[color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]Alla scoperta dell'Openjobmetis 2015/16 valutando pregi e limiti della squadra costruita dalla "troika" Bruno Arrigoni, Paolo Moretti e Stefano Coppa per riportare Varese ai playoff dopo due anni avari di soddisfazioni per gli oltre 4mila spettatori medi del PalaWhirlpool. [/size][/font][/color][list]
[*][size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]L'APPROCCIO DEGLI USA - La principale novità nella filosofia di costruzione del roster è stata quella legata all'estrazione degli stranieri: 4 su 6 non hanno mai giocato in Italia, nessuno di loro ha esperienza in serie A. La scelta è piaciuta molto ai tifosi dopo che l'usato sicuro delle ultime due estati non aveva pagato dividendi; sulla carta tutti hanno motivazioni forti e desiderio di emergere, di contro però l'adattamento al gioco europeo per Wayns, Thompson e Davies e al massimo campionato italiano per Galloway, Shehperd e Faye dovranno essere rapidi per non pagare scotti del noviziato in un avvio di stagione ricco di insidie. [/color][/font][/size]
[*][size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]LA SPINTA DI WAYNS - Il play di Philadelphia è sicuramente l'elemento di maggior talento di un gruppo dai valori molto omogenei: sarà lui ad avere in mano il pallino di un attacco che dovrà guidare sfruttando appieno il suo speed nel creare tiri aperti per i molti compagni con doti frontali, trovando il giusto equilibrio tra le soluzioni per sé e quelle per la squadra. Ma se i problemi al ginocchio che l'hanno frenato nel 2014 allo Zalgiris Kaunas sono definitivamente alle spalle, Maalik può essere davvero un crack per la nostra serie A. [/color][/font][/size]
[*][size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]PROFONDITÀ E CORALITÀ - Dieci giocatori veri, anzi undici in attesa della scelta del settimo straniero. con svariate possibilità tattiche a disposizione di Moretti vista la duttilità di tutti gli uomini del roster (al momento soltanto Wayns può occupare un singolo ruolo). La stagione biancorossa girerà attorno alla capacità di ciascun elemento di trovare un ruolo definito all'interno del sistema basato sulla coralità attorno al quale il coach aretino vuole costruire l'identità della sua OJM. [/color][/font][/size]
[*][size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]PIÙ TECNICA CHE ATLETICA - Nella valutazione complessiva del roster, spiccano potenziale offensivo e capacità balistiche più che il tasso fisico-atletico generale. Con guardie che spingono e lunghi dinamici e moderni, Varese dovrà lavorare molto sul concetto di difesa di squadra per non subire avversarie più grosse o più esplosive; e in attacco - con Wayns e Galloway unici "solutori" nell' attaccare il ferro - sfruttare circolazione di palla e visione di gioco anche dei lunghi per mettere i suoi molti tiratori nelle migliori condizioni di capitalizzare le loro qualità. [/color][/font][/size]
[*][size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]LA VERVE DI FAYE -Il trio interno ha statura (208 centimetri per Campani e Faye, 207 per Davies) ma non grande stazza (il più massiccio è lo statunitense a quota 110 chili); l'unico atleta interno del roster sarà l'esperta ala forte senegalese, chiamata a garantire impatto a rimbalzo per garantire solidità difensiva al reparto lunghi. Nei piani tattici di coach Moretti c'è anche l'utilizzo di Mychel Thompson come secondo lungo: se Davies e Faye terranno botta dentro l'area sarà una scelta vincente, altrimenti si rischia di faticare nel pitturato. [/color][/font][/size]
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[size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia [/color][/font][/size]
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