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OJM a caccia di stranieri. Consigli per gli acquisti


simon89

Guida ragionata al mercato straniero dell'Openjobmetis versione 2019/20. Tenendo fede ai vincoli dei giocatori già visti in Italia (che comunque è preferenza non inderogabile), ecco una lista iniziale di potenziali candidati per i cinque spot vacanti (quattro da quintetto più uno da sesto uomo). Per ora idee in libertà, perché oggi si chiedono soltanto i prezzi e molto difficilmente si potrà chiudere qualche acquisto prima di 20-30 giorni. Ma sono ipotesi verosimili da vagliare al cambio delle evoluzioni del mercato...

I PLAY

Scelta ridotta nella serie A 2018/19 in un ruolo sempre più povero di registi puri: Dallas Moore di Torino ha punti nelle mani ma poca propensione alla coralità, mentre l'ex biancorosso Chris Wright è adatto al basket di Caja ma in quest'annata a Trieste viaggiava a 200mila dollari. Tra gli ex italiani all'estero Derek Needham può occupare due ruoli, ma ha aspettative di guadagno e vetrina europea; l'ex cremonese Kenny Hayes avrà tanti occhi addosso visto il titolo di capocannoniere in Turchia (21,5 al Demir). Buoni riscontri a Limoges per l'ex romano Jordan Taylor che viaggia ancora a cifre importanti. Scommesse ragionate potrebbero essere Brandon Taylor dall'A2 di Bergamo o l'ex biancorosso Tyler Larson che a Francoforte ha viaggiato a 15.9 punti e 5,4 assist col 39% da 3.

LE GUARDIE 

È il ruolo in cui si cerca la prima punta dopo l'addio di Avramovic : il tiratore pesarese James Blackmon (secondo marcatore della A a 19.7 punti di media) o il sassarese Tyrus McGee (già a Cremona con Andrea Conti) potrebbero avere un profilo adatto; escluso invece l'ex biancorosso Dominique Johnson che si indirizza ormai verso leghe poco impegnative ma molto remunerative (35mila dollari al mese in Libano). Ex italiani all'estero: spicca Trae Golden, ex Chieti, capocannoniere in Russia a Saratov, mentre Dwight Hardy da Limoges ha qualità ed esperienza ma pure 33 anni. L'ex reggiano Garrett Nevels in Spagna ha esplosività ma tiro ballerino, il veterano Michael Jenkins protagonista ad Astana è affidabile ma da accoppiare ad un play brioso perché non è una prima punta. Stesso discorso per il torinese Tekele Cotton.

LE ALI PICCOLE

È lo spot nel quale si proverà ad inserire un uomo di raccordo tra i reparti. Tra gli ibridi a metà col settore guardie il triestino Jamarr Sanders o il canturino Gerry Blakes; già fuori portata economica l'ex cremonese Kelvin Martin che a Bologna viaggia a 180mila dollari. Ma nell'ottica delle scommesse potrebbe essere il ruolo giusto per inserire un europeo, visto che con le 18 squadre in A ci sarà un visto in meno (7 rispetto agli 8 del 2018/19).

LE ALI FORTI

È l'altro ruolo su cui si vorrebbe investire. L'ex capocannoniere Marcus Landry, MVP del 2016/17 a Brescia, lancia segnali verso l'Italia (potrebbe piacere a Venezia?) ma a 34 anni il tassametro corre... Tra gli ex italiani all'estero bene l'ex cremonese Cameron Clark a Le Mans e l'ex agrigentino Perrin Buford a Saratov. Potrebbe anche essere l'occasione per mettere a frutto le esperienze in FIBA Cup ed esplorare ex rivali in Europa come Chase Fieler di Ostenda e Devin Oliver di Wurzburg.

IL CAMBIO DEGLI ESTERNI

Qualche ipotesi dall'A2 (Terrance Roderick di Bergamo, Kenny Hasbrouck della Fortitudo Bologna, Tourè Murry di Piacenza, La'Marshall Corbett di Montegranaro) da vagliare al cambio del desiderio di accettare meno soldi pur di giocare in A. L'idea è cercare comunque in quel range - comprendendo profili tipo Derrick Marks e Phil Greene - un giocatore che possa anche dare minuti in regia.

Giuseppe Sciascia


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