La Openjobmetis si prende tutto il montepremi in palio nella serata della sfida interna contro Pesaro. In un palazzetto tutto esaurito la squadra di Brase non solo vince, ma fa pure il proprio record di punti stagionale (110-99), tira con il 50% dall’arco dei tre punti (16/32) e ribalta pure la differenza canestri contro la Carpegna che all’andata aveva vinto di 8. Conterà o meno? Non lo sappiamo, ma nella rincorsa ai playoff Varese cala anche questo jolly e sorpassa i marchigiani che due domeniche fa erano davanti in classifica.
Un successo strepitoso quello colto dai ragazzi di Brase, che fino a oggi avevano pagato dazio contro le squadre della prima fascia della classifica. Un passo avanti che si sperava arrivasse e che infine è giunto nonostante le “volponate” del vecchio Repesa che le ha provate tutte per arginare l’impatto biancorosso. Stavolta però la mole di giocate timbrate dalla OJM è stata troppo anche per lui (e per un arbitraggio rivedibile).
Anche perché Varese ha messo in campo la versione migliore di Markel Brown e Tariq Owens. La guardia, che arrivava da un paio di partite meno brillanti, è stato letteralmente dominante: i 27 punti sono la parte più evidente di una gara a 360 gradi nel quale ha mostrato tutto il suo bagaglio costruito tra NCAA, NBA ed Eurolega. Ma la OJM è stata brava a distribuire le munizioni a chi, di volta in volta, si sentiva più in palla: Ross ha iniziato alla grande per poi dedicarsi all’assist compulsivo (ben 13), Johnson è risuscitato dopo l’intervallo aggiungendo frecce all’arco di Brase, Reyes è stato di una concretezza pazzesca. E poi, dicevamo, c’è stato un Owens lontanissimo parente da quello scialbo visto sino a dicembre. Schiacciate, stoppate, giocate sopra al ferro e – ciliegina su una torta dolcissima – la tripla finale che ha spinto Varese a sorpassare nel doppio confronto.
La difesa, dirà qualcuno, è stata il solito optional ma vai a dire qualcosa a una squadra che nel giro di sei giorni ripete alla perfezione il proprio copione preferito. Correre e segnare nella prima fase, e pazienza se gli altri rispondono perché tanto Varese sa continuare allo stesso modo mentre i rivali pagano caro qualche passaggio a vuoto. Pesaro (che al completo sarà davvero notevole) ha dovuto fare i conti con le assenze e ha saputo risalire dal -16 del quarto d’ora, ma quando Abdur ha rallentato la produzione la OJM è scappata di nuovo sfondando quota 100 proprio come a Napoli. Ora la squadra di Brase ha una settimana giusta giusta per preparare un’altra sfida-verità, la trasferta di Sassari in un altro sabato sera da febbre biancorossa.
PALLA A DUE
Quintetto tradizionale per Matt Brase che ha tutta la squadra a disposizione dopo una settimana tranquilla. Mescola invece le carte Repesa: in attesa di Daye e senza Charalampopoulos il coach ospite parte con Gudmundsson in regia (e non Moretti) affiancato da Visconti. Sotto le plance tocca a Owens e Kravic. Ottavo “tutto esaurito” consecutivo a Masnago dove c’è anche un buon numero di tifosi marchigiani con cui la sfida sugli spalti è rovente.
LA PARTITA
Q1 – Il quarto d’apertura è nel segno di Markel Brown che, scottato per due canestri iniziali di Abdur, inizia a martellare il canestro pesarese in accoppiata con Ross. Alla prima sirena il 22 biancorosso è già a quota 14. Varese segna a ripetizione, pur concedendo qualcosa agli ospiti (bene Visconti) e riesce a spingersi sino al +13 con Owens – bravo – a chiudere il quarto con il tap in del 34-23.
Q2 – Il meglio, però, viene nella prima metà del secondo parziale: la OJM prosegue nel festival delle triple e a un certo punto è 10/13 dall’arco. Repesa prosegue nell’opera di pressione sui fischietti ma striglia anche i suoi e quando la cuccagna da 3 punti termina la Carpegna inizia a risalire. Sopraffino Abdur Rahkman, nella circostanza, mentre dall’altra parte Jaron Johnson è un buco nero: così gli ospiti rosicchiano fino a impattare. La reazione biancorossa è tosta con Owens e Brown per nuovo +6 ma nel finale la Carpegna è ancora lì con tap in finale di Abdur (62-59).
Q3 – Si riparte e finalmente Varese inizia a trovare qualcosa dalle parti di Johnson; la OJM deve incassare il pareggio ma evita il sorpasso e torna a risalire con Nino che è il top scorer del periodo. Tocca però a Owens il nuovo break mentre gli ospiti tengono botta con uno dei giocatori meno attesi, Toté, che valica la doppia cifra. Poi ci pensa Reyes a riallungare per l’88-80 della mezz’ora.
IL FINALE
Consolidato il distacco, la partita non ha altri scossoni veri. Certo, Pesaro ci prova ma le percentuali non sono così importanti e allora è ancora la Openjobmetis a regalare gioia al pubblico: tripla di Wolde, Owens viaggia ad alta quota, Brown è inarrestabile, Reyes segna la terza tripla su tre dall’angolo anche se poi esce zoppicante dopo una botta. Un paio di palle perse dai biancorossi sono convertite in punti da Kravic che riporta i suoi sotto la doppia cifra di distacco. Moretti dall’arco trova anche il -7 ma dalla parte opposta gli risponde Owens addirittura dai 6,75: Repesa disegna un tirwo per riportarsi a -8 ma i suoi lo sbagliano e allora Brown la chiude dalla lunetta, 110-99.
Damiano Franzetti
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