[size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Un mese di tempo per convincere l'Openjobmetis e strappare l'ultimo contratto disponibile per completare il roster. Martin Junakovic sbarca oggi a Varese con l'obiettivo di conquistarsi una maglia biancorossa: la società di piazza Monte Grappa deve ancora scegliere il settimo straniero (necessario da regolamento per chi ha optato per la formula 3+4 + 5) e il 21 enne playmaker croato che Bruno Arrigoni aveva visto all'opera due mesi fa alla Summer League di Roma potrebbe avere le caratteristiche giuste per completare il gruppo a disposizione di Paolo Moretti. [/color]
[color=rgb(0,0,0)]«È un ragazzo sveglio, dinamico e arrembante. E poi, soprattutto, l'avevo già visto, apprezzandone le capacità e l'atteggiamento sfrontato dovendo comunque valutarlo nel corso di un periodo di prova, meglio puntare su un giocatore che avevamo già visto», spiega il d.s. biancorosso che aveva apprezzato le doti di incursore del regista di scuola Cedevita Zagabria con all'attivo diverse esperienze nelle Nazionali giovanili (10.1 punti e 4.5 assist di media nella scorsa annata in serie A croata al GKK Sibenik).[/color]
[color=rgb(0,0,0)]Le valutazioni dello staff tecnico saranno relative alle qualità di Junakovic, ma soprattutto alle necessità tattiche riscontrate da Moretti dopo i primi allenamenti col pallone e le prime amichevoli. Oggi Varese ha già dieci giocatori veri: tre guardie pure, quattro ali che possono oscillare anche tra il numero 2 e il numero 4 e tre lunghi di ruolo. Per dare equilibrio ai quintetti in allenamento e coprire tutti gli spot, servirà un altro portatore di palla oppure un lungo di scorta in più (difficilmente il lituano Tauras Jogela, arrivato venerdì solo per aumentare il livello fisico del gruppo senza i due nazionali Shepherd e Faye)? [/color]
[color=rgb(0,0,0)]Nelle idee di Arrigoni e Moretti un secondo regista puro come Junakovic servirà a non sovraffaticare Wayns; se però il campo esprimesse verdetti diversi nelle prime uscite stagionali ci sarà tempo e modo di cambiare obiettivo. «Per me in un gruppo di 12 giocatori debbono sempre esserci tre playmaker e Martin potrebbe essere il terzo - conferma il d.s. biancorosso - Nel giro dei prossimi 15-20 giorni capiremo esattamente che cosa ci serve valutando allenamenti e amichevoli; vogliamo avere idee prima della scadenza del periodo di prova perché se dovessimo cambiare obiettivo poi bisognerà individuare alternative. Comunque non vogliamo qualcosa di speciale: in realtà ognuno dei nostri giocatori dovrà essere speciale nella capacità di integrarsi all'interno del sistema».[/color]
[color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]
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