
Openjobmetis, fuori tre. La società biancorossa ha esercitato l'opzione d'uscita dal contratto con Micheal Gilmore. Dopo l'escape per chiudere il rapporto con Vinnie Shahid e la volontà di utilizzare l'uscita da parte di Hugo Besson, si tratta del terzo vincolo "sospeso" concluso nella fase iniziale del mercato biancorosso. Ma a differenza degli altri due, la porta per Gilmore non è chiusa. Vediamo perchè.
USCITA OGGI, MA DOMANI...
Varese ha inviato al giocatore la comunicazione che conclude il rapporto con un giorno d'anticipo rispetto al termine in scadenza oggi. Ma le parti si sono riservate la possibilità di riaprire il dialogo alle stesse condizioni già pattuite al momento della stipula del precedente 1+1 interrotto ieri. Perchè uscire ora e rientrare poi? La questione è legata agli incastri sui passaporti nella composizione del roster col format 5+5.
PIACE, MA...
Il giocatore del 1995 ha avuto poco spazio (5,8 punti in 12,7 minuti) ma gode di molta stima tra dirigenza e staff, che lo considerano elemento ideale per rivestire il ruolo di cambio dell'ala forte alle spalle di Gabe Brown (o di un giocatore dalle caratteristiche analoghe). Ma i punti interrogativi legati alle permanenze di Nico Mannion e Davide Moretti, le cui uscite scadono più avanti (30 giugno o 30 luglio per il Red Mamba; 30 giugno per l'ex Pesaro), obbligano l'OJM a tenersi le mani libere.
LA QUESTIONE ITALIANI
Varese non può vincolarsi oggi con uno straniero dalla panchina, senza avere certezza di poter contare su un italiano da quintetto. Per questo la scelta su Gilmore va posticipata: in regia ci sarà il play azzurro o un americano, non potendo trovare un altro "tricolore" del valore dell'MVP italiano della serie A 2023/2024. Nel caso di addio di Moretti (intanto De Nicolao si riavvicina a Venezia, o ha sirene da Frank Vitucci a Treviso) si proverà a cercare un altro esterno italiano che possa avere spazi importanti. Ma visto che il mercato dei giocatori "nostrani" che rispondano alle esigenze dell'OJM (futuribile e Under26 come priorità) è abbastanza povero di profili, impegnarsi oggi con l'ala forte di passaporto belga avrebbe ristretto le strade da percorrere.
TORNA, NEL CASO MIGLIORE
Nonostante l'escape esercitata da Varese, Gilmore resta comunque un "confermando". Ovviamente nel caso migliore, ossia quello che prevede la permanenza dei due big italiani con uscita alla fine del mese prossimo. In tal caso, verosimilmente dall'1 luglio, si riattiverà il contratto cancellato ieri senza versare il mini-buyout prefissato (attorno a 10mila dollari). Per questo, a differenza dei casi Shahid e Besson, quello di Gilmore non è un addio, e l'ex Paok Salonicco potrebbe tornare nei piani biancorossi fra un mese. Intanto il mercato è in stallo su tutte le posizioni con escape "pendente" (play, guardia, ala piccola ed ala forte). L'unico ruolo sul quale c'è attività è quello di centro, cercando un simil-Tariq Owens dell'estate 2022 dal sottobosco dell'Europa o dalla G-League.
Giuseppe Sciascia
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