Rompere il ghiaccio nel derby contro Cantù per prendere fiducia dopo due sconfitte annunciate. Dopo le aspettative del prepartita, l'apoteosi finale con l'abbraccio del PalA2A ha regalato emozioni forti a Stan Okoye, eroe di serata con la super-prestazione da 22 punti, 18 rimbalzi e 35 di valutazione.
«Avevamo bisogno di una vittoria del genere: all'esordio contro Venezia non avevamo giocato benissimo, a Milano ci eravamo espressi bene perdendo però in volata. Sono stati due test importanti, ma il campionato per noi è iniziato alla terza giornata. Era una partita cruciale al di là della rivalità con Cantù: ci siamo concentrati sulla necessità di mettere in campo il massimo dell'energia per 40 minuti. Poi s'è aggiunta l'atmosfera speciale del derby: questa è una sfida con grandissime tradizioni, credo che lunedì sera abbiamo rappresentato Varese nel miglior modo possibile».
Tre anni fa esordiva a Masnago battendo Cantù ma senza entrare in campo, lunedì di nuovo una vittoria da protagonista: un bel salto di qualità...
«È esattamente il motivo per il quale ho fortemente voluto tornare a Varese. Tutti dicono che non abbiamo grande talento, ma quando la squadra è preparata da un coach che insiste ogni allenamento sul fatto di giocare con energia e applicazione, sono queste le cose che aiutano a vincere. Il derby ha evidenziato quel che siamo in grado di esprimere quando mettiamo in pratica in maniera costante i dettami del coach».
Varese contro Cantù era stata presentata come la sfida tra organizzazione e talento: la prova del campo ha fotografato limpidamente quale dei due aspetti ha prevalso.
«Il lavoro duro resta sempre la chiave. Se il talento rimane fine a se stesso, l'organizzazione avrà sempre la meglio. Abbiamo eseguito alla perfezione il piano partita che era stato preparato meticolosamente: abbiamo lavorato per tutta la settimana per giocare una partita come quella di lunedì. Non ci aspettavamo di vincere in maniera così larga, ma l'intensità in difesa ed a rimbalzo ha alimentato stabilmente l'arma del contropiede, quella che sappiamo sfruttare meglio».
Dopo un precampionato da top scorer le prestazioni contro Milano e Cantù la consacrano come certezza importante per questa Varese.
«Spero che possa essere sempre così: il tipo di gioco che pratichiamo è perfetto per le mie caratteristiche. Cerco sempre di mettere energia in ogni situazione e sono supportato da un grande gruppo. Non è soltanto merito mio, sono anche il coach e i compagni a mettermi nelle condizioni di rendere al meglio».
Lunedì prossimo arriverà il terzo derby consecutivo contro la capolista rivelazione Brescia.
«Ci aspetta un compito impegnativo contro un team che abbiamo già affrontato in precampionato. Sappiamo che cosa può fare. Al Trofeo Lombardia giocammo una gara negativa, ma sono convinto che il coach avrà un piano eccellente anche per questa occasione. Brescia ha grande talento, ma se replicheremo l'intensità difensiva del derby con Cantù potremo fare l'impresa».
Giuseppe Sciascia
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