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OJM sbriciolata da Trieste


simon89

L’Openjobmetis crolla sotto il peso delle sue molteplici inadeguatezze nella sfida contro gli ex in forza a Trieste. La peggior Varese della stagione inaugura con una sconfitta pesantissima l’era post-Nico Mannion. Dopo due gare gagliarde all’Itelyum Arena senza il suo capitano, la truppa di Mandole viene travolta dalla marea atletica dei giuliani, che mettono a nudo i limiti di una squadra attualmente senza capo né coda. Differenza solare tra la seconda forza Trieste e una Varese che deve assolutamente trovare due rinforzi di spessore sul perimetro e sotto canestro per non sprofondare in serie A2: l’OJM del PalaRubini è nettamente la peggior squadra tra le 16 del campionato, nella serata in cui non trova ritmo perimetrale (8/33 da 3 contro il 16/31 dei padroni di casa) non regge il campo contro un’avversaria solida e completa (eloquente il 75-134 in termini di valutazione statistica). E se l’attacco non funziona, con difesa e rimbalzi “more solito” senza nerbo, si sprofonda malamente con un atteggiamento di preoccupante mollezza...

MAI IN PARTITA

Partita sostanzialmente mai iniziata col 17-2 a cavallo fra il primo e il secondo quarto a lanciare già a più 21 i padroni di casa. La prima uscita col 6+6, riportando a referto un Gabe Brown offensivamente tonico ma difensivamente ectoplasmatico more solito, è un disastro senza se e senza ma. Difesa inconsistente, presenza a rimbalzo inesistente, e mani gelide dall’arco: un cocktail velenoso per una OJM che incassa un ceffone durissimo davanti agli occhi dell’ex capitano Giancarlo Ferrero (doppio ex vista la promozione conquistata nel 2023/24 in terra giuliana). Rinforzi necesse est per dare una spina dorsale a una squadra che senza la spinta di Masnago viene spazzata via come un fuscello nella tempesta: leggera di corpo, di gambe e di testa, con il neocapitano Librizzi che prova almeno a salvare la faccia in una partita assolutamente totalmente vuota sul piano agonistico.

GAP NETTISSIMO

Troppo netto il gap di qualità nei confronti di una Trieste che domina sin dall’avvio con l’ex Markel Brown e Valentine (16-6 al 4’); il sussulto di Gabe Brown (produzione di punti che non pesano) vale il 19-15 del 7’, ma Hands e Harris combinano solo pasticci con la palla in mano. E sul 38-17 del 13’ la gara si può già considerare conclusa: poi è monologo casalingo, col 50-32 di metà gara e una progressione che raggiunge il più 25 in avvio del quarto periodo. Peggio di così, oggettivamente, non è possibile: domenica a Masnago arriverà la Virtus Bologna, o arriva una scossa decisa – non solo dal mercato, che difficilmente porterà rinforzi in tempo – o sarà meglio preparare il pallottoliere...

Giuseppe Sciascia


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