
L'Openjobmetis inaugura nel migliore dei modi la sua campagna d'Europa. La compagine di Attilio Caja imprime il marchio della sua solidità sui due lati del campo e pianta il vessillo biancorosso in Bulgaria. Nettissimo il primo successo esterno stagionale di Varese sul parquet del Rilski Sportist Samokov, a dispetto dell'assenza pesante di Aleksa Avramovic che tornerà in gruppo domani. Il livello degli avversari - paragonabili ad una A2 italiana di bassa classifica, pur se con 5 stranieri - non era certo trascendentale, ma Ferrero e compagni hanno approcciato il match con il giusto mix di applicazione ed intensità, una partita in cui l'OJM ha messo subito in chiaro le cose.
Buone esecuzioni e tanta fisicità dentro l'area, dove i biancorossi hanno dominato con un eloquente 44-23 sotto le plance, hanno permesso a Varese di costruire un vantaggio ampio in avvio (più 13 al primo intervallo, più 19 al 13' e più 21 a metà gara) e poi amministrare le forze anche in vista dell'impegno casalingo di domenica contro Trento. La differenza principale rispetto al campionato è stata la capacità di coinvolgere i lunghi nella manovra offensiva: tanti servizi nel pitturato per Tyler Cain (statisticamente il migliore per bottino e rimbalzi) e palloni giocabili anche per Iannuzzi hanno consentito all'OJM di ritrovare quel bilanciamento offensivo così importante in precampionato.
Contro avversari meno stazzati e meno preparati tatticamente, la truppa di Caja ha servito puntualmente il suo centrone ( 14 tiri in una gara contro i 7 in due partite contro Brescia e Sassari) trovando alternative al consueto martellamento dal perimetro. Bene in blocco il reparto ali, a partire da Dominique Archie che ha riscattato la "magra" del PalaSerradimigni con un avvio a tutto gas; ma molto incisivo è stato anche l'impatto di Scrubb e nel complesso è stato importante anche il fatturato sui due lati del campo di Nicola Natali (per la prima volta in doppia cifra in 14 mesi in maglia OJM). Varese doveva vincere e lo ha fatto in modo convincente, pur dando la tara allo spessore degli avversari, comunque ben contenuti dal sistema difensivo biancorosso nei 25 minuti di partita "vera". Un successo utile per aumentare fiducia ed autostima anche di Bertone e Iannuzzi, parsi comunque in crescita - anche se ad entrambi si può chiedere di più - nel progressivo processo di "digestione" del sistema Caja.
Oggi la squadra farà ritorno in città e domani sarà in palestra per preparare la sfida con Trento, prima di un trittico di impegni casalinghi (mercoledì prossimo esordio europeo in casa contro il Porto, domenica 28 arriva Trieste degli ex Wright e Cavaliero). La tavola è apparecchiata per provare ad alimentare la classifica in campionato e FIBA Europe Cup, la curiosità è verificare l'impatto del doppio impegno sui livelli di energie fisiche e mentati di Varese nel match casalingo contro un'avversaria avvezza a correre su due fronti come la Dolomiti Energia.
Giuseppe Sciascia
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