L'Openjobmetis prepara il cambio in corsa tra L.J. Peak e Justin Carter. Fermata fino al 27 febbraio la giostra della stagione in corso con un pit stop di 32 giorni che non ha eguali nella storia della serie A moderna, il club biancorosso lavora per chiudere il rapporto con l'ala ex Pistoia e contestualmente firmare il suo sostituto tenuto "a bagnomaria" da quando il giocatore del 1996 aveva comunicato la sua volontà di lasciare Varese.
Scelta personale con collocazione ancora da definire per Peak, che avrebbe sul piatto una proposta estera (in Italia sondaggio mai approfondito da parte di Reggio Emilia) dovendo però trovare la quadra per chiudere l'attuale rapporto con l'OJM. Questione più amministrativa che formale, considerando comunque che la mossa per uscire dall'accordo attuale è arrivata dal giocatore e dunque il club biancorosso punta ad una chiusura senza esborsi economici.
Prima si archivia la pratica Peak e poi si affonda il colpo con Justin Carter, la 33enne guardia-ala scelta come sostituto del connazionale: l'obiettivo dell'OJM è quello di far sbarcare il nuovo arrivo in città entro la fine della settimana e iniziare a svolgere i test atletici con il preparatore Silvio Barnaba prima di inserirlo nel gruppo che resterà a riposo fino a lunedì prossimo con una settimana di riposo assoluto. L'unico punto interrogativo riguarda infatti le condizioni atletiche del giocatore del 1987, agonisticamente inattivo da fine novembre dopo la conclusione anticipata del suo rapporto con i francesi del Roanne (nel corso di una rissa in campo ruppe la mandibola all'ex sassarese Mbodj con sospensione per 10 partite dalla lega transalpina e licenziamento da parte del club).
Di fatto il contratto si attiverà se Carter sarà abile, arruolabile e in forma, pronto per inserirsi dalla ripresa degli allenamenti nei meccanismi dell'OJM. Il giocatore del 1987 arriverà accompagnato da referenze tecniche e umane positive provenienti da Sassari, dove ha giocato negli ultimi 6 mesi del 2018/19: scelto da Enzo Esposito a metà gennaio, dopo il subentro di Pozzecco ha perso spazio quando l'ex coach di Varese ha asciugato le rotazioni (5,4 punti e 2,4 rimbalzi in 15,5 minuti di media). Carter è però elemento esperto e rodato, che sa stare in gruppo e nel sistema, ma rispetto a Peak può mettere al servizio dell'OJM una caratteristica in grado di aggiungere una dimensione al momento mancante all'attacco biancorosso.
L'esterno del 1987 che in Francia viaggiava a 12,1 punti e 4,5 rimbalzi di media, ma all'attivo ha anche esperienze in Eurolega tra Galatasaray, Pinar Karsiyaka e Khimki Mosca, possiede infatti atletismo e fisicità per attaccare il ferro e dare alla manovra di Varese quella dimensione in penetrazione indispensabile per non dipendere eccessivamente dal tiro dall'arco. A 33 anni Carter potrebbe aver perso un pizzico di esplosività rispetto alle stagioni migliori; ma solo due anni fa chiuse come quinto marcatore della VTB League (17,0 punti di media ad Astana) totalizzando oltre 7,5 viaggi in lunetta di media a partita. Un giocatore verticale che vada dritto per dritto in penetrazione potrebbe aggiungere all'OJM quel pizzico di pepe in più, inserendo nella pietanza l'ingrediente finora mancante per competere fino in fondo nella corsa all'ottavo posto.
Giuseppe Sciascia
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