
Tocca ancora al consorzio reggere le sorti della Pallacanestro Varese in attesa della definizione delle trattative con i vari soci forti e nonostante le promesse che si reiterano. L'assemblea di Varese nel Cuore che si svolta nei giorni scorsi è servita a fare il punto sulle evoluzioni dei possibili ingressi nel capitale azionario che il presidente Alberto Castelli sta portando avanti ormai da più di due anni. Entro fine mese in programma nuovi appuntamenti con Rosario Rasizza per discutere la prosecuzione dell'operazione Orgoglio Varese che già nella stagione appena conclusa ha portato sotto forma di sponsorizzazioni un contributo di 500mila euro (metà dei quali già versati) al budget del club di piazza Monte Grappa.
Escludendo un ingresso duetto di Openjobmetis - che a meno di nuovi partner più munifici dovrebbe restare come main sponsor- nelle quote di proprietà del club, sembra probabile che l'iniziativa lanciata dall'a.d. dell' azienda di Gallarate nell'aprile del 2018 possa proseguire con le stesse modalità - ossia sotto forma di sponsor ma senza entrare in società - anche nel 2019/20. In attesa di sviluppi c'è anche Gianfranco Ponti, dimissionario dal CdA ma pienamente operativo alla guida dell'Academy (trattative in corso per definire i rapporti tra casa madre e società giovanile che l'anno prossimo sfiorerà i 400mila euro di investimento), ha chiesto una proroga fino al 31 dicembre della sua opzione di acquisto fino al 20 per cento delle quote pattuita negli accordi del 2017.
L'imprenditore di Angera era sempre stato chiaro sul fatto che sarebbe entrato nel capitale azionario solo in presenza di un altro socio forte, e dunque aspetta di capire quale forma prenderà il sostegno di Orgoglio Varese prima di decidere sul da farsi. In pratica si partirà dunque con la medesima situazione di 12 mesi fa, con il rassemblement guidato da Openjobmetis e l'apporto personale di Ponti in modalità appoggi esterni: per questo il budget è sostanzialmente analogo a quello del campionato appena concluso per quanto riguarda il monte stipendi netto da riservare agli ingaggi dei giocatori, mentre tante piccole razionalizzazioni dei costi dovrebbero contribuire a limare la voce spese generali.
Il passaggio è delicato, perché da un lato la doppia versione main sponsor-collettore di risorse di Rosario Rasizza e l'apporto personale di Gianfranco Ponti hanno alleviato il peso che gravava sul consorzio e permesso di alzare l'asticella rispetto agli investimenti iniziali del 2017/18. Dall'altro però Varese nel Cuore mantiene sempre il molo di multiproprietario unico che per far quadrale i conti deve provvedere a ripianare il deficit al termine di ogni stagione. E sei bilanci consecutivi in rosso, dal 2013/14 fino all'ultimo che prevede una perdita sia pur contenuta, si fanno sentile sempre più sulle spalle di imprenditori-tifosi animati da grande passione che in questi ultimi anni hanno compiuto sforzi tanto silenziosi quanto imprescindibili per garantire la continuità della Pallacanestro Varese. La nuova stagione ripartirà sulle stesse basi di quella appena conclusa, ma entro la fine dell'anno solare 2019 l'auspicio è di trovare la quadra per arrivare al traguardo dell'agognata operazione soci forti...
Giuseppe Sciascia
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