
Partita quella contro Verona che nasconde diverse insidie e che la classifica non racconta come poi in realtà si è svolta. Squadra fisica, rognosa, e che trova ottimi spunti soprattutto nel territorio di caccia che Varese, per filosofia, ritiene meno redditizio e cioè nel post basso e dal mid range. I biancorossi faticano a limitare gli avversari che puniscono Ross e compagni con ottime percentuali in particolare col tiro da 2 punti. Solo nel quarto decisivo il volume difensivo dei prealpini si alza in modo evidente e Varese dà lo strappo decisivo per conquistare 2 punti fondamentali per perseguire quello che ora è un obbiettivo da ottenere per non lasciare l’amaro in bocca a tutto l’ambiente. Ma veniamo alle valutazioni dei singoli:
Ross 7 : quello che si presenta nei primi 2 quarti sembra il ragazzo spaesato che non è riuscito a guidare i suoi una settimana fa a Sassari. Poi nella ripresa torna razzente e riesce a trovare fiducia, caricando di falli gli esterni scaligeri e trovando la via del canestro ma solo in penetrazione. Ad un passo dalla doppia doppia con 18 punti e 9 assist. GOLDEN BOY
Woldetensae 7,5 : nel primo tempo autore di una fiammata che consente a Varese di rimanere in scia a Verona. 17 punti con percentuali ottime. Nel secondo tempo lascia il palcoscenico agli americani che nella prima frazione sono stati assenti ingiustificati. Surreale l’intervista a fine partita dove gli pseudo giornalisti di Eleven lo pensano americano e lo intervistano con un maccheronico inglese. NOIO VULEVAN SAVUAR
De Nicolao 6 : sicuramente utile per alzare l’intensità difensiva e per la propensione a rimbalzo ma rimangono le criticità balistiche che lo rendono deleterio al tiro. SENTENZA
Reyes 5,5 : stranamente evanescente, non riesce ad incidere per tutta la durata dell’incontro se non per un rimbalzo offensivo trasformato in tap-in comunque dal peso specifico importante. COMPARSA
Librizzi N.E.
Virginio N.E.
Ferrero N.E.
Brown 8 : anche Markel, come Colby e JJ, ha un approccio molto difficoltoso nella prima parte della partita. Forse ha influito un po’ di nervosismo dopo il flop in terra sarda. Inizio decisamente in salita e dopo diversi errori in penetrazioni certo non consueti, nell’ultimo e decisivo periodo, torna il giocatore determinante e vincente che insieme a Owens, ha letteralmente cambiato l’inerzia di un incontro che sembrava indirizzato direzione Verona. VINCENTE
Caruso 7 : inizialmente sembra più in serata di Owens, sia come concretezza offensiva, sia come tenuta difensiva su uno Smith che, per 3 quarti, ha dominato in lungo e in largo. Certamente limitato e penalizzato in maniera imbarazzante da almeno 2 fischi incomprensibili per 2 contatti veniali. Sarà un caso che tutte e 5 le penalità gli siano state fischiate da Bartoli?! STOLKERIZZATO
Owens 8 : si parte e non con il piede giusto. Sembra davvero soffrire la fisicità e il post basso di un tonicissimo Smith e viene panchinato. Torna in campo più per i problemi di falli di Caruso che per una scelta tecnica voluta da coach Brase ma inesorabilmente, trovando buoni guizzi in attacco, prende fiducia e le misure del centro bonsai di Verona, che negli ultimi e decisivi minuti di gioco, viene disinnescato da un Tariq ancora una volta determinante. ARTIFICERE
Johnson 6,5 : anche questa volta Jaron fatica a trovare il ritmo e lo spunto vincente, in particolare viene respinto con perdite quando cerca di attaccare il ferro. Fortunatamente anche lui si accende nella ripresa e col tiro pesante riesce a esaltare lui, i compagni e pure il pubblico e lo fa quando conta di più. DETERMINATO
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