia Arena. Regola con autorità Trieste inaugurando con un franco successo il cammino casalingo del 2020 e ritrova l'applauso della sua gente al termine di una prestazione mediamente consistente, con il collettivo determinante nel garantire una produzione balistica sostanziosa (64% da 2 e 40% da 3 con un ultimo quarto da 0/6).

Varese riempie la gerla con un attacco frizzante a dispetto del fuorigiri degli ultimi 8', ma la spinta decisiva per abbattere un'Allianz ben più competitiva rispetto all'andata arriva quando l'OJM alza il volume in difesa ed esalta i suoi arcieri in transizione. In una gara più scintillante che ruvida la differenza la fa l'energia difensiva prodotta da Jakovics (ancora sopra Mayo per impatto in regia e in retroguardia) e Tambone, micidiale con le sue raffiche dal perimetro ed efficace anche in fase di costruzione del gioco.

Ma nel sinfonico collettivo biancorosso spicca la concretezza di L J. Peak, più a suo agio del solito anche nel gioco a difesa schierata cavalcando una serata di grazia dal perimetro. Taglio scongiurato per l'ala del 1997, che ieri ha disputato la prova più solida della stagione nel modo di stare in campo? In realtà si naviga ancora a vista, dato che era stato il giocatore a manifestare propositi di cambiare aria in settimana, inducendo il club biancorosso a prenotare il veterano Justin Carter.

Il Peak di ieri è un giocatore sul quale continuare a lavorare per cercare di limarne l'inesperienza; se però l'atleta ex Georgetown - sul quale ci sarebbe l'interesse di Pistoia e Reggio Emilia - non volesse proseguire la cura Caja, bisognerà prenderne atto. Così come si è preso atto della volontà di Riccardo Cervi di cambiare aria: il freschissimo ex di turno ha fatto correre qualche brivido lungo la schiena dei tifosi con gli 8 punti in 7' del primo tempo (uno in più di quelli totalizzati nei suoi 47 giorni a Varese). Poi però l'OJM lo ha costantemente puntato sui cambi del pick& roll e proprio nel momento migliore di Tambone e Jakovics è nata la fuga mixando triple e layup di un terzo quarto da spellarsi le mani (33 punti con 8/12 da 3).

Certo il finale è stato rivedibile, con Trieste rientrata da meno 20 a meno 4, fallendo il possibile meno 2 a meno 44" con una giocata di sostanza di Simmons. Tutto sommato, però, i 4.176 presenti all'Enerxenia Arena hanno apprezzato un'OJM sostanziosa e frizzante quanto basta per archiviare definitivamente la pratica salvezza visti gli 8 punti più il 2-0 negli scontri diretti con l'attuale penultima della classe. Ora lo scontro diretto di domenica sul campo della Fortitudo Bologna, dopo il quale la truppa di Caja resterà ai box fino all'1 marzo tra il turno di riposo da calendario e il rinvio della sfida contro la Virtus Bologna (con ogni probabilità non si giocherà né il 2 né il 27 febbraio: il recupero sarà calendarizzato a marzo). Al PalaDozza il roster sarà lo stesso di ieri, poi cinque settimane di stop serviranno a tirare le somme.

Giuseppe Sciascia


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