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Tre settimane decisive per costruire l'Openjobmetis versione 2016-17 con scelte ed incastri "ad hoc" per non dover correre ai ripari durante l'inverno come accaduto nelle ultime tre stagioni. La sfida della troika Coldebella, Moretti e Ferraiuolo parte da oggi fino ai primi di agosto, quando Varese dovrà aver riempito le ultime quattro "X" - playmaker, guardia ed ala piccola extracomunitarie e cambio dei lunghi europeo - in vista del raduno anticipato prima di Ferragosto vista la necessità di rodarsi per i preliminari di Champions League, che mettono in palio quei 100mila euro di bonus di risultato in grado di compensare l'esborso supplementare della conferma della scelta del 3+4+5. Da Las Vegas non sono arrivati input risolutivi, al di là dell'affare Maynor che dovrà essere approfondito nei prossimi giorni; il 29enne playmaker statunitense cerca però la miglior proposta possibile per la sua carriera, ed a quanto sembra quella di Varese non sarebbe al momento quella ritenuta tale dall'atleta del 1987, sebbene l'appeal della città-Giardino e il richiamo della coppa europea possano essere carte importanti da giocare.

Dopo la scelta di Anosike, quella del playmaker titolare sarà ancora più strategica per dare un'identità marcata alla squadra di Moretti, e soprattutto indirizzare le scelte per gli altri due americani del quintetto. Finora l'Openjobmetis ha messo in cassaforte sostanza e affidabilità, ora servono almeno un paio di terminali offensivi di sicuro valore sui quali investire la maggior parte del "gruzzoletto" rimasto a disposizione. Cosa che finora non è avvenuta perché i prezzi dei "big" sono ancora fuori portata; d'altronde gli operatori di mercato in fase di rientro dalle Summer Leagues sottolineano che mai come quest'anno le società italiane si sono viste respingere un numero così elevato di offerte ( tolta la fuori categoria Milano e il gruppo Sassari, Reggio Emilia, Avellino e Venezia, difficilmente un club tricolore può permettersi più di un giocatore sopra i 150mila dollari di ingaggio). Mentre molti giocatori freschi di laurea al termine della carriera NCAA preferiscono inseguire il sogno NBA parcheggiandosi in D-League (dove i contratti minimi valgono 19.500 e 26.500 dollari, ma quando la lega arriverà a 30 squadre - oggi sono 22 - gli importi dovrebbero triplicare).

Insomma muoversi nell'ambito di una concorrenza mondiale sempre più agguerrita, dove oltre allo strapotere economico di Russia, Cina e Turchia e alle big di Spagna, Grecia, Israele, Serbia, Croazia e Lituania, anche Germania e Francia sono più competitive delle italiane "medie" e le emergenti Corea del Sud, Giappone e Filippine offrono tanti soldi e poca fatica. Per questo rivolgersi sul mercato dell'usato sicuro - vedi il caso Anosike - è spesso una scelta obbligata che con ogni probabilità sarà percorsa di nuovo per i prossimi acquisti; anche perché le troppe scommesse dell'estate 2015 erano già state corrette in tal senso sul mercato di riparazione, e quest'anno Paolo Moretti ha assoluta necessità di avere una squadra già pronta ad ottobre visto il doppio impegno campionato-FIBA Champions League...

Giuseppe Sciascia


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