A sei giornate da giocare la Openjobmetis è sempre più in corsa per il ritorno ai playoff-scudetto. La squadra di Brase sfrutta alla perfezione un turno che sulla carta poteva essere interessante sbancando il parquet di Treviso tra mille brividi, 95-97. Ma sono brividi vincenti, in una serata dove il destino non è mai compiuto, almeno fino a quando il play di casa Iroegbu decide di forzare – marcatissimo – il tiro della vittoria. 2 su 19 fino a quel momento, il giocatore di Treviso poteva improvvisamente diventare l’eroe locale e invece (ed è giusto così) il suo errore netto ha consegnato un successo meraviglioso ai biancorossi di Brase.
Colpo numero 14 per Ferrero e compagni, interpreti di un copione già visto ma sempre molto piacevole per gli occhi dei tifosi varesini. Mezza partita a mille all’ora con tanti canestri sui due lati, poi la crescita della Openjobmetis quando dall’altra parte si inizia a perdere qualche colpo. E a inizio ultimo periodo la botta decisiva, come contro Verona. Se non che, stavolta, a Varese non è bastato scappare a +9 perché i grandi ex di turno Banks e Sorokas hanno riaperto una volta di più la gara. E qualche fischio assassino (incredibile una rimessa data alla Nutribullet con palla che non era uscita ed era saldamente in mano biancorossa) ha aiutato la squadra di Nicola a rientrare. Brividi anche negli ultimi giri in lunetta dove Johnson è stato perfetto sino al penultimo libero, quello che ha consentito a Treviso di avere il tiro conclusivo. Sul quale prima è stato gigantesco Owens (stoppata) e poi come detto troppo ingordo Iroegbu.
Quella del Palaverde è anche una vittoria di carattere, costruita sulla vena offensiva di Ross e di Johnson ma suggellata dal quarto periodo di Brown. La guardia, fino a quel punto in difficoltà, ha infilato i punti della fuga e scavato il break decisivo (più o meno, visto come è andata) aiutato dai due connazionali. Il play è stato un martello per tutto l’incontro, “Nino” è partito a razzo, poi è sparito per riemergere nel momento decisivo. E Owens, un po’ come Brown, ha un po’ sofferto Ellis nell’arco della partita salvo piazzare quelle giocate – un paio di schiacciate, la stoppata già descritta, alcuni rimbalzoni – che hanno tenuto quel pizzico di inerzia dalla parta degli ospiti.
In avvio citavamo i playoff, e carte alla mano questa squadra ora è davvero in piena corsa per arrivarci. Le cadute di Sassari e Brindisi permettono a Varese di raggiungere i sardi al quarto posto e di mantenere quattro lunghezze sull’ottavo posto dove si è “appiattita” Pesaro (KO con Trento) e dove resta aggrappata Venezia che ha battuto Milano, all’ennesimo scivolone contro squadre sulla carta meno forti.
Inutile fare calcoli nel dettaglio perché alla fine mancano sei gare, ma resta in piedi il teorema per il quale, se Varese non farà passi falsi in casa, centrerà la griglia-scudetto. Attenzione però già a sabato prossimo quando a Masnago farà visita Reggio Emilia: la Unahotels ha visto la morte in faccia prima di battere Scafati e rilanciarsi in chiave salvezza. Vietato rilassarsi, doveroso festeggiare almeno per una notte.
PALLA A DUE
Non manca il sostegno di alcuni tifosi biancorossi al PalaVerde di Treviso dove Varese cerca la sesta vittoria esterna della stagione. In campo Brase – davanti agli occhi della madre – non cambia di una virgola il quintetto base mentre Nicola sguinzaglia subito sul parquet il 2004 Leonardo Faggian che l’anno scorso brillò nella finale della NextGen di Masnago contro l’Academy biancorossa che vinse il titolo. Quintetto anche per Banks con l’altro ex Sorokas in uscita dalla panchina.
LA PARTITA
Q1 – Bell’approccio di Varese che nel primo periodo trova un Johnson irreale (13 punti), capace di andare a segno in ogni modo. Sulla spinta del treccioluto americano la OJM crea un solco quando si accendono anche Ross e Caruso; peccato per gli ultimi possessi improduttivi, perché Sorokas ricuce una parte di svantaggio sino al -7 (21-28).
Q2 – La rimonta veneta prosegue a inizio ripresa e si trasforma addirittura in sorpasso grazie ai colpi degli ex, Sorokas e Banks con quest’ultimo che firma il vantaggio sul 39-38. L’ondata biancoazzurra non si placa e Treviso arriva a +6 con Zanelli e soci, però Ross tiene i suoi incollati e permette di andare al riposo a un tiro di distacco, 51-48.
Q3 – Brown, fino a lì nullo, riparte con l’acceleratore a fondo e riporta Varese avanti, poi si accende un duello spettacolare tra Banks e Ross che si caricano le squadre sulle spalle e segnano a raffica. Quando a Colbey si aggiunge Johnson la OJM sembra poter scappare e torna a +7 ma come nel primo periodo il finale è di nuovo di marca trevigiana con il sorpasso a pochi secondi dalla sirena per il 73-72.
IL FINALE
Ancora Brown mostra la via: tripla, poi tre liberi e poi anche la difesa su Banks quasi inarrestabile, ma anche stanco a quel punto. Nuovo break biancorosso con tripla di Wolde ad aggiungersi, poi però gli arbitri danno due falli tecnici nel giro di un amen a Caruso e allo stesso Wolde che è alla quinta penalità. Varese ha ancora un buon margine ma arriva un’altra topica clamorosa dei fischietti: errore di Treviso, palla che resta in campo controllata dai biancorossi e arbitri che vedono una rimessa inesistente. Sulla quale Iroegbu subirà fallo e segnerà i liberi del -7. Sorokas è spiritato, segna due triple clamorose intervallate da un tap in schiacciato di Owens, prezioso. Anche l’altro pivot, Ellis, però si rende utile e Treviso è incollata. Johnson è glaciale al primo giro in lunetta ma nel secondo (dopo cesto rapido di Banks) fa 1 su 2 tenendo avanti Varese di due soli punti. Timeout e Treviso cerca il pareggio con Iroegbu che trova la stoppata siderale di Owens. Con 6” alla fine i veneti vanno ancora dal nigeriano che si incarta, ne ha due addosso ma ci prova comunque: palla sul ferro e trionfo Varese, 95-97.
Damiano Franzetti
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